Recensioni per
Unite dal destino
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/12/21, ore 12:44

Ciao!
Non ho letto granché in questo fandom (e purtroppo non credo nemmeno sia popolato quanto meriterebbe), ma eccomi, come a prolungare tramite le fanfiction una serie cancellata davvero troppo presto.
Il rapporto tra Kat e Jen è tra i più importanti presentati nel corso degli episodi ed è portatore di quella “normalità” che la protagonista non può avere. Questo episodio della loro infanzia è emblematico in tal senso, perché ogni famiglia si impegnerebbe a essere presente per il successo di una ragazzina, ma quella di Kat no. E non è un singolo impedimento, un singolo episodio capitato per un triste caso: questa è tutta la vita di Kat. Ecco, penso sia bellissimo ciò che Jen fa per lei, pur conoscendola appena.
Trovo che tu abbia fatto un ottimo lavoro scrivendo di questo episodio che si pone nel passato rispetto al presente della serie che abbiamo visto, le ragazze sono credibili e coerenti. È stata una lettura molto piacevole!

Recensore Master
24/07/21, ore 15:09

Ciao Francy,
è da una vita che volevo passare da questa storia. Non sono una grande fan di Spinning Out, serie che ho trovato piacevole anche se avrei preferito che si approfondisse di più la parte tecnica del pattinaggio (essendo una amante di questo sport, certi errori del doppiaggio italiano mi hanno fatto venire i brividi).
Sicuramente il punto forte di questa storia è che sei riuscita ad immedesimarti con una semplicità assurda in Kat, mostrandoci in maniera chiara e precisa i sentimenti e il tipo di rapporto che ha con gli altri personaggi. Ho apprezzato anche la cura con cui hai delineato le comparse, quelle poche righe sono state sufficienti per rappresentare in maniera efficace il carattere di Carol e di Serena.
Per quanto riguarda quest'ultima, mi è piaciuto che tu abbia inserito il dialogo con lei a destra. L'amore che nutre per Serena è quanto di più sincero e profondo esista, e mette un po' di tristezza pensare che Kat speri di ricevere lo stesso da sua madre.
Ora, mi si è stretto un po' il cuore quando ho letto che era da sola nel momento del riscaldamento. Anche perché è inevitabile fare il confronto con Jen: vedere che questa ragazzina aveva tutta la famiglia al seguito, pronta a sostenerla durante la gara, non può che provocare un senso di amarezza (soprattutto perché esprime bene il desiderio disperato di Kat di essere perfetta, di mostrarsi all'altezza delle aspettative assurde della madre, colei che
pretende ma non concede nulla).
Naturalmente il dialogo finale con Jen mi ha fatto sorridere un sacco. Ho apprezzato la schiettezza di ammettere di essere stata inferiore di Kat (tra l'altro, devo dirtelo, l'accenno al doppio axel è stato fantastico!) e la sua gentilezza nel volerla confortare e nell'insistere nel non volerla lasciare sola. E' anche apprezzabile la sua discrezione, il suo non ficcare il naso nella situazione delicata di quell'amica appena conosciuta, aspettando che sia lei a parlarne.
Quello che mi è piaciuto di più è che, in questa storia, sei riuscita a descrivere un momento felice ma con una punta di concreta amarezza.
Davvero brava.
Un bacio,
Eli

Recensore Veterano
03/11/20, ore 18:25

Eccomi anche con l'altra recensione!

In questo caso l'argomento spinoso c'è ancora, ma non è drammatico come nell'altro. Qui la figura materna c'è... ma non c'è. Una madre che "rovina" tutto quel che ha, e che trascura la figlia in momenti in cui avrebbe bisogno di lei, prima della gara perché ha bisogno di conforto, di aiuto per non essere troppo in ansia, e dopo per festeggiare. Kat capisce che per sua madre la vita non è facile, non la odia, la comprende, e questo è meraviglioso. Tuttavia è anche molto triste e sola, se non fosse per Jen che comprende questa solitudine e la spezza offrendo la sua spalla.

Molto carina!
A presto,
Marika

Recensore Master
08/10/20, ore 09:28

Recensione premio per il secondo posto al contest "Il gioco della sigaretta (Lui e Lei contest)": 2/2

Sinceramente parlando, non mi aspettavo una tua fanfiction in questo Fandom (di cui ignoravo l'esistenza): mi ero già preparata a scegliere una delle tue bellissime Bill/Fleur ma, quando ho visto questa OS, non ho saputo frenarmi. Perché io ho adorato, seppur con alcune riserve, Spinning out e l'idea di leggere una storia dedicata a Kat mi attirava oltremisura.
Così, eccomi qui (e spero che non ti dispiaccia).
Fin dall'inizio hai centrato magnificamente il punto - nella caratterizzazione di Kat - che, secondo la mia modesta interpretazione, è quel misto di rabbia e risentimento. Perché, per quanto a volte provi a pensare che non sia quello il focus, invece sta tutto lì: Kat è arrabbiata. Ha un rancore infinito - unito a un intenso attaccamento - per la madre, che un po' compatisce per via della malattia che ha anche lei, e un po' detesta perché non ha mai voluto curarsi.
Mi piace il profondo senso di protezione che Kat prova verso sua sorella, con cui il rapporto è, però, altrettanto altalenante.
Kat, però, più di tutto è ferita dai rifiuti della madre che, al contempo, è la persona che più ama e più ondia nell'arco di tutta la serie. Trovo che tu abbia espresso benissimo la sua delusione, nel momento in cui si rende conto che la madre non è lì, per guardarla, sugli spalti. Mi è inoltre piaciuto il fatto che, nonostante tutto, Kat vorrebbe rendere orgogliosa sua madre (e si torna all'altalenanza di cui parlavo prima) - e non ci riesce, perché probabilmente nemmeno lei è abbastanza orgogliosa di sé stessa.
Questa mia supposizione trova conferma nel fatto che Kat sminuisca la propria vittoria, sia con Jen sia con la di lei madre, il che è estremamente tenero.
Bellissimo anche il fatto che questa storia sia il classico Missing Moment di cui sentivo il bisogno: io adoro il rapporto, rovinato dalla serie, tra Kat e Jennifer, e il fatto che tu l'abbia inserito nella storia mi ha letteralmente conquistata. Anche Jen, a tal proposito, mi è sembrata parecchio IC - e la scena della cioccolata è carinissima, e molto curata come attesta il fatto che tu ti sia documentata riguardo alle marche di cioccolato americane.
La conclusione, poi, mi ha uccisa. Veramente bellissima, mi sono saliti i brividi e ho capito che avevo fatto bene ad avventurarmi in questa storia, nonostante tutto.

