Recensioni per
Three Sisters - One Died For Love.
di Longriffiths

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/07/20, ore 16:29

Salve!
Come da tuo consiglio eccomi qui a passare da questa os e ti ringrazio per avermi indirizzata perché penso di essere una delle poche persone che non ha mai seguito HP o meglio sono arrivata a guardare il prigioniero di Azkaban e lì mi sono fermata e non ho più continuato xD
Visto che non conosco i personaggi sappi che mi baserò su ciò che mi presenti e mi dici di loro e devo dire che partiamo benissimo perché sei stata bravissima a darmi un’immagine chiara e semplice della giovane protagonista.
Una donna che viene obbligata a sposarsi, non c’è amore ma solo gloria in quell’unione e ho apprezzato come tu lo abbia reso.
Anche il legame tra le tre sorelle è molto solido e molto piacevole da leggere, le hai descritte come indivisibili e interessate l’una al benessere delle altre, quindi devo dire che se questo era il tuo intento sei stata bravissima!
Gli ultimi pensieri della giovane sono cupi e tristi, si sente come attraverso le tue parole passi tutta la sua sofferenza, come ogni singolo pensiero pesi come un macigno sulla sua schiena ed è bellissimo come lo hai reso perché, ancora una volta, ci mostri il rapporto tra le sorelle ed Andromeda non vuole farle stare male a tal punto di tenersi tutto dentro, a costo di uccidere i suoi stessi sogni.
Sento la sua sofferenza come se fosse la mia migliore amica senza poterci fare nulla, sto adorando questo personaggio e giuro che vorrei abbracciarla e dirle che andrà tutto bene. Sono una persona empatica io…
Questo Edward Ted è diciamo la luce in fondo al tunnel oscuro in cui è caduta la nostra protagonista, una luce che però sa che prima o poi la brucerà e lei lo sa, ne è consapevole ed è meraviglioso come lo descrivi e ci fai capire che lei sa che è tutto sbagliato.
Quel “è cattiva” l’ho adorato perché mostra un po’ la situazione di stallo in cui è caduta Andromeda, questo suo tenere il piede in due scarpe non intenzionalmente ma che la fa stare sia bene che male, insomma adoro!
     PS: Lei è bellissima <3
Lui le scrive le lettere e le invia tramite il gufo ogni singola mattina e oddio se ci fossero più uomini così in questo mondo noi povere donne ci sentiremmo più amate ma va beh, lasciamo stare che è meglio xD
Lui mi sembra dolcissimo mentre lei sempre più disperata e pronta a tutto per trovare un rimedio, è una donna distrutta e logorata dalla sua stessa famiglia e casata. 
E’ straziante sentirla soffrire tramite le tue parole, lo giuro!
Lei decide di fare qualcosa per sé stessa, di combattere per quello che lei desidera ed è una cosa bellissima, una presa di posizione che ogni donna dovrebbe affrontare almeno una volta nella vita perché è giusto, da potere anche se si rischia di perdere tutto, brava per come l’hai fatta arrivare qui, anche le tue descrizioni di come lei negli anni si sia spenta negli anni per mostrarsi in linea con quello che gli altri volevano, complimenti.
La sua presa di posizione contro i genitori e la sua scelta definitiva di andarsene è descritta in maniera divina, dolce e forte nei suoi punti salienti così come quando si abbracciano i due innamorati, ci mostri un’unione più forte delle casate e degli ordini impartiti da genitori che puntano solo alla notorietà.
L’amore vero e puro <3
Li ho adorati, ogni tua singola parola merita di essere letta ed apprezzata quindi complimenti perché sei riuscita a farmeli piacere a me che non sono una fan della saga!
Ho trovato forse un paio di errori di battitura ma devo dire che su un testo così lungo è impossibile non fare errori quindi non preoccuparti anzi!
Ho provato empatia verso questa ragazza, anzi donna, che combatte per ottenere ciò che vuole davvero, una persona forte che decide di buttarsi nel vuoto per fare ciò che vuole e che è pronta a subirne le conseguenza senza alcun rammarico, complimenti!
Spero di leggere altro su di lei perché se sono scritti dalle tue manine penso che sarei in grado di rivalutare qualsiasi cosa xD
Detto ciò ti abbandono e ci si legge prossimamente, ciao!

