Recensioni per
Libertà
di AngelCruelty

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/06/20, ore 14:10
Cap. 1:

Quarta classificata al contest "Generi a catena"

Grammatica e stile:
9,2/10 ( 4,7 grammatica + 4,5 stile)

Di seguito, riporto i refusi e gli errori grammaticali riscontrati, con i relativi punteggi detratti:

”Dov’era Ragnarr in quel esatto momento?” ---> ”in quell’esatto momento”. (-0,1)

”Come dal nulla, dalle bianche nuvole che cospargevano cielo sembrò formarsi una dama bianca.” ---> ”dalle bianche nuvole che cospargevano il cielo”, refuso.

”e nemmeno di pezzi di terra conquistate con il sangue” ---> ”conquistati con il sangue”, refuso.

”era la sua fama e la sua gloria.” ---> ”erano la sua fama e la sua gloria: il verbo va al plurale, in quanto ci sono più soggetti collegati da congiunzione. (-0,2)

”quella parola tanto bramata quando odiata.” ---> ”quanto odiata”, refuso.

”con camminando con gli arti superiori” ---> ”camminando con gli arti superiori”, refuso.

”Mani con unghia nere” ---> ”Mani con unghie nere”, refuso.

Hai usato uno stile lineare e pulito, che usa bravi brevi e concise, che arrivano subito al punto, e un linguaggio semplice, non troppo ricercato, che si adatta bene al fatto che quello presentato è un flusso di pensieri del protagonista, un suo ragionamento sulla situazione e sulla sua condizione, pertanto è assolutamente coerente che il lessico sia meno ricercato; esso, tuttavia, non scade nel semplicistico, e questo ha permesso al tuo testo di essere godibile e di richiamare l’atmosfera eroica ed epica dei personaggi e delle vicende di cui hai narrato. Ripeti spesso le medesime frasi, a richiamare, anche qui, il formulario dei poemi epici. Hai fatto un ottimo utilizzo della punteggiatura, alternando l’uno o l’altro segno d’interpunzione in base al ritmo che volevi imprimere alla narrazione e il risultato è un testo fluido, dove il ritmo diviene più conciso nei momento in cui Ivarr pensa alla morte di Ragnarr o alla sua posizione rispetto ai fratelli, e più disteso quando vede la madre e quando riflette su se stesso, su quello che è e dovrebbe essere.
Per quanto riguarda le descrizioni, ce ne sono in abbondanza, tutte volte non solo a descrivere la situazione e a inquadrare il contesto, ma anche e soprattutto a restituirci l’interiorità del personaggio: anche ciò che circonda Ivarr e che lui osserva è funzionale a supportare e rafforzare la sua interiorità, ciò che sente e prova; hai accordato il mondo esteriore a quello interiore del personaggio, rendendo tutto equilibrato e coerente. C’è assenza di discorsi diretti, ma questa scelta ha pagato in un testo come questo, volto tutto all’introspezione del personaggio e al suo sentire.
Il punteggio nello stile non è pieno perché ho riscontrato molti refusi che, in un testo breve come questo, si sono fatti sentire, rendendo la lettura poco fluida.

IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Il protagonista indiscusso di questa storia è Ivarr, che tu hai sviscerato alla perfezione, analizzando ogni angolo della sua mente e restituendocene un’immagine vividissima e molto accurata. Hai deciso di fondere l’Ivarr del telefilm Vikings con l’Ivarr della tradizione e questa scelta ha pagato, perché sei riuscita a intrecciare in modo naturale e coerente i vari aspetti della sua personalità, creando un’immagine omogenea e di grande forza.
Hai deciso di fare una scelta molto coraggiosa, presentando un testo introspettivo e decidendo, dunque, di analizzare la mente di Ivarr, scelta non semplice, dato il personaggio complesso e sfaccettato. Lo hai gestito molto bene, mantenendolo coerente a se stesso, dall’inizio, quando si rammarica per le sorti di Ragnarr e per le sue, fino alla fine, quando decide di rialzarsi e prendersi quella libertà che non ha mai conosciuto fino a quel momento. Hai analizzato e sviscerato un momento di svolta del personaggio, un momento di perdita e sconfitta, che lo porta a una maturazione importante, un cambiamento che rappresenta un cambiamento; hai gestito bene la lenta presa di coscienza di Ivarr, che è stata graduale, non affrettata: hai fatto ben comprendere le sue motivazioni, i suoi pensieri e tutto quello che lo ha portato a decidere di alzare la testa e prendere le redini della situazione, liberarsi da quelle catene che lo hanno vincolato per tutta la vita, conquistare quella libertà che gli è sempre stata negata e che sembra quasi una beffa su un corpo come il suo, costretto a contatto con la terra.
Hai sottolineato molto bene il legame morboso di Ivarr con la madre, poiché è lei che lui vede nel momento di sconforto ed è lei che lo guida verso la presa di consapevolezza; è sua madre che gli sussurra quella parola che all’inizio lui non riesce a comprendere, ma che poi prende forma e significato nella sua mente. Si tratta di qualcosa che Ivarr ha sempre saputo, ma di cui non è riuscito a prendere coscienza. La vista di sua madre, per lui punto di riferimento, è stata propedeutica proprio per farlo giungere a questa consapevolezza che si è sempre portato dietro e dentro, questa libertà che sa di dover prendere e alimentare. Laddove i suoi fratelli hanno fallito, lui invece riuscirà, perché ora non ha più solo rabbia dentro di sé, quella rabbia che lo caratterizza e che lo accompagna in ogni istante, ma ha anche uno scopo, una direzione verso la quale orientarla. Ivarr ha riconosciuto di possedere una grande forza e una grande mente e ha compreso che questi mezzi gli permetteranno di primeggiare, che non ha bisogno di rimanere disteso e inerte, in attesa, perché lui può agire in prima persona e prendersi quello che vuole. Prendersi quella libertà che si è a lungo negato.
Hai fatto un lavoro di caratterizzazione e introspezione davvero strepitoso, entrando nella mente di Ivarr e permettendo al lettore di fare altrettanto, di entrare in empatia con lui e di capire le sue ragioni, di partecipare alla sua rinascita. Complimenti!

Trama e originalità: 9/10

La storia non presenta una trama vera e propria, in quanto s’incentra sull’introspezione del protagonista e, tuttavia, nonostante ciò, è ricca di avvenimenti, accennati tra le righe, mostrati appena, ma che pure sono ben definiti e rappresentano il motore che muove la presa di coscienza di Ivarr. Vengono brevemente accennati gli eventi che hanno portato all’attuale stato delle cose: viene nominata la morte di Ragnarr, che è il casus belli della guerra che Ubbe e Hálfdan stanno portando avanti e viene nominata una loro sconfitta nello scontro. Hai presentato un quadro della situazione completo e chiaro, senza lasciare nulla di non detto o di incomprensibile e intrecciandolo alla perfezione con i pensieri di Ivarr, così che la sua introspezione e gli eventi intorno a lui non sono sembrati slegati, su due piani differenti, ma le parti complementari dei suoi ragionamenti. Hai inserito dei fatti storici in un testo che voleva essere analisi interiore di un personaggio e ci sei riuscita alla perfezione, creando un mix godibilissimo.
Per quanto riguarda l’originalità, la storia in sé non è originalissima in quanto a trama, che si limita a riprendere un fatto storico e a riportarlo; è originale, invece, il modo in cui hai presentato la vicenda, ovvero incentrandoti sui pensieri del protagonista e presentandoci la sua presa di coscienza e la sua evoluzione, la sua maturazione come persona. Hai quindi fatto passare il fatto storico in secondo piano, ponendo al centro Ivarr e la sua consapevolizzazione e questo ti ha fatto guadagnare molti punti in quanto a originalità, perché non ti sei limitata a descrivere in maniera impersonale ciò che accadeva, a riportare la vicenda e a concentrarti su quella, ma ti sei spostata su un piano meno concreto, analizzando il mondo interiore del protagonista, facendo quasi dimenticare di star leggendo uno storico, e questo ha reso la tua storia molto interessante. Anche il fatto che tu abbia deciso di “sporcare” la figura storica di Ivarr con elementi provenienti da Vikings è stata innovativa e davvero apprezzabile, soprattutto per il risultato ottenuto.

