Recensioni per
Il demone mi ha parlato
di Lord Kleveland

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/08/20, ore 09:20

Ciao, eccomi per lo scambio del giardino. Leggere poesie ultimamente mi mancava, e sono ben felice di rimettermi in pari con questa tua piccola e angosciosa perla. E' un complimento quello che ti faccio perché il testo mi ha ispirato proprio questo sentimento di oppressione mentre la leggevo, sei stato molto bravo a sciegliere bene le parole, a soppesarle usandole con una maestria tale da poter assistere allo sgomento di questo personaggio che si specchiandosi non vede sé stesso ma un demone. Il demone mi ha parlato, ha usato parole mie... Le interpretazioni, semmai si volessero fare sarebbero tante, per quel che mi riguarda ho pensato per tutto il tempo che il demone altro non fosse che l'immagine del nostro vero io, quella parte oscura di noi che ci sussurra nell'orecchio cose terribili che però ricacciamo indietro inorridendo per averle anche solo pensate. Nel proseguo poi si intuisce la sofferenza del protagonista, che arriva a mandare in frantumi lo specchio per cacciare via quella visione così terrificante come se stesse colpendo sè stesso.
Bella e interessantissima lettura!
Tea.
(Recensione modificata il 29/08/2020 - 09:24 am)

Recensore Master
23/07/20, ore 08:58

ciiaoo eccmi per lo scambio a catena!
woow, questo lo trovo quasi un esperimento, sai? raccontare una drabbe horror travestendola da poesia.
Lo schema di rime è libero, solo determinati versi si concatenano fra loro e la cosa mi piace, denota ancora più creatività, ma mi piacciono anche gli schemi più rigidi, secondo me rappresentano più una sfida.
Mi piace molto la ricercatezza di alcuni vocaboli volutamente arcaici tipo 'fiele' ed 'eloquiato'
Mi piace l'angoscia e irrequietezza che si prova a leggerlo... questo demone al di là dello specchio, che se all'inizio da l'idea che il protagonista sarà protetto (c'è un vetro, no?) e invece non è così, il demone riesce a fargli male anche da lì.
Alto il pathos nel moento in cui il protagonosta infrange lo specchio e si accorge che non era il suo riflesso e a quanto pare ha rotto ben più d uno specchio.
bravo, bravo, per me la poesia è un genere difficilissimo, quindi doppi complimenti, vado a leggerne un'altra.

Recensore Master
13/06/20, ore 16:02

I demoni ci attendono nelle propaggini oscure dell'Essere, ogni tanto depauperanti esseri malevoli che in realtà non sono altro che spietati riflessi di noi stessi, come ben esplicato nei tuoi versi.

Eppure quello specchio poteva rimanere integro. Un peccato, son 7 anni di disgrazia adesso.

Un saluto da una persona che sta accettando i suoi demoni.

AP.

Recensore Master
13/06/20, ore 15:56

Gentile Autore, quante volte guardandoci allo specchio osserviamo ciò che non vorremmo vedere, ciò che di noi non ci piace, ciò che dentro di noi cova rabbia e rancore. Sembra proprio un demone che ci corrode l’anima e che parla con la nostra voce, guarda con i nostri occhi, al quale però dobbiamo, per non soffrire ulteriormente, far fronte con un gesto di rottura che dissolva il maligno incantesimo che ha creato. Un gesto liberatorio ci fa accorgere che lo specchio non rifletteva il nostro sentire ma il male che in esso si era accumulato. Uno scritto intenso nel quale possiamo ritrovare ognuno di noi in un momento particolare della nostra vita. Un saluto.

Recensore Master
10/06/20, ore 20:04

Bella poesia, i demoni vivono non nello specchio da cui fuoriescono, ma dentro di noi, e questo gesto di romperlo è come rompere noi stessi e infrangere le verità che crediamo di vedere e sentire.
Pare quasi liberatorio.
Bel lavoro!

carachiel~

Nuovo recensore
10/06/20, ore 16:21

E' nella tradizione che uno specchio che si rompe porti sfortuna.E' da aspettarsi dunque l'arrivo di un altro demone.Credo che il sale possa essere un buon rimedio contro queste creature di Dracula.Con molta simpatia un caro saluto.
Pasta 10/6/2020