Recensore Master
05/07/20, ore 18:30

Ciao, tesoro! 
Avevo già notato da tempo questa tua fic e oggi non ho potuto evitare di fiondarmici, perchè io amo le sorelle Black <3
Ho visto che avevi dei pacchetti da rispettare e non potevi fare scelta migliore, sono tre romanzi bellissimi, li ho letti tutti e tre e te li consiglio tutti e tre, qualora tu non li abbia letti <3
Ma andiamo alla storia: già sapevo dal diario di una pupilla quanto tu fossi brava nel gestire le tre sorelle Black e avevo già avuto modo di amare il personaggio di Andromeda nella tua long, quindi per me è stata una delizia poter leggere interamente di lei. Hai riportato inoltre delle gif meravigliose e quella finale con Ted, col bacio, mi ha fatta sognare <3
Sai, nella prima parte è stato bellissimo leggere di come Bellatrix si sia proposta di aiutarla a renderla vedova, senza problemi, se Rabastan l'avesse fatta soffrire. Erano sorelle, cavoli!  E sappiamo che a lei non sarebbe fregato nulla. Ma Andromeda è spenta, fa le sue riflessioni, non si sente felice, non vuole condividere il letto con un conoscente con gli occhi che sembrano due lastre di ghiaccio.
C'è una frase che ho adorato e che devo riportarti: "Andromeda, un'intera costellazione, che signoreggia sugli uomini, o una Black.  Il cognome poteva cambiare. Lei invece no."
Quanto è stato bello questo rimando al fatto che lei porti il nome di una costellazione? Andromeda è più forte di quanto non creda. Questa storia è una presa di consapevolezza, un vortice di pensieri, paure e decisioni, pieno di sentimenti. L'introspettivo è il tuo campo e le emozioni che fai trasmettere ai tuoi personaggi sono sempre fortissime. Inoltre, visto che ti leggo da tempo, sto notando che il tuo stile sta diventando sempre migliore, è molto elegante, deciso, raffinato e dà colpi al cuore. Complimentissimi, tesoro!
La lettere di Ted è molto bella, Ted fa sognare, sempre. Ted e Andromeda sono una mia ship indissolubile, vi sono molto legata, quindi per me è stato stupendo leggere di loro in questa storia e attendere, con loro, per giungere al loro lieto fine.
Anche se quando Andromeda ha dovuto affrontare la sua famiglia è stata una scena molto forte. Le parole sono state durissime, Andromeda non sarebbe più esistita per i Black, non appena esce dalla porta di casa non potrà più tornarci. E la reazione di Bellatrix, alla quale pensa, è in effetti la prima cosa alla quale penserebbe qualsiasi ragazza nella situazione di Andromeda, Bella è carismatica, ha delle reazioni imprevedibili e per niente piacevoli. Ed è normale che possa pensare d'altro canto, anche ad un eventuale perdono da parte della piccola Narcissa. Le tre sorelle sono diversissime.
E poi il finale è una meraviglia. Una meraviglia con un gif che già è una meraviglia (quanto è bello Ted?).
Complimentissimi, tesoro, puoi ritenerti fiera di questa storia e di come hai rispettato i prompt, per me è tutto riuscitissimo!

Recensore Master
19/06/20, ore 19:48

Ciao cara! Eccomi finalmente a leggere la tua storia. Ted e Andromeda mi piacciono tantissimo, quindi ho apprezzato molto poter leggere una storia che abbia come soggetto proprio la nascita della storia e la sofferenza di Andromeda - sofferenza che qui affonda le radici già nella non volontà di sposare Rabastan e nel desiderio di vivere l'amore. L'amore per Ted finisce in questo senso per acuire tutto e portarla dunque alla decisione finale che tutti conosciamo. L'itnrospezione di Andromeda è ben curata e le sue emozioni arrivano tanto. Mi è piaciuto anche come tu abbia presentato in maniera indiretta tutti i componenti della famiglia Black e il rapporto della protagonista con ognuno di essi; in particolare mi ha colpito la semplicità di queste due frasi dove in poco riesci a esprimere tantissimo:
Sperava solo che Bellatrix non sarebbe venuta a cercarla per punirla.
Che Narcissa la perdonasse.

