Recensioni per
Spring will come again
di Duchessa712

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/05/20, ore 13:57

Ciao Duchessa, un capitolo che mi è piaciuto tantissimo dove si è potuta notare la forte condivisione di un passato doloroso e non abbastanza lontano da essere dimenticato fra le due sorelle. Per Arya i ricordi tornano alla sua mente ma nel presentarsi a lei creano un tormento e sembra quasi lei si senta in colpa per ciò che ha fatto, detto, pensato e per come è stata costretta ad agire. Non vuole che questi ricordi si trasformino in fantasmi sempre più potenti che possano toglierle la sua libertà che si è conquistata a caro prezzo e con mille sofferenze al pari di sua sorella Sansa, la quale però mantiene nascosti i suoi fantasmi, cerca di tenerli a bada. Ma Arya ha deciso che deve esternare i suoi pensieri altrimenti potrebbe esplodere. E così comincia una lunga riflessione con Sansa che dapprima stupita la sta ad ascoltare cercando di carpire ogni sensazione stia provando sua sorella che vuole che si senta finalmente al sicuro e soprattutto compresa. Ascolta il suo sfogo e la sua paura di essere giudicata per i suoi comportamenti e per quell’ammiarzione che aveva provato per il nemico della loro casata. Il leone Lannister sembra aver inciso molto sulla vita di Arya che lo temeva ma era giunta anche a comprenderlo, seguiva i suoi ragionamenti e i suoi insegnamenti e aveva iniziato pur odiandolo ad ammirarlo. Cosa che ha in comune con Sansa che teme di essere troppo simile a Cersei che detestava ma dalla quale molto ha imparato. C’è anche una visione sul ruolo della donna in quell’epoca da parte di Arya che avrebbe barattato la sua femminilità pur di avere la possibilità di poter decidere come un uomo, combattere e avere una spada al fianco proprio come era concesso ad un uomo. Sansa invece avrebbe voluto essere una dama che sposava il principe e diventava la sua regina fino a quando la vita le aveva presentato un conto cui mai avrebbe pensato, e così ha tratto forza dagli insegnamenti appresi nel corso del tempo da Cersei prima e da Ditocorto poi. Tywin aveva uno sguardo lungo, vedeva i difetti degli altri e ne traeva vantaggio trasformandoli in opportunità e così aveva fatto anche con sua figlia piegata ai suoi voleri per fare sempre più grande la loro casata, non permettendole mai di alzare la testa ed esprimere un suo parere per fare in modo che quel padre tanto amato quanto temuto si accorgesse di lei come essere pensante e non solamente come una donna da usare per i suoi giochi di potere. Passaggio profondo ed estremamente interessante. Ora ti aspetto come sempre con curiosità. A risentirci presto!

Recensore Master
18/05/20, ore 11:38

Ciao Duchessa, i giochi ormai sono fatti e i destini sono stati decisi. Jon resta confinato al Castello nero insieme ai Bruti che hanno accettato di seguirlo, in cambio dell’aiuto ricevuto da Sansa senza fare domande. E’ Jon che invece si interroga e si chiede se sarà in grado di resistere. Gli sono giunte voci circa una gravidanza della regina del Nord e nonostante le voci siano insistenti l’unico rammarico e dolore che prova è il sapere che il figlio concepito dalla regina è suo e mai potrà stringerlo fra le braccia e rivelargli la sua paternità. Pena sarebbe mettere in pericolo lui e la stessa Sansa che tiene il Nord con pugno di ferro, perché ora è tornato ad essere suo e non può permettere a nessuno di sottrarglielo. Ha sofferto per ottenerlo ma se lui non mantenesse la promessa a Sansa il cuore si spezzerebbe perché sarebbe costretta ad ucciderlo. Arya ha osservato la sorella, ne ha visto i mutamenti e ha tentato di carpirle i pensieri più profondi. Sansa ha imparato molto da Cersei, ha appreso come si gioca ma nonostante tutto non è come Cersei, l’odio e l’amore ancora non l’hanno trasformata, alla base c’è la sua dolcezza di fondo che sono la forza del suo carattere. Ma anche Arya ha imparato e ha imparato dal migliore dei maestri, il leone Lannister verso cui prova odio e ammirazione ma che con il suo agire l’ha spronata a migliorare sempre più per diventare imbattibile. Ha indossato mille volti e tutti le hanno lasciato e insegnato qualcosa, ora lei sa fin dove può spingersi per manifestare in pieno la lealtà alla sua casata. Non può fare certi discorsi con Sansa, la quale non sa cosa sia stata la sua vita, ma si osservano entrambe sapendo che certe volte il silenzio è la miglior risposta. Ti aspetto sempre curiosa e affascinata dalla fluidità e dalla forza della tua narrazione. Un saluto.