Attinenza al genere: 4/5

La vicenda fa riferimento all’invasione dell’Anglia orientale da parte dei vichinghi danesi a capo di Ivarr: essa è presente nella storie e nei pensieri del protagonista e riaffiora di tanto in tanto, tra le sue introspezioni, a ricordargli quale sia la realtà in cui si trova e cosa sta accadendo. Il racconto, dunque, presenta senza dubbio un carattere storico, che però non è fortemente accentuato, proprio per il fatto che il focus sia sull’introspezione del protagonista, più che sulla realtà storica in cui è inserito. La tua storia, per la maggior parte, assume più un sapore epico che storico, soprattutto quando si fa riferimento alle caratteristiche fisiche di Ivarr, alla sua grande forza nelle braccia. In generale, comunque, hai senza dubbio presentato un racconto di genere storico, e hai usato un avvenimento realmente accaduto per muovere la vicenda da te presentata. È a seguito della morte di Ragnarr e quindi della guerra che i fratelli stanno perdendo che Ivarr si rende conto di poter prendere in mano la propria vita e le sorti della guerra. In generale, dunque, hai fatto un ottimo lavoro.

Gradimento personale: 5/5

La tua storia mi è piaciuta molto. È stata davvero toccante e coinvolgente e mi è piaciuto moltissimo questo Ivarr che hai deciso di presentare, con caratteristiche prese da varie fonti e sapientemente mescolate: hai dato un tocco personale al personaggio, e hai saputo dargli vita e voce, non solo con l’espediente della prima persona, ma soprattutto con l’analisi puntuale e d’impatto delle sue sensazioni e i suoi pensieri. Il tormento iniziale di Ivarr e marcatissimo e non può non colpire anche il lettore; la presa di coscienza graduale è ben gestita e la conclusione della storia è toccante e colma di speranza e forza. Ho davvero amato questa tua storia, in ogni sua riga, nonostante lo storico non sia tra i generi che prediligo. Complimenti!

Utilizzo prompt: 2/2

Hai fatto un ottimo utilizzo della frase che ti era stata assegnata, non solo inserendola in maniera naturale e coerente al contesto, ma anche ripetendone alcune parti e i concetti lungo il racconto. La libertà diviene il punto cardine dell’evoluzione di Ivarr e la sua presa di coscienza si attua tramite sua madre, quella figura per lui così importante, che gli sussurra quella parola. Hai gestito in maniera magistrale il prompt, davvero complimenti.

Punteggio totale: 39,2/42

Recensore Master
06/03/20, ore 11:03
Cap. 1:

Ciao Angel!
Sono felicissimo che tu sia riuscita a scrivere una storia con il mio prompt, anche se era difficile, lo so^^
Non ho finito Vikings, ho visto solo le prime 2 stagioni, e non conosco benissimo i Vichingi in generale essendo interessato ad altre aree, e per questo la contestualizzazione non mi è chiarissima, così come i personaggi. Tuttavia sapendo chi è stata Ragnar non mi è stato difficile risalire al resto, e sicuramente le emozioni del protagonista sono state rese molto bene: non so perché Ivarr non abbia combattuto insieme ai suoi fratelli, ma qui è chiarissimo il suo passaggio da vittima degli eventi ad artefice della sua fortuna e restauratore di un potere perduto, grazie anche alla libertà che ha finalmente capito di potersi conquistare.
Purtroppo non sono riuscito a cogliere tutti i riferimenti, ma sei stata bravissima e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per il contest, mi hai davvero onorato scegliendo la mia traccia!
Alla prossima, :)
mystery_koopa

Recensore Master
06/03/20, ore 00:03
Cap. 1:

Ciao!
 