Per quanto riguarda la challenge, ho notato che hai sfruttato i tre prompt per iniziare i tre paragrafi in cui è articolata la storia (all'inizio ammetto di non aver colto quello della "conclusione" perchè lo hai posto come inizio del paragrafo della conclusione, ma poi tornando indietro ho compreso l'articolazione che hai scelto, trovandola adatta alla linea della storia). Il primo prompt è usato benissimo come occasione per parlare del significato che essere una Black ha per Andromeda (il ciondolo non è nominato a caso, anzi assume un valore peciso nella storia); il secondo è adattissimo per parlarci del dolore di Andromeda; il terzo è stato però il mio preferito come adattamento perchè l'hai usato per far parlare Ted e farci capire quanto ormai lui "non demorda". 
Hai saputo amalgamare i frammenti molto bene anche da un punto di vista stilistico, per cui davvero sono integrati nel testo.
Hai fatto un ottimo lavoro, spero di riuscire a legegre presto altro di tuo sui Black e su questa generazione. Un bacio e alla prossima!
 

Recensore Master
19/06/20, ore 08:40

Tesoro!

ieri non ho fatto in tempo, ma finalmente oggi eccomi qui ^^: ultimamente, leggendo un sacco di storie bellissime, mi sono stra affezionata alla coppia Ted/Andromeda, pertanto quando ho visto che avevi scritto una fic a riguardo ho tipo squittito **. 
Il punto di vista che prevale è quello di lei e ho amato come l'hai descritta, a partire dall'infanzia, per poi mostrarci la donna forte, nobile e coraggiosa che è diventata. La cosa più bella della storia, secondo me, è che il rapporto con Ted non è mai davvero in primo piano, non va mai ad "offuscare" Andromeda, anzi, concorre a metterla in luce, a spiegare la sua rivoluzione, i cui semi erano già attecchiti nel suo animo fin da quando era ragazzina, tanto diversa dalla madre e dalle sorelle, specialmente da Bellatrix. Anche se, in questo caso, un po' mi si spezza il cuore al pensiero di come in fondo fossero legate, di come la sua sorellona fosse disposta a tutto pur di proteggerla.
Andromeda ha preso solo il meglio dalla sua famiglia e un'altra cosa che ho apprezzato tantissimo è stato vedere come decida di affrontarli a viso aperto, perchè glielo deve e perchè loro l'hanno cresciuta così, e lei vuole dimostrare che nonostante tutto è fiera almeno di una parte di quegli insegnamenti.
Poi sì, c'è anche Ted, motore e scopo di quella rivoluzione, che forse sarebbe comunque avvenuta anche senza di lui. I pensieri che le rivolge sono dolcissimi e la lettera che le ha scritto è meravigliosa, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.

Che altro dire? Ovviamente è scritta benissimo, ma su quello non avevo dubbi :-*
è stato davvero un piacere, tesoro!
non vedo l'ora di tornare a rileggerti, intanto ti abbraccio <3

Benni

Recensore Master
18/06/20, ore 16:55

Mia cara, eccomi finalmente qui, anche se un po’ in ritardo ♥. Ero assolutamente certa di voler continuare a seguire Bellatrix – cosa che farò senz’altro – ma poi ho visto questo spin off fresco di pubblicazione e mi sono detta che dovevo sapere. Amo molto questa coppia e credo di non aver mai letto un Andromeda pov in quello che è il momento peggiore e più esaltante della sua vita, ovvero quello in cui ha l’ambizione di vivere una vita scelta e decisa da lei stessa, di sposare un uomo che ama, ma che va contro a tutto ciò in cui credono i suoi genitori essendo addirittura un nato babbano. Mi piace molto come hai declinato l’individualismo e l’affermazione proprie dei serpeverde col carattere di Andromeda: dai dell’affermazione personale una lettura più positiva e meno prevaricatrice, sebbene Andromeda anteponga se stessa agli ideali della sua casa e offenda i suoi avi. Un altro elemento molto bello è il passaggio introspettivo che la riguarda: la ragazza passa dall’orrore per non voler sposare Rabastan al peccato di conoscere e donarsi a Ted attraverso dei passaggi sempre molto coerenti, oltre che passionali. Andromeda ha costantemente la misura del suo peccato nei confronti della famiglia e del peso che la scelta di non sposarsi implica. Sente il vincolo di un legame imposto, sa che le sorelle potrebbero non perdonarla o vendicarsi di lei, conosce abbastanza bene i propri genitori da capire che non c’è ritorno in caso di una deviazione dal sentiero che loro hanno scelto di percorrere eppure lo fa.