Recensore Master
14/05/20, ore 22:34

Cara Duchessa, altro capitolo che ho apprezzato molto e che, come mi avevi annunciato, ci fa entrare nel vivo della tua storia. Sansa ha voluto ritagliarsi degli attimi solo per lei, da poter ricordare quando sarà rimasta inevitabilmente e volontariamente da sola, si è concessa di sentirsi innamorata e di essere ricambiata da Jon, quello che non è più suo fratello ma è pur sempre un cugino dal nome ingombrante. La sua è stata una decisione sofferta perché ciò che hanno assaporato è stato solo per una notte poiché Jon deve espiare le sue colpe rimanendo per sempre lontano da lei. Deve essere una sofferenza immane, lasciarsi amare dall’uomo che ama ben sapendo che mai più lo potrà rivedere, vergognadosi nella solitudine della sua stanza per ciò che ha fatto e sperando che il sacrificio al quale si è sottoposta ottenga un risultato positivo. Il suo scopo è dare un erede al Nord, questo è importante e basilare. Non importa se faranno domande chiedendosi di chi possa essere figlio, lei non si preoccupa. Il suo dispiacere potrebbe essere che il figlio possa odiarla per averlo tenuto lontano dal padre. Ma lei ha riconquistato il suo Nord e non può permettere a niente e a nessuno di portarglielo via o di imporle un matrimonio che mai si sentirebbe di contrarre con qualcuno che non ama. Il tempo passa e la sensazione di essere riuscita nell’intento le dona sicurezza. Anche Arya ha notato un suo cambiamento ma lei non fa domande, lei ora sta rivolgendo le sue attenzioni anche a Gendry, e pare essere tornata la bambina che Sansa ricordava quando erano adolescenti insieme a Grande Inverno. Forse dietro al suo vero volto Arya ha nascosto le sue mille facce che erano diventate la sua essenza per tanto tempo trasformandola in una perfetta macchina da guerra, mentre ora si sta concedendo anche lei un attimo di tregua, assapora la pace e la quiete. Ora Sansa ha un piano prestabilito da portare a termine e un po’ le sembra di essersi calata una maschera come faceva Cersei, e di essere stata in grado di giocare con le parole per ottenere il risultato cui mirava come ha appreso da Petyr. Sarà in grado di portare avanti il suo progetto spalleggiata solo da Arya con la quale sembra avere instaurato un rapporto di complicità e amicizia? Ti aspetto come sempre poiché catturata dalla tua narrazione coinvolgente. Un caro saluto e a risentirci presto!
(Recensione modificata il 14/05/2020 - 10:35 pm)

