Ciao! |
Una prospettiva interessante quella di mettere a confronto i due antagonisti, concentrandosi su ciò che hanno in comune (la storia di abusi ed umiliazione, la solitudine, la fame, la gioia di scoprirsi diversi) per infine prendere definitivamente le distanze l'uno dall'altro sancire così il rispettivo destino. Trovo personalmente il tuo Harry abbastanza IC, è stimolante vederlo preso dalle contraddizioni interiori che, nonostante i suoi sforzi, lo portano ad empatizzare profondamente col bambino in cui rivede se stesso, ma infine ad accettare la cruda verità, ovvero di non poterlo salvare, perché noi siamo le nostre scelte e il piccolo Tom compie la sua, superando il limite della redenzione (un po' forzatamente, forse, ho visto in questo Harry quasi uno strumento della provvidenza divina mandato per cercare di salvare il "figlio del demonio" e il suo fallimento come frutto della bellissima e terribile al tempo stesso libertà dell'essere umano di autodeterminarsi, una sorta di metafora del peccato originale... ma non divaghiamo). Mi è piaciuta, alla prossima! |
Mamma mia che ansia! |