Ho apprezzato che vada a braccio, distrutta dalla stanchezza, e anche se Ted compare solo nelle sue riflessioni e nel momento finale appare palesemente la sua tenacia e la sua perseveranza nel mandare gufi su gufi anche mentre Andromeda tenta di allontanarlo. Va detto che Andromeda Black è pensata bene perché il suo percorso opera verso un crescendo che va dal sentirsi in trappola al liberarsi, ma pur rimanendo lineare non è esente dal considerare il peso del suo gesto. Ecco perché la sua ribellione avviene per gradi. Se Narcissa per la sua età ha un ruolo marginale, il riferimento a Sirius e quello a Bellatrix sono quasi dolorosi. Il primo rappresenta un esempio: Andromeda fuggendo dal suo destino sa benissimo che diventerà una paria come Sirius. La seconda appare come una donna già inquadrata e sposata, ma ribelle. Una che tenta di cambiare e plasmare il marito dall’interno e quindi non del tutto scevra dal medesimo spirito di ribellione che anima la bella Andromeda (a proposito: complimenti per le bellissime gif che hai inserito).

Bella per il momento è una presenza oscura le cui azioni malvagie sono solamente un sospetto e anche questo è interessante, perché mostra ciò che noi sappiamo che sarà, ma che ancora non è. Nel finale, Andromeda si congiunge finalmente con l’amato e paziente Ted Tonks e dici una cosa bellissima: che Andromeda non si pentirà della sua scelta anche se la guerra contro Voldemort le porterà via sia l’amatissimo marito che l’adorata figlia. Questo rende la sua scelta di andarsene dai Black e di ripudiare la propria famiglia come ancora più drammatica perché questa guerra le porterà via tutto. Una menzione finale va al tuo stile molto piacevole da leggere e soprattutto molto ricco: è sempre un piacere lasciarsi trascinare dalle tue parole. Un caro saluto e a presto,
Shilyss :)

Recensore Master
18/06/20, ore 15:39

Ciao!
Eccomi qui, finalmente riesco a tornare a leggere qualcosa di tuo!
Questa storia mi ha subito attirata moltissimo: trovo che tu ormai abbia imparato a padroneggiare molto bene il carattere delle tre sorelle Black, rendendole dei personaggi estremamente accurati e approfonditi, dove si vede tutto lo studio e le riflessioni che hai fatto su di loro.
In generale, trovo che la storia di Andromeda sia interessantissima, ed è sempre un peccato che venga un po' passata sotto silenzio dai fan. Tu invece le hai dato giustizia in maniera egregia: ho molto apprezzato come hai costruito il tutto, lentamente, partendo da dettagli apparentemente lontani dalla conclusione della storia, ma che vanno ad assumere un significato profondo e quasi allegorico, come quel ciondolo che all'inizio sembra solo un dettaglio, qualcosa di prezioso e custodito proprio sul cuore, ma che alla fine, gettato com'è in un cumulo di neve al bordo di una strada qualsiasi, prende un significato simbolico molto forte e a mio parere ben costruito.
Ho apprezzato molto lo stile che permea tutta la storia: a livello di gusto puramente personale, preferisco sempre qualcosa di un po' più snello, ma è innegabile che si tratti di uno stile estremamente ricercato e curato, che tu sai gestire molto bene (è facilissimo, quando si adotta un registro linguistico simile, non essere poi in grado di mantenerlo in maniera coerente, ma questo rischio tu lo hai sempre evitato). Oltretutto, trovo che, soprattutto in una storia più breve, come una one-shot, questa cura per il dettaglio, per limare ogni singola frase e cesellarla con tanta attenzione, sia ancora più indicato che per una narrazione molto più lunga.
Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui hai descritto la presa di coscienza di Andromeda, che all'inizio è presentata quasi apatica, soggiogata da una situazione in cui non riesce a emergere, in cui forse lei per prima non riesce nemmeno a mettere a fuoco la propria volontà. Il suo gesto è stato un gesto fortissimo e rivoluzionario, ma spesso ci si dimentica quanti rimpianti, quanta difficoltà e quanti ragionamenti possano stare dietro un gesto del genere, e ho molto apprezzato che tu qui li abbia mostrati tutti, questi rimpianti.
Per di più, in questo contesto il suo rapporto con la famiglia è reso ancor più difficile da questo affetto che , in un certo senso, continua a legarla alle sorelle e ai genitori: non ci sono scene di particolare crudezza che possano giustificare del tutto la sua fuga, c'è solo (passami il termine, perché in realtà anche questa è una violenza bella e buona, soprattutto in ottica moderna) un matrimonio combinato, un matrimonio che la porterebbe lontanissima dal suo Ted.
Ecco, ho apprezzato tanto il suo tentennare, il suo faticare a liberarsi da quella che sarebbe stata la scelta più facile: hai restituito tanta umanità al personaggio.
Mi ha particolarmente colpito il ragionamento sui cognomi, che sono universali, e i nomi, che per Andromeda rappresenta un po' la presa di coscienza della propria individualità al di sopra del suo appartenere a una famiglia, che è tanto, ma non può essere tutto, e dove la sua volontà non può annullarsi.
Insomma, complimenti davvero!