Recensore Master
12/05/20, ore 11:28

Ciao Duchessa, un capitolo dove abbiamo potuto constatare di quale pasta sia fatta la regina del Nord, quanta sia la forza che da dentro la anima e che ha deciso che non possa fare sconti a nessuno. La notizia che Arya le ha portato le ha fatto presagire guai e pertanto si è preparata a quello che sarebbe stato uno scontro. Anche la scelta di come abbigliarsi e di conseguenza presentarsi all’ospite tanto inopportuno quanto inatteso è stata fatta coerentemente proprio per fare in modo che si notasse il divario fra loro. Lei è la regina del Nord e lui l’autoproclamato re che viene da oltre la Barriera. Persino sua sorella Arya ha visto la rabbia, la furia che invaso quella sorella ora sconosciuta, poiché della ragazza che ricordava resta molto poco, forse solo l’algido aspetto della lady loro madre, ma tutto il resto è dovuto alle vicissitudini che l’hanno costretta a cambiare e ad imparare, ed anche in fretta, a come sopravvivere. In quei pochi attimi non ha mai perso il suo piglio e ha tenuto testa a Jon mettendolo nella condizione di sudditanza in cui egli stesso si è messo. Per lui ha già fatto molto spendendo parte della sua parola per garantire che mai avrebbe creato problemi e nel ribadirgli questo concetto gli rammenta anche che non ha dimenticato nulla dei suoi comportamenti passati, del suo tradimento, della regina dei draghi, e soprattutto del suo non ascolto alle sue richieste e ai suoi consigli. Ora è una donna, o meglio la donna è lasciata da parte, ora è una regina che deve pensare al bene del suo popolo, avere mille occhi che osservano e captano tutto per non farsi mai cogliere in contropiede. Ora che con molta fatica ha riconquistato la sua casa e può avere accanto a sé gli affetti più cari, non vuole che niente venga a turbare quell’equilibrio che si è venuto a creare e che con fatica mantiene. Jon nel sentirla parlare fatica a riconoscere quella che è stata sua sorella con la quale non ha mai condiviso molto, ma in questo momento non può fare altro che chinare il capo e accettare le condizioni che Sansa gli sta proponendo e che osservandole dal suo punto di vista sono più che giuste. Jon pertanto promette che se riceverà l’aiuto di cui ha bisogno per il suo popolo tornerà al Castello Nero a pagare il suo debito senza mai tornare sui suoi passi, certo che se dovesse sgarrare Sansa sarebbe veramente pronta a fargliela pagare, anche se da nessuna delle parti coinvolte l’eventualità di una guerra è da prendere in considerazione visto ciò che hanno passato con quella appena terminata e che ha causato migliaia di vite spezzate. Sansa si è rivestita della sua corazza che ha costruito in anni di vicinanza con le persone pericolose con cui è venuta in contatto ed ora non ha l’occorrenza di usare le armi per farsi ascoltare bensì le bastano le parole affinché il concetto arrivi forte e chiaro e venga inteso come un avvertimento. Capitolo che ho apprezzato molto per il modo in cui sei riuscita a far emergere il carattere fiero e senza compromessi di Sansa. Ti aspetto al prossimo aggiornamento e ti mando un caro saluto.

Recensore Master
09/05/20, ore 15:47

Ciao Duchessa, altro passaggio dove l’introspezione si mischia con il bisogno di esternare i pensieri che tormentano le menti dei protagonisti. Sia Jon che Sansa hanno molto su cui riflettere. Jon sta vivendo il suo esilio con le preoccupazioni che si fanno di giorno in giorno più pressanti e alle quali deve trovare una soluzione, lui che è stato proclamato dai Bruti come loro re, da lui si aspettano una qualsiasi azione che possa portare del bene alla loro gente. Tormund lo incita a recarsi da sua sorella per richiedere aiuto e Jon è la cosa che vorrebbe fare più di tutte, poiché gli manca la sorella così come gli manca Grande Inverno da cui è stato costretto ad allontanarsi. Non ci potranno essere altri a cui delegare le decisioni e le azioni da intraprendere, dovrà tornare a casa, anche se non è troppo sicuro di quale accoglienza potrebbe ricevere e soprattutto sperando di non fare un passo falso. Anche Sansa ha i suoi pensieri che ruotano sul dare una qualche possibilità a Gendry di prendersi cura di sua sorella Arya. Lei ora è la regina del Nord, tutto nel suo aspetto e nei suoi modi parlano di lei, di come prima di prendere una decisione ci pensi molto in quanto da lei dipendono molte persone e lei non vuole che una sua qualsiasi decisione possa causare dolore a coloro che le sono cari, e Arya è una di queste persone, la quale sa difendersi benissimo da sola, ma lei vuole essere certa che Gendry possa trattare la sorella come si conviene. Sansa ha conoscuito il padre di Gendry e cosa ha scatenato la sua passione per sua zia. Non vuole che assolutamente possa ripetersi una situazione dove Arya debba trovarsi nella condizione di sopportare comportamenti sbagliati dall’uomo che dice di amarla. E inevitabile giunge il ricordo di Rhaella e di Cersei alla sua memoria. Ti aspetto come sempre per il prosieguo. Un augurio di buon fine settimana.

Recensore Master
05/05/20, ore 15:27
Cap. 4:

Ciao Duchessa, e così come ci avevi annunciato, Arya è tornata. E’ una donna profondamente cambiata, le avventure vissute in quel lungo anno sono un marchio di quello che è diventata e di quello che è ora. Sansa è contenta del suo ritorno, di riaverla a Grande Inverno, spera che lei sia una sua alleata, qualcuno su cui poter contare, senza doversi guardare sempre e continuamente le spalle. Anche Arya ha rivisto con gioia la sorella che pareva la stesse aspettando: bellissima come mai aveva notato fosse, ma anche rigida e algida nei suoi comportamenti, come una vera regina, che si muove leggiadra ma che misura ogni sua mossa al pari di ogni sua parola. Però adesso è il momento in cui possono ritrovarsi come due sorelle e allora Sansa lascia che sua sorella si perda nei racconti delle sue avventure, di quanta gente ha incontrato e di quanti nemici fra questa gente abbia combattuto e sconfitto. Arya è sempre all’erta come Sansa ma in una maniera diversa: lei è più diretta, pronta a scattare con la mano sempre sull’elsa della sua fedele spada, mentre Sansa è guardinga e agisce per mezzo delle parole. E sono parole di peso quelle con cui la mette al corrente di quanto sia accaduto da quando se ne è andata, di cosa sia successo a Jon e delle problematiche che potrebbero sorgere dalla sua presa di posizione nel suo regno oltre la Barriera, e di quanto lei abbia fatto per garantire il buon comportamento di Jon dando la sua parola di regina. Intanto Arya incontra nuovamente Gendry, che l’ha aspettata per tutto questo tempo, coltivando in sé la speranza che lei tornasse dai suoi viaggi e dalla sua voglia di scoprire cosa ci fosse al di là del mare, e che tornasse per lui, che ha rinunciato al suo titolo di Lord di Capo Tempesta, perché non gli appartiene, lui non è un lord e mai lo sarà proprio come Arya non sarà mai una lady ma un essere libero di poter fare le proprie scelte. Però se Arya non teme un tradimento da parte di Gendry, Sansa è più guardinga, lei non lo conosce abbastanza da potersi fidare, ma vuole comunque dargli il beneficio del dubbio e non giudicarlo a priori. I tuoi capitoli sono brevi ma riescono a tenermi legata fino all’ultima parola, perché imprimi alle parole un passo tale che fa scaturire la cusiosità nel lettore che vorrebbe addentrarsi sempre di più nelle vicende che stai abilmente giostrando. Ti aspetto pertanto sempre curiosa. Un caro saluto.

Recensore Master
01/05/20, ore 16:04

Altro capitolo coinvolgente cara Duchessa. Jon ora è relegato oltre la Barriera, è stato seguito dai suoi amici che lo hanno portato fra i Bruti che subito lo hanno acclamato come il loro re, certi che sotto il suo comando sarebbero stati al sicuro. Ha dovuto lasciare tutto dietro di sé, la casa per la quale aveva combattuto per riaverla indietro e dove aveva vissuto da bambino, i suoi affetti, tutti gli amici che si sono battuti con lui alcuni ancora vivi altri di cui ha solo un ricordo. In mezzo ai Bruti forse potrà trovare la sua posizione nel mondo, non ha l’attitudine al comando anche se il popolo libero gliela ha data perché credono in lui. Ma nonostante tutto i suoi fantasmi continuano ad infestare i suoi sonni e i suoi pensieri che si acquetano solo per poco tempo per poi ritornare più pressanti di prima. Per ricostruirsi una vita e per avere un futuro deve imporsi di dimenticare coloro che gli erano cari, così mette da parte il pensiero di Bran che lo ha condannato impegnato a pensare al nuovo grande regno e anche di Ned Stark che lo ha cresciuto come fosse suo figlio per proteggerlo costringendolo però ad una esistenza di astio da parte della matrigna e ad essere sempre in una posizione di sudditanza.
Anche Sansa ha i suoi pensieri che riguardano in parte Jon e la sua fuga oltre la Barriera a fare da re, anche se lui non vuole, ad un popolo che comunque lo ha accolto come tale. Ai suoi lord non si perita di dire che Jon non si ribellerà mai e tutti ascoltano la sua voce che si leva dura e decisa. Non può far intravvedere la minima titubanza, poiché il posto che occupa se lo è guadagnato e non può permettere che qualcuno possa mettere in discussione la sua attitudine al buon governo del Nord dopo che si è spesa così tanto per riconquistare la sua posizione di protettrice del Nord. Per ora riesce a mantenere tutto sotto controllo, attualmente all’orizzonte non c’è nessuno che possa scalzarla dalla sua posizione, ma non appena il Nord sarà più al sicuro i suoi lord vorranno che la loro regina abbia la possibilità di dare un erede in modo da poter tramandare il potere e quindi che il potere conquistato con così tanta fatica e dolore possa passare da lei allo sposo che avranno trovato per lei. Ma lei deve giocare d’astuzia e non farsi cogliere impreparata. Ha avuto maestri ai quali poter attingere per essere pronta quando arriverà il momento. Mentre attendo il prosieguo ti mando un saluto.

