Recensioni per
Breve storia di quasi niente
di LadyPalma
Ciao, carissime, |
Ciao care, eccomi qui finalmente *___* |
SECONDA CLASSIFICATA (PARIMERITO) |
Carissima Juriaka, felice di ritrovarti! E cara Giunia, piacere di conoscerti, è un pezzo che ti incrocio nei vari contest, e quindi finalmente eccoci qui! Ma quanto è bella e super originale questa storia? Anzitutto ha il pregio specialissimo di essere una storia italiana, ambientata a casa nostra e non, come capita spesso, a New York, 😃 perché visto l'argomento più che mai la banalità la si trova dietro casa e non chissà dove oltreoceano. Ed evviva Mario Bianchi, appena meno banale di Mario Rossi 😂 e un bel titolo che incuriosisce e attrae. Ammazzare qualcuno per la carta fedeltà dell'Esselunga è qualcosa ai limiti del surreale, a questo punto si può veramente credere di aver visto di tutto. È interessante il modo in cui la follia piano piano emerge nella mente di Mario, che in realtà possiede un alter ego immaginario che funge da suggeritore nella buca e lo spinge ad agire, a introdurre quei frammenti di originalità per uscire dalla routine. .. Si comincia in sordina, con il bottoncino della camicia perduto, poi il volantino pubblicitario con il quale già si passa al sogno ad occhi aperti... Per finire con il bisogno irrinunciabile di... mangiare sushi davanti alla partita. Agilulfo è una figura che es e pian piano allo scoperto: all'inizio sembra solo il tipico collega d'ufficio, quello un po' petulante che ti ruba un pezzo di panino in cambio di consigli non richiesti. Poi si rivela essere l'anima nera della situazione, l'eminenza grigia che mette in mano a Mario l'arma del delitto. E il lettore qualcosa intuisce, ancor prima di arrivare all'epilogo finale, quando Agilulfo invita Mario a compare il sashimi al salmone che è il suo preferito (come se dovessero in realtà cenare assieme) o come quando Mario osserva tra sé che un coltello come quello, in casa, non sapeva neppure di averlo. All'epilogo finale, ecco che Mario e Agilulfo diventano la stessa persona: Mario, l'omino a cui nessuno mai faceva caso, la cui presenza o assenza non faceva la differenza, diventa così Agilulfo, personaggio originale a partire dal nome. E forse chissà, in fondo realizza un sogno. |
Carissime, come sono contenta di essere riuscita finalmente a leggere la vostra storia! |
Oh mia cara, eccomi qui, e che gioia devo dire! Sono così contenta di aver letto questa storia. Sinceramente ero un po' titubante perché è davvero complicato trattare temi "banali" o all'apparenza che non trattino di "niente"; quasi mi aspettavo una riflessione sul niente, come ho fatto io una volta, ma hai esplicitamente detto che lo avresti lasciato ai filosofi ahahah. |
Ciao carissime^^ |
Oddio, ma una vostra storia scritta a quattro mani è un sogno! |
Alla faccia del niente! Questa storia racchiude tutto! Ti giuro che appena iniziato a leggere mai mi sarei aspettata un colpo di scena simile, cioè da un tizio che si chiama Mario Bianchi, MARIO BIANCHI gente, un nome veramente da libri di scuola o da quando devi fare esempi e non hai abbastanza inventiva con i nomi per trovarne di decenti, cosa ti potresti aspettare? Niente. Il classico italiano medio che vive una vita di merda, tutta uguale e che desidera qualcosa di nuovo senza però mai far nulla per cambiare. Però poi gli salta sto benedetto bottone e boom cambio di rotta, rimanendo in tema viaggi navali e pirati. Cose piccole per carità, un caffè diverso dal solito, la solita foto main-stream su Instagram (come capisco il suo sperare di avere più like a sto giro e aumentare i follow *sigh*), la voglia improvvisa di sushi. |
Buongiorno. |
Buonasera ragazzuole! Ma altro che storia banale, voi avete scritto un qualcosa di geniale! Mario, l'uomo "quasi" invisibile con un amico invisibile, che poi tanto invisibile non è, vuole a tutti i costi cambiare la sua routine, e tutto grazie a un bottone caduto. Sono rimasta stupita, e soprattutto inquietata, dal fatto che sia stato un uomo che corrisponde alla descrizione di Agilulfo (adoro questo nome!!!) a compiere il delitto. Cioè... se è Mario che aspetta, come fa poi a essere l'amico invisibile? Oppure Mario ha il porro sul naso? Mah... mistero... |
Carissime, in bocca al lupo per il contest, innanzi tutto. |