Grazie per la bellissima lettura.
Gaia
 

Recensore Master
31/05/20, ore 22:17

Ciao, cara!
Ovviamente, non potevo non passare di qua: non sai quanto mi faccia piacere ritrovare un'altra tua storia in questo fandom (non smetterò mai di ringraziarti per avermici fatto appassionare), e, soprattutto, sono molto contenta che tu abbia scelto di nuovo di concretizzare un mio prompt, soprattutto perché lo hai fatto in maniera tanto interessante!
Il rapporto di Kat e Jen mi è piaciuto tantissimo: ho amato come nella serie venissero mostrate tutte le loro difficoltà e le incomprensioni, ma anche tutto il bene che si vogliono, che si sono sempre volute e che probabilmente continueranno a volersi. Perché, sì, molto probabilmente è stato il destino a unirle, ma poi loro hanno continuato a scegliersi, a lottare e a costruire in maniera positiva un rapporto di amicizia sincero.
La serie dà secondo me degli spunti ottimi, che tu hai saputo cogliere e interpretare alla perfezione in questa storia.
Vedere Kat così piccina e già tanto adulta, tanto forte nel combattere il dolore e la difficoltà nel crescere con una madre come la sua (perché, sì, indubbiamente non si può fare a Carol una colpa del suo essere malata, e se c'è qualcuno da incolpare è forse una società che non è stata mai in grado di stare davvero vicina a questa famiglia, a dare il giusto supporto a una madre in difficoltà, ma è anche vero che, dal punto di vista di una figlia, crescere in questo modo dev'essere stato devastante). Quando le pizzicano gli occhi e lei combatte il dolore insistendo di più nello stretching, mostrando il suo sorriso da competizione (l'unica cosa che sua madre le abbia insegnato) mi si è spezzato il cuore, ma l'ho trovato un tratto davvero significativo, perfetto per lei. Era Kat, era proprio Kat quella ragazzina che vince tutto ciò che si potrebbe vincere, ma non riesce a esserne felice, perché sua madre non riesce a ricoprire degnamente il suo ruolo.
L'immagine di Jen che offre i suoi fiori a quella ragazzina sì più brava di lei, ma tanto sola è una delle cose più belle della serie, e tu le hai reso giustizia in maniera egregia: Jen è un personaggio bellissimo, forte eppure consapevole dei propri limiti. Il modo in cui, sempre, combatte con i suoi demoni e la sua delusione, il modo in cui riesce a mettere da parte la gelosia, per trasformarsi da avversaria in amica con Kat è meraviglioso: credo davvero che Jen sia uno dei personaggi più forti di tutta la serie, un'amica straordinaria, capace di perdonare tantissimo (anche sé stessa). Ed è di una generosità e un altruismo davvero straordinari: è bellissimo che questo suo tratto emerga anche da una Jen così piccola, così spumeggiante. Insomma, in un mondo competitivo come quello del pattinaggio è già difficilissimo che qualcuno possa ammettere tanto candidamente di essere semplicemente meno bravo di qualcun altro. Sarebbe stato facilissimo per lei ignorare la sofferenza di Kat, e invece no, per lei è naturale essere altruista, e trovare un modo tanto delicato (nonostante l'irruenza e il modo rumoroso e un po' volgare) di convincere quella ragazzina a seguirla, a offrirle un po' di conforto e a farle dimenticare la delusione.
Seppur con un'apparizione breve, poi, credo che tu abbia fatto un ottimo lavoro anche con la famiglia di Jen: amano sinceramente la figlia, e si vede: vorrebbero vederla dare il massimo sul ghiaccio, ma non per una sete di potere, ma solo perché sanno quanto questo significhi per lei, e infatti non esitano un istante ad accogliere quella che potrebbe essere considerata un'avversaria, donandole un po' di conforto.
Davvero, hai fatto un bellissimo lavoro: ho amato anche tanto come hai strutturato il testo, allacciando al momento presente riflessioni delicatissime sul passato difficile dei personaggi (davvero, che Kat così giovane debba già farsi scudo e roccia per la sorellina, perché non c'è nessun altro a prendersi cura davvero di lei, è qualcosa di straziante, e tu sei stata bravissima a farne cenno in una storia del genere).
Lo stile è come sempre delicatissimo, capace di costruire le atmosfere in maniera impeccabile.
Complimenti davvero!