Recensore Master
17/06/20, ore 23:32

Ciao mia adorata Scrittrice ^^

Cos’ho appena trovato? Uno spin-off della mia adorata storia con le sorelle Black?! E la coppia dichiara è Ted/Andromeda? ** Sappi che già da questi presupposti mi scende una lacrima per la gioia! Adoro profondamente la storia tra Ted e Andromeda e sapevo già prima di iniziare la lettura che interpretata da te avrebbe lasciato un segno nel mio cuore (qualche spiraglio nella long mi è stato sufficiente per capirlo, oltre ovviamente al fatto che ripongo piena fiducia nella Scrittrice che sei).

Stavolta necessito di qualche riga per soffermarmi sull’introduzione alla storia. In questo spin-off ti sei immersa nel vivo della presa di coscienza di Andromeda; sappi che per me che seguo la long è un sollievo per l’anima che la ragazza non sia più sotto il completo giogo della famiglia e dei suoi ideali, ma che arrivi ad una presa di consapevolezza forte e chiara: “non poteva e non voleva sposare Rebastan”. È proprio da questo che nasce tutto ciò che sappiano, a partire dalle discrepanze con le sorelle. A tal proposito, mi tocca anticipare un passaggio che hai riportato più avanti e cioè la metafora della spugna che non riesce ad assorbire il “buonsenso” che fino a quel momento a lei sembrava la norma.
Ma veniamo all’incipit di questa OS. Ho fin da subito, nei primi due paragrafi, notato una contrapposizione forte nei sentimenti della ragazza, un’antitesi commovente tra la famiglia e la consapevolezza. In particolare il pensiero della madre, di un legame di sangue, ma forse ancora di più la difficoltà a staccarsi dal pensiero dell’appartenenza ad una famiglia, ne è la prova il cimelio di famiglia sinonimo di eredità con la quale cercano di ammaliarla con simboli e lusinghe, sinonimo di un amore che lei deve vivere ma che non ha affatto deciso. Successivamente però non perde di vista il pensiero razionale, la sua personalità ha preso il sopravvento e anziché lasciarsi plasmare come ogni Black – o quasi ogni – quell’educazione l’aiuta a distanziarsi. Hai riacceso i riflettori su un tema estremamente profondo; famiglie Purosangue come i Black danno per scontato che una rigorosa educazione sia sufficiente, ma in realtà la mente umana è molto più complessa di una semplice manipolazione asettica in stile stampino; non viene preso in considerazione da loro che, acquisita l’eredità di ideali, un figlio possa naturalmente anche distanziarsene. Ora, questa è una base della psicologia di Andromeda e ci hai messo sopra la tua meravigliosa firma già a partire dai primi paragrafi **.
Altro tema da te affrontato in questa occasione (ma che ricorre spesso nei tuoi scritti che trattano di questi personaggi) è la differenza tra Bellatrix e Andromeda (soprattutto, visto che Narcissa è ancora immatura per mostrare una personalità; però devo sottolineare il fatto che mi siano piaciute le metafore accostate a lei per definire ancora il mistero sul suo orientamento di prospettiva); differenza che sembra risultare nell’apprezzamento nel cimelio di famiglia privato dei connati più ruvidi, che invece sarebbero stati apprezzati da Bellatrix (a questo proposito mi sorge una certa scena di omicidio della long, e chi la scorda più ^^”). Mi ha sempre commossa in ogni tua versione delle sorelle Black la forte unione che si professano in questi anni della loro vita; commuove sia per la protezione che si professano (specie di Bella verso le sorelle) sia per il desiderio di considerare quel legame come una boccata di ossigeno in mezzo a doveri familiari.
