Recensioni per
Il guardiano del faro
di Hiroshi84

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/06/20, ore 10:43

Ciao Hiroshi84. Amo l'unione delle arti ed è bello osservare un'immagine, prima di immergersi nella storia narrata. Tutto procede in un'atmosfera malinconica, dove il faro è luce dell'esistenza condotta, ma anche dell'anima. Abbiamo il passaggio da Elia a Tancredi, per questo mestiere misterioso del guardiano del faro, che porta con se molti segreti. Come il dramma di quella bellissima donna fra le acque, suicida. Un episodio tragico al quale Tancredi ha dovuto assistere, senza poter far niente, che porterà per sempre nel suo cuore, in solitudine. Ho immaginato quanto stesse accadendo man mano nello scritto, mediante le suggestive descrizioni. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 15/06/2020 - 10:44 am)

Nuovo recensore
10/06/20, ore 18:14

Hiroshi caro,il racconto mi pare ben costruito e si snoda con semplicita' elegante nella narrazione di quell'insolito incarico.Nel momento pero' in cui tu dici:" anni dopo in un tetro pomeriggio..." quel passato remoto non respira e mi sembra perentorio.Devi girare con qualche interlocuzione.Un abbraccio
Pasta 10/6/2020

Recensore Veterano
08/06/20, ore 22:07

Ho letto questo racconto, tratti mi è piaciuto e a tratti no. Però devo dirti che te la sei cavata abbastanza bene, non posso negarlo. Secondo me certe cose appesantiscono un pò tutto il contenuto ma capisco che si tratta pur sempre di un testo introspettivo quindi è giusto anche far immergere (In tutti i sensi) il lettore e creare come dico un sorta di atmosfera, devo dire che ci sei riuscito molto bene. Il racconto mi ricorda molto una vecchia canzone del cantautore Pierangelo Bertoli, infatti c'è un passo che me la ricorda molto bene (La canzone racconta di una donna che perde il suo uomo in una tragedia navale) comunque è facilmente intuibile dal brano in questione, ti consiglio di ascoltarla perchè è meravigliosa e troveresti molte analogie con il tuo testo. Sarà che è proprio il collegamento di quella canzone che mi ha fatto apprezzare questa storia, anche perchè è bellissima anche da cantare e spesso mi capita di cantarla negli spettacoli che faccio. Inoltre apprezzo molto le storie dove il protagonista è il mare o comunque con riferimenti al mare, Genova è la città marina per eccellenza insieme a Venezia, inoltre il suo simbolo è una lanterna (Che serviva proprio da faro). Inoltre questa storia è finalmente più corposa rispetto alle altre, ha anche un finale decisamente interessante, fa riflettere, fa pensare e ti lascia sicuramente qualche cosa dentro, quindi direi che hai fatto un ottimo lavoro. Alcune cose secondo me appesantiscono un pò il tutto e sembra quasi che trascinano la storia ma capisco che il genere e la tematica della storia un pò lo richiedono. Quindi ti promuovo e come ti ho detto la tua canzone assomiglia molto al capolavoro di Pierangelo. Ti consiglio di ascoltarla (Esiste una versione anche più moderna dei Nomadi con Giulia Ottonello) a presto caro, bel lavoro, complimenti.
PS: C'è anche un pò di Disney dentro, quando hai detto donna con un vestito azzurro ho pensato subito ad Elsa che camminava tra le onde cantando "Let it go", purtroppo essere disneyiani è una brutta malattia.
Molto bravo, a presto.
Fede883.

Recensore Veterano
08/06/20, ore 10:28

Innanzitutto voglio dirti che questo racconto è meraviglioso, mi ha coinvolta e mi ha fatto sentire parte della storia, tant'è vero che ho avuto l'impressione di essermi trasferita nel faro insieme a Tancredi....hai raccontato in maniera impeccabile la vita che svolgono i guardiani, anzi, mi correggo, penso che sia più corretto dire la vita che svolgevano, non credo che al giorno d'oggi esista ancora questo mestiere, un mestiere fatto di sacrifici e di solitudine, a qualcuno potrebbe in un primo momento allettare questo incarico, tipo alla sottoscritta, essendo una persona solitaria che non ama la vita mondana, be' in teoria dovrebbe essere il mio lavoro ideale, e già, ma solo in teoria, in pratica non penso che si possa realmente desiderare di vivere una vita completamente soli , una vita senza alcun affetto....ed è per questo motivo che Tancredi alla fine del racconto prova una sensazione di gioia, senz'altro il suo lavoro gli ha avrà dato nel corso degli anni tante soddisfazioni, ma penso che gli abbia anche fatto passare dei momenti malinconici, parliamoci chiaro ,ha visto la sua vita scorrere chiusa dentro un faro, io penso che non sia stato semplice.....e la ciliegina sulla torta è arrivata quando quella povera donna ha deciso di farla finita, assistere ad un gesto del genere è un trauma per chiunque. Ti dirò di più, penso che il nostro Tancredi non vedesse l'ora di poter cambiare vita, senza però dover abbandonare il suo "amato " e forse anche un po odiato faro. Avrà comunque modo di raccontare tutte le sue avventure ai visitatori, e potrà trasmettere a tutti la magia che emana il faro e tutto ciò che riguarda la vita di un ex guardiano. Questa volta non posso darti nessun voto, il 10 e lode sarebbe troppo basso, perciò niente voto ahahahah Ti amo infinitamente amore dolce