Ciao carissima!
Approfitto della mia pausa pranzo rilegata qui in ufficio per passare qui da te per lasciarti questa recensione.
Ho visto che ultimamente sei stata un sacco produttiva, quindi devo ammettere che è stata tosta decidere da quale passare oggi. Alla fine, però, ho deciso di optare per questa qui perché, oltre che amare il titolo "Chiamami con il tuo nome" (anche se, confesso, non ho mai visto il film omonimo) e perché ero curiosa di leggere una storia dove Dolores è innamorata di Horace Lumacorno.
Devo ammettere che ho letteralmente amato questa storia e l'ho trovata molto originale.
Mi ha fatto davvero tenerezza vedere Dolores cercare di impressionare il suo professore preferito in tutti i modi che le vengono in mente.
Nel primo caso, prova a rispondere ad una domanda posta da Lumacorno durante la lezione, ma, oltre a dare la risposta sbagliata, lui le dice che dovrebbe fare più attenzione e la chiama Deborah.
Poi prova a farsi carina per lui, ma, oltre ad essere insultata da Bella, il professore la riprende perché disattenta e la chiama Darlene.
In fine, prova ad impressionarlo spiegando gli odori che percepisce quando annusa l'amortentia, peccato che anche in questo caso fa un'enorme buco nell'acqua e il professore finisce per chiamarlo Delilah.
Deve essere qualcosa di terribile provare a fare colpo su qualcuno che, oltre a non filarsici e ad arrabbiarsi con noi, sbaglia costantemente il suo nome.
Ce lo vedo proprio il nostro Lumacorno ha sbagliare costantemente il nome di qualcuno che non fa parte del suo famoso "Lumaclub". C'è però da congratularsi con lui perchè, anche se sbaglia spessissimo i nomi, azzeccando giusto le iniziali, almeno il volto dei suoi alunni li riconosce e non come certi professori che ho avuto durante la mia carriera scolastica che, arrivati a fine anno, non si ricordava nemmeno di che faccia avessimo (e purtroppo non parlo di professori universitari).
Alla fine, per farsi chiamare finalmente Dolores da Horace, arriva al punto di andargli a raccontargli di aver ideato un piano per andare a rubare nella sua stanza per procurarsi le copie del test di pozioni. Certo, questo le abbasserà la media e le impedirà di diventare Prefetto, ma almeno passerà del tempo con il suo professore preferito e, soprattutto, almeno questa volta lui si è ricordato il suo nome.
Ovviamente, questo suo gesto di autodenuncia lascia tutti un po' basiti, soprattutto il povero Alastor che, da vero ideatore del piano, arriva ad insultarla per il suo gesto.
E' proprio vero che si è capici di tutto pur di far colpo ahahahah.
Ho letto che questa storia è stata ispirata dalla frase "Nella sua vita ha fatto mille cose stupide ma mai una inutile" e penso proprio che tu abbia fatto un ottimo lavoro perché posso benissimo ritrovare la tua storia in questa frase: Dolores ha fatto tante stupidaggini per farsi notare dal professore, ma alla fine a lui era rimasta benissimo in mente.
Ho letteralmente amato questa storia e, devo ammettere, che mi ci voleva proprio per riprendere un attimo fiato e ricaricare le energie per altre quattro ore di lavoro.
Non vedo l'ora di poter leggere qualche altra storia scritta da te, perché, veramente, ormai sono certa che, qualsiasi cosa tu scriva, è ottima per tirarsi su di morale (sia in quarantena che non).
A prestissimo mia cara!
Un mega abbraccione,
Jodie (Recensione modificata il 22/05/2020 - 02:29 pm) |