Recensore Master
26/04/20, ore 17:38
Cap. 2:

Cara Duchessa, magistrale il tuo modo di interpretare i pensieri che avvolgono Sansa Stark ora che il gioco del trono non ha più ragione di essere, ma lei nel tempo ha imparato molte cose e fra queste c’è il giocare su più fronti, sempre all’erta, perché pensa che se lasciasse cadere la sua maschera di imperturbabilità dietro la quale si è volontariamente trincerata, non riuscirebbe a condurre la vita con ciò che si è prefissata. Si accorge nella sua disamina di se stessa e di cosa sia diventata, che è anche profondamente sola. Prova una forte nostalgia per tutti i suoi fratelli, li elenca con il pensiero rammentando le caratteristiche che glieli hanno fatti amare ognuno a suo modo sempre diverso ma sempre con forza e profondità. Torna con il pensiero anche a Tyrion e non riesce forse a pedonarlo per avere portato nella sua vita la regina dei draghi, che lui aveva osannato come se potesse essere la salvatrice dei popoli, e invece si era dimostrata una autentica calamità che aveva portato più danno di quello che aveva fatto Cersei quando sedeva sul trono dei sette regni. Il pensiero corre anche a Jon e al destino che ha dovuto seguire, ma è con amarezza che ripensa a lui che ha sempre considerato le sue parole e i suoi consigli come le paure di una donna che non aveva mai visto una battaglia. Il dolore oramai fa parte di lei, che ha tentato di rafforzarsi con tutte le esperienze avute, ma si sente ugualmente sola e spaventata. Jon è oramai lontano insieme ai soli amici che può chiamare con questo nome, Spettro e Tormund, che gli sono rimasti vicino, nella speranza che riesca a trovare un luogo dove possa ritrovare la pace a cui anche lui ha diritto, avendo le spalle gravate da un nome importante e odiato, che non si sente fare parte né della famiglia da cui proviene né da quella in cui è stato cresciuto e alla quale tanto dolore ha causato con le sue azioni. Anche lui al pari di Sansa è un uomo solo, è un drago al quale i lupi non danno confidenza, quindi è destinato all’allontanamento e alla solitudine in un mondo nuovo che non conosce. E’ estremamente interessante sentire quali siano i pensieri e le riflessioni di questi personaggi che così riusciamo a percepire molto più vicini a noi che leggiamo di loro, sentendone l’angoscia e il lavorio interiore a cui la situazione che li coinvolge li costringe. Un racconto molto curato in ogni sua parte. Ti aspetto presto!

Recensore Junior
25/04/20, ore 23:22
Cap. 2:

wow...sono estasiata dal tuo modo di narrare, adoro tutto quello che leggo, e traspare amore e deferenza per i personaggi su cui scrivi, meravigliosa, seguirò sicuramente i prossimi capitoli! complimenti!

Recensore Master
22/04/20, ore 17:46

Carissima Duchessa, è un vero piacere trovare un racconto questa volta in più capitoli, dove con la tua raffinata maniera di narrare sei in grado di farci assaporare quali siano i sentimenti, i tormenti, le passioni dei vari personaggi che prendi in esame. Qui hai deciso di trattare Sansa Stark con le mille sfaccettature di una personalità che nel tempo, e per effetto delle vicissitudini che l’ hanno vista coinvolta e in alcuni casi travolta, si è modificata fino a raggiungere una tempra che sotto lo sguardo di colui che non guarda in profondità non si riesce a scorgere. Quello che hai appena enunciato, con in suoi pensieri che sono volati a tutto ciò che è stato il suo passato e le persone che ha incontrato sul suo cammino, è un vero e proprio proclama di quello che è intenzionata a mettere in atto. Sansa Stark non è più la dolce fanciulla persa dietro alle ballate che avevano come oggetto prodi cavalieri su armature scintillanti delle cantate sentite dalla sua nutrice, ora è un lupo pronto a snudare i suoi denti per proteggere ciò che ha di più caro avendo anche esempi a cui attingere per non commettere gli stessi errori. La storia si prospetta estremamente coinvolgente grazie anche al tuo stile particolarmente incisivo ed elegante al contempo che ho imparato ad apprezzare in altri tuoi scritti. Spero di poterti seguire con una certa continuità e nel mentre ti saluto caramente augurandoti un buon lavoro.

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