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Ciao Hiroshi. Per commentare altre tue storie ho deciso questo scritto. Apprezzo sempre il tuo lato umoristico, una sfumatura del tuo essere ma amo anche leggere il tuo esprimerti in un modo diverso. Emblematica l'immagine scelta che arricchisce le tue parole. Ho ben immaginato quanto accaduto nel tragico momento che hai descritto con gli spari, i corpi, il sangue, dalla tempesta al silenzio. Un ciclo che ogni volta ricomincia dove, come scritto nel finale, quelle facce incavate raccontano già da sole gli orrori della guerra. In questo scritto è emersa la tua sensibilità e profondità d'animo. Un caro saluto. |
Eh si, le guerre sono orrende e lo sono sempre state da sempre anche se su molte di esse si è fatta la storia e si è costruito il mondo come lo conosciamo oggi ma alcune guerre sono state del tutto insulse e inutili (Partendo dalle "Crociate" fino alla guerra del Vietnam) ogni guerra ha avuto il suo tributo di vittime (Purtroppo non sempre solo militari ma spesso anche civili basta pensare alla Seconda guerra mondiale ma anche alla prima) Diciamo che nelle guerre medievali le battaglie si combattevano in modo del tutto diverso, ad esempio c'erano gli arcieri, per evitare gli assedi si buttava l'olio bollente sui soldati nemici e si usavano le catapulte e via dicendo. Diciamo che c'era più onore (Infatti tra i cavalieri c'era diciamo il senso d'onore di non uccidere nemico se fosse stato disarmato) anche se poi finiva nella camera delle torture quindi forse era meglio essere trafitto da una spada subito. Nelle guerre di adesso sono ovviamente diverse, se ci pensi basterebbe mandare degli aerei e distruggere gli obiettivi, nelle due guerre mondiali purtroppo il contributo di vittime è stato troppo alto in una si è arrivati a buttare due bombe nucleari su due città, insomma la guerra fa schifo, perchè le guerre vere non sono come giocare a Call Of Duty ma sono ben altra cosa purtroppo. Purtroppo quasi tutte le guerre sono nate per motivi politici o religiosi, i due mali del mondo a parere mio. E nel tempo sembra proprio che l'uomo non abbia imparato a non uccidere un "suo fratello" come cantavano i Nomadi. Questo racconto mi è piaciuto molto di più, mi piacciono le cose che hanno come il tema la guerra, coraggioso anche trattare la prima guerra mondiale che secondo me rispetto alla seconda è sempre messa un pò in secondo piano. Bel testo Beppe, questo merita notevolmente, bravissimo. |
Questo tuo breve racconto è semplicemente meraviglioso, credo che sia uno dei più belli che tu abbia scritto finora!!!! È un testo che ti fa inevitabilmente pensare, ti fa capire quanto al giorno d'oggi si dia tutto per scontato, i ragazzi hanno tutto e pretendono tutto, mentre all'epoca l'unica cosa che si desiderava era riuscire a sopravvivere per poter tornare a casa dai propri cari.....ogni tanto i nostri nonni ci hanno raccontato della loro esperienza durante la guerra, nonostante ciò molti di noi non sono stati in grado di capire quanto siamo fortunati, purtroppo è vero quando si dice che chi non lo prova sulla propria pelle non può capire.....stupendo , veramente un racconto stupendo.....ti amo infinitamente amore dolce |