Eccomi qui per lo scambio del Giardino. Credo sia la primissima volta che ho modo di leggere qualcosa di tuo, e mi ha fatto molto piacere poterti scoprire. Generalmente sono un po’ pigra e tendo a cercare nei fandom storie di autori che conosco e so di apprezzare già, ma così facendo mi perdo penne davvero valide come la tua, per cui sono contenta di aver sfruttato questo scambio per fare la tua “conoscenza”, perché la tua storia mi è piaciuta molto!
 
Venendo finalmente alla storia in sé, devo dire che questa OS mi ha subito conquistata dall’introduzione, perché adoro le saghe norrene e seguo anche la serie tv di Vikings (anche se onestamente lì, a differenza che nella saga originaria, Ívarr non mi finisce di piacere), per cui ero curiosissima di vedere come avresti affrontato l’argomento.
La morte di Ragnarr temo sia una di quelle scene che non smetteranno mai di farmi soffrire al solo pensiero, sia nella controparte cartacea che quella televisiva, e vedere indagate le reazioni del figlio a questo avvenimento è stato davvero interessante, soprattutto essendo Ívarr forse il figlio dalla psiche più complessa e sfaccettata.
Ecco, a questo proposito credo che tu abbia fatto davvero un bel lavoro a livello di introspezione con il personaggio di Ívarr. La rabbia feroce e la sua frustrazione nei confronti dei fratelli, che a differenza sua possono combattere e ottenere vendetta, era davvero ben percepibile, e in questo caso vi si aggiungeva anche la consapevolezza di essere il primogenito di Ragnarr nonché erede della sua fama ad aggravare il tutto. Indubbiamente Ívarr è il personaggio più forte interiormente, riuscendo a brillare a sua volta nonostante sia partito svantaggiato rispetto agli altri. Inoltre, mi è piaciuto moltissimo come tu sia rimasta fedele alla saga pur scegliendo la caratterizzazione della serie, riuscendo ad amalgamare molto bene i due aspetti.
Anche il suo legame morboso con Alaug è stato ben mostrato, con il sorriso finale che lui le rivolge e il sognarla mentre gli porta l’annuncio di quella libertà che finalmente spetta anche a lui.
Mi sono piaciuti anche gli accenni agli altri fratelli, che seppur agendo sullo sfondo hai delineato comunque bene.
Gli elementi che qua e là richiamano alla cultura norrena, poi, li ho apprezzati moltissimo, e sono stati in grado di rendere davvero l’atmosfera dell’universo vichingo.
Davvero tanti complimenti, è stata una lettura davvero piacevole, spero di avere occasione di leggere presto altro di tuo!
 
Alla prossima,
Maqry

Recensore Master
05/03/20, ore 06:47
Cap. 1:

Buongiorno.
Già dalle prime righe ho sorriso; si percepisce forte e intenso il retrogusto vichingo, che più si va avanti a leggere e più diventa protagonista. Ottimo lavoro!

Recensore Master
04/03/20, ore 17:33
Cap. 1:

Ciao cara Marika, ovviamente non potevo che passare anche su quest'altra tua storia dato che è stata scritta per un altro contest in comune.
È bello vederti nella sezione storico e, anche se conosco davvero poco il mondo dei Vichinghi (e non ho neanche visto la serie tv), credo tu abbia fatto un buon lavoro a ricreare l'atmosfera storica e culturale, richiamando miti e modi di pensare tipici del popolo.
Il personaggio di Ivarr è ben indagato psicologicamente e la storia, anche se in fondo è solo un "viaggio introspettivo", mi è piaciuta!
Poi, forse, la cosa che più ho apprezzato è stato l'utilizzo della frase che ti era stata assegnata come prompt, a cui hai dato il giusto spazio e che hai rielaborato con una tua personale profondità.
In bocca al lupo per il contest e spero di vederti ancora in questa sezione:)
(Recensione modificata il 04/03/2020 - 05:33 pm)