C’è il forte rischio che ti scriva otto pagine di recensione, perché ogni frase che scrivi mi crea uno sciabordio di sentimenti e pensieri. In particolare, ora voglio soffermarmi sull’appunto sul sorriso di Andromeda paragonato agli sfarzi di casa Lestrange. Qua siamo al limite tra un romanticismo mancato per la povera ragazza e un profondo senso di attanagliamento. Lo stato della nobile famiglia Black non sembra importare all’animo puro – e veramente nobile – della nostra Andromeda, a lei importano i sentimenti, non certo i benefici economici, sia dei Black che dei Lestrange. I componenti delle due famiglie ovviamente non notano l’assenza di quel sorriso, per loro sono solo affari, non solo strettamente all’interno della cerchia familiare, ma per il mondo intero, visto che devono offrire ad un mondo governato da esseri puri nuovi eredi.
E poi arriva il momento in cui la magia dell’amore irrompe nella tua storia, apre uno spiraglio nel cuore nei lettori e una speranza nella triste prospettiva futura di Andromeda. Ecco cosa, insieme ai romanzi babbani, ha portato Andromeda a quei pensieri; la conoscenza di Ted ha squarciato il velo che aveva davanti agli occhi e ha fatto emergere la vera personalità della ragazza, la più dolce e sensibile tra le sorelle Black; animo sensibile quando peraltro afferma a se stessa di non voler parlare alle sue sorelle dei dubbi che serba nel cuore per tormentare il loro animo. Lei pensa di essere debole, ma noi sappiamo quanto possano essere estremamente forti i sentimenti 😉. Li hai descritti come se fossero Romeo e Giulietta, la loro è una dolce trasgressione, è un’attrazione naturale che nasce prima ancora delle promesse di matrimonio con Rebastan, nasce nel cuore della ragazza, nasce semplicemente dalla sua personalità, come ci sottolinei bene tu Ted non è una “volva di sfogo” da una vita infelice. Ci dici come Andromeda debba solo fare un passo, superare la paura dell’incertezza lontana dalla famiglia, in fondo è ancora molto giovane e l’esperienza dell’amore – specie ricambiato – è una novità per lei. Adoro profondamente Ted e sì, sto piangendo dopo le sue parole, perché so quanto sia un uomo totalmente devoto alla sua donna, prima ancora che fosse veramente sua, portando consapevolmente sulle spalle tutti i rischi che sappiamo. Se non è amore questo.
E sei magia pura, in questa serata di miei sproloqui non ho affatto sbagliato a citare Romeo e Giulietta, il tuo discorso sul cognome, sul nome e sull’identità è stato di gran lunga meglio di quello di Shakespeare **. L’ultimo pensiero alle sorelle, le uniche di quella famiglia che porta davvero nel cuore – i genitori l’hanno delusa – mi fa commuovere. Cioè, sappi che mi stai facendo passare la serata in lacrime :D. Il ciondolo gettato nella neve ha un significato di libertà e di coraggio immenso.
Hai finito con il devastarmi con il riferimento al suo futuro. MA IO TI ODIO XD Di bene, ovviamente <3.

Non so neppure io cosa ti abbia scritto, tipo una OS nella OS XD. Ti invio tutte le mie impressioni a caldo scritte su word perché direttamente nell’editor sarebbe stato un suicidio XD. Buona fortuna per il contest, spaccherai tutto! <3 Se non tu, non so chi altro! <3

A presto, tesoro grande!
Un bacione
-Vale (la tua fan numero 1)