Cara Nexys!
Anche questa volta sono rimasta molto colpita dal modo in cui hai compreso Anakin e il suo dramma terribilmente umano. Hai scritto il punto di congiunzione tra Darth Vader e Anakin Skywalker con queste riflessioni amare che finiscono con la cupa visione della Morte Nera – l’ho trovato suggestivo, come la scelta le frasi in corsivo e come anche il titolo che si potrebbe definire sia alla base ben nota che al disperato tentativo del cavaliere jedi di impedire a Padme di morire – fallito, ovviamente. E Anakin, che sa di aver fallito, che ha perso tutti coloro che per lui erano importanti, lavora per l’impero quasi come fosse una propria espiazione personale: intraprende fino in fondo la follia che lo ha quasi bruciato come le fiamme che lo hanno rovinato. La sua analisi in tal senso è lucidissima e concisa e l’ho apprezzata perché la trovo una lettura IC, ma anche calibrata al personaggio: Anakin soffre come un cane per quello che ha fatto, ma l’angst è misurato – parliamo di un guerriero, di un condottiero: hai fatto un ottimo lavoro.
Quella che sentiamo è una voce della coscienza che non verrà messa a tacere (la voce famigliare che lo giudica) e che lo porta a rivivere gli eventi della sua caduta fermandosi su due aspetti principali: Anakin si aspettava di essere condiviso e capito. Invece è stato un folle che ha pagato un prezzo altissimo, morale e fisico. A sua discolpa c’è il concetto ben noto secondo cui la strada verso l’inferno è costellata di buone intenzioni: l’ho citato anche nella scorsa recensione, è vero, ma a mia discolpa sappi che l’ho sempre trovato terribilmente azzeccato per definire le scelte di un uomo che si sentiva schiacciato dalla maledizione di essere il prescelto, infilato in giochi politici e di potere, norme e divieti che gli impedivano di vivere alla luce del sole l’amore con la propria amata.
I punti fermi del prescelto erano due: Padme, l’amore romantico, la madre dei suoi figli di cui lui non conoscerà per lungo tempo il volto e Obi Wan, mentore e amico che, però, non lo segue e non lo comprende. Il paradosso crudele che la tua shot riesce tanto bene a mostrare è come Anakin non sia mosso dall’avidità o dalla sete di potere: viene ingannato e alla fine ne è dolorosamente consapevole, lo sa e si punisce, sa di aver commesso dei tremendi sbagli tali da portare alla realizzazione proprio del suo incubo peggiore. Mi è piaciuto molto anche quel senso di delusione che prova verso Obi Wan e verso Padme. Quando pensa, con un certo rammarico, di essere stato abbandonato e che entrambi gli hanno voltato le spalle – eppure anche lui le ha voltate a se stesso, in un certo qual modo. Bellissima, davvero bellissima **
Shilyss :* |