Ciao mia adorata Scrittrice ^^
Cos’ho appena trovato? Uno spin-off della mia adorata storia con le sorelle Black?! E la coppia dichiara è Ted/Andromeda? ** Sappi che già da questi presupposti mi scende una lacrima per la gioia! Adoro profondamente la storia tra Ted e Andromeda e sapevo già prima di iniziare la lettura che interpretata da te avrebbe lasciato un segno nel mio cuore (qualche spiraglio nella long mi è stato sufficiente per capirlo, oltre ovviamente al fatto che ripongo piena fiducia nella Scrittrice che sei).
Stavolta necessito di qualche riga per soffermarmi sull’introduzione alla storia. In questo spin-off ti sei immersa nel vivo della presa di coscienza di Andromeda; sappi che per me che seguo la long è un sollievo per l’anima che la ragazza non sia più sotto il completo giogo della famiglia e dei suoi ideali, ma che arrivi ad una presa di consapevolezza forte e chiara: “non poteva e non voleva sposare Rebastan”. È proprio da questo che nasce tutto ciò che sappiano, a partire dalle discrepanze con le sorelle. A tal proposito, mi tocca anticipare un passaggio che hai riportato più avanti e cioè la metafora della spugna che non riesce ad assorbire il “buonsenso” che fino a quel momento a lei sembrava la norma.
Ma veniamo all’incipit di questa OS. Ho fin da subito, nei primi due paragrafi, notato una contrapposizione forte nei sentimenti della ragazza, un’antitesi commovente tra la famiglia e la consapevolezza. In particolare il pensiero della madre, di un legame di sangue, ma forse ancora di più la difficoltà a staccarsi dal pensiero dell’appartenenza ad una famiglia, ne è la prova il cimelio di famiglia sinonimo di eredità con la quale cercano di ammaliarla con simboli e lusinghe, sinonimo di un amore che lei deve vivere ma che non ha affatto deciso. Successivamente però non perde di vista il pensiero razionale, la sua personalità ha preso il sopravvento e anziché lasciarsi plasmare come ogni Black – o quasi ogni – quell’educazione l’aiuta a distanziarsi. Hai riacceso i riflettori su un tema estremamente profondo; famiglie Purosangue come i Black danno per scontato che una rigorosa educazione sia sufficiente, ma in realtà la mente umana è molto più complessa di una semplice manipolazione asettica in stile stampino; non viene preso in considerazione da loro che, acquisita l’eredità di ideali, un figlio possa naturalmente anche distanziarsene. Ora, questa è una base della psicologia di Andromeda e ci hai messo sopra la tua meravigliosa firma già a partire dai primi paragrafi **.
Altro tema da te affrontato in questa occasione (ma che ricorre spesso nei tuoi scritti che trattano di questi personaggi) è la differenza tra Bellatrix e Andromeda (soprattutto, visto che Narcissa è ancora immatura per mostrare una personalità; però devo sottolineare il fatto che mi siano piaciute le metafore accostate a lei per definire ancora il mistero sul suo orientamento di prospettiva); differenza che sembra risultare nell’apprezzamento nel cimelio di famiglia privato dei connati più ruvidi, che invece sarebbero stati apprezzati da Bellatrix (a questo proposito mi sorge una certa scena di omicidio della long, e chi la scorda più ^^”). Mi ha sempre commossa in ogni tua versione delle sorelle Black la forte unione che si professano in questi anni della loro vita; commuove sia per la protezione che si professano (specie di Bella verso le sorelle) sia per il desiderio di considerare quel legame come una boccata di ossigeno in mezzo a doveri familiari.
C’è il forte rischio che ti scriva otto pagine di recensione, perché ogni frase che scrivi mi crea uno sciabordio di sentimenti e pensieri. In particolare, ora voglio soffermarmi sull’appunto sul sorriso di Andromeda paragonato agli sfarzi di casa Lestrange. Qua siamo al limite tra un romanticismo mancato per la povera ragazza e un profondo senso di attanagliamento. Lo stato della nobile famiglia Black non sembra importare all’animo puro – e veramente nobile – della nostra Andromeda, a lei importano i sentimenti, non certo i benefici economici, sia dei Black che dei Lestrange. I componenti delle due famiglie ovviamente non notano l’assenza di quel sorriso, per loro sono solo affari, non solo strettamente all’interno della cerchia familiare, ma per il mondo intero, visto che devono offrire ad un mondo governato da esseri puri nuovi eredi.
E poi arriva il momento in cui la magia dell’amore irrompe nella tua storia, apre uno spiraglio nel cuore nei lettori e una speranza nella triste prospettiva futura di Andromeda. Ecco cosa, insieme ai romanzi babbani, ha portato Andromeda a quei pensieri; la conoscenza di Ted ha squarciato il velo che aveva davanti agli occhi e ha fatto emergere la vera personalità della ragazza, la più dolce e sensibile tra le sorelle Black; animo sensibile quando peraltro afferma a se stessa di non voler parlare alle sue sorelle dei dubbi che serba nel cuore per tormentare il loro animo. Lei pensa di essere debole, ma noi sappiamo quanto possano essere estremamente forti i sentimenti 😉. Li hai descritti come se fossero Romeo e Giulietta, la loro è una dolce trasgressione, è un’attrazione naturale che nasce prima ancora delle promesse di matrimonio con Rebastan, nasce nel cuore della ragazza, nasce semplicemente dalla sua personalità, come ci sottolinei bene tu Ted non è una “volva di sfogo” da una vita infelice. Ci dici come Andromeda debba solo fare un passo, superare la paura dell’incertezza lontana dalla famiglia, in fondo è ancora molto giovane e l’esperienza dell’amore – specie ricambiato – è una novità per lei. Adoro profondamente Ted e sì, sto piangendo dopo le sue parole, perché so quanto sia un uomo totalmente devoto alla sua donna, prima ancora che fosse veramente sua, portando consapevolmente sulle spalle tutti i rischi che sappiamo. Se non è amore questo.
E sei magia pura, in questa serata di miei sproloqui non ho affatto sbagliato a citare Romeo e Giulietta, il tuo discorso sul cognome, sul nome e sull’identità è stato di gran lunga meglio di quello di Shakespeare **. L’ultimo pensiero alle sorelle, le uniche di quella famiglia che porta davvero nel cuore – i genitori l’hanno delusa – mi fa commuovere. Cioè, sappi che mi stai facendo passare la serata in lacrime :D. Il ciondolo gettato nella neve ha un significato di libertà e di coraggio immenso.
Hai finito con il devastarmi con il riferimento al suo futuro. MA IO TI ODIO XD Di bene, ovviamente <3.
Non so neppure io cosa ti abbia scritto, tipo una OS nella OS XD. Ti invio tutte le mie impressioni a caldo scritte su word perché direttamente nell’editor sarebbe stato un suicidio XD. Buona fortuna per il contest, spaccherai tutto! <3 Se non tu, non so chi altro! <3
A presto, tesoro grande!
Un bacione
-Vale (la tua fan numero 1) |