Ebbene si, sono proprio io! che esco fuori allo scoperto (per ora) placidamente dalla mia caverna; e te lo dico in tutta sincerità, (ri)leggere questa raccolta di drabble assomiglia proprio ad una boccata d'aria fresca.
I primi barlumi di dubbi di Mr. Knightley sui sentimenti che prova per Emma, fino a dar finalmente un nome e definirla una certezza— ah, mi hanno sciolta.
Impeccabile la scelta di parole che rendono fluido il racconto e l'azione di Mr. Knightley: tutto il suo sentimento straripa da queste sei frasi.

– tsukkin

Hey sis ♥

Prima di tornare allo studio della phonétique française ho pensato che fosse il caso di passare a commentare finalmente questa raccoltina, dato che ieri sera ho cominciato a sfoltire le recensioni in arretrato e non vorrei perdere il ritmo proprio ora.
Come ben sai non ho ancora avuto l'occasione di vedere questo film, un po' perché preferirei finire prima il libro, un po' perché non riesco a trovarlo! Penso che aspetterò con pazienza che esca il DVD, così potrò comprartelo e potremmo guardarlo insieme mentre sorseggiamo il nostro tradizionale caffè delle 4 mwah!
Tornando a noi, leggendo di Mr Knightley non posso che pensare a Shade - è più forte di me, soprattutto se mi torna alla memoria quella bluemoon au che menzionasti tempo fa... Il fatto che non siano così inclini alla parola, ma la loro amata sì, li rende (almeno sotto questo aspetto) simili. Non lo conosco come personaggio, ma mi verrebbe da descriverlo coma una persona riservata e concreta; un probabile opposto di Emma, da quel poco che so.
Insomma, questa recensione non ha né capo né coda ma ci tenevo a farti sapere che leggerti è sempre un piacere, che non vorrei i tuoi brani finissero mai, e che mi eri mancata tanto ♥

❀ la tua Babù

Tu mi vuoi morta. Non vi è altra spiegazione.
Una parola. Più precisamente un aggettivo. È tutto quello che basta per cogliere l’essenza di questa drabble. E la frase che lo segue a delineare Mr. Knightley. Ma l’amore non è di per sé, sotto un certo punto di vista, una contraddizione? O perlomeno è così che la penso da un po’. Aaaah, non posso fare discorsi filosofici a quest’ora della notte, non quando dovrei essere a letto a cercare di recuperare una quintalata di ore di sonno. Questa drabble è semplicemente magnifica, più la leggi, più scorgi lievi e delicate sfumature che ti sciolgono, conquistano e fanno amare ancora di più lo scritto. E come non si potrebbe empatizzare con George? Non vedo l’ora di leggere la prossima, Himeko.

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