Sciauuu! Che bello ritrovare una traduzione di quest'autrice così presto ^^: ero entrata nel fandom per cercare un'altra cosa e trovare questa storia è stata una piacevolissima sorpresa.
I COLDPLAY! Erano, anzi no, sono, una delle band preferite delle mia sorella di mezzo e io per prenderla in giro come faccio sempre quando si fissa troppo con qualcosa (e di conseguenza appesta la famiglia) li chiamavo "I lagnosi" :P
Visto che l'umore di Peter non è decisamente al top, e lui ha deciso di mettere su proprio questa band, mi sento leggermente meno in colpa: in effetti sembra il tipo di musica giusto da ascoltare quando... mettiamola così, ci troviamo in fase riflessiva.
Lo stato d'animo di Peter è stato un colpo al cuore: capita spesso anche a me ed è comunque un qualcosa che allo stato attuale posso capire perfettamente. Accumulo, accumulo, accumulo, quelle che sembrano solo tante piccole cose disgiunte e che poi però alla fine... strabordano, ecco. La cosa un po' triste è che ancora per qualche settimana, l'abbraccio che vorrei tanto non mi sarà concesso (sebbene per fortuna quella persona possa tornare a vederla.)
Tornando alla storia, come dicevo, capisco Peter e sono felicissima che abbia potuto trovare un così solido e concreto sostegno in Tony: scenette come questa scaldano il cuore, il loro rapporto pupillo/mentore barra padre/figlio è meraviglioso: entrambi imparano tanto l'uno dall'altro senza alcuno sforzo, senza moralismi nè pesantezze.
“È così che funziona l'ansia, vero? È molto più forte della quiete, motivo per cui non ti lascia parlare? Perché ti fa pensare che sei solo un fastidio per tutti? ”--> questa frase mi ha lasciata a bocca aperta perchè diamine, è la sacrosanta verità e vederla detta da un supereroe mi ha quasi fatta dire, ehi, Benni, vedi non sei sola, persino Spiderman ogni tanto ha questa debolezza.
L'importante è mettersi d'impegno, come nel finale, sotto la guida paziente e benevola di un vero maestro <3
vado a cuoricinare l'autrice :D
Un bacio, complimenti e alla prossima!
Bennina
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