Ma ciao!
Finalmente dopo questa breve pausa torno a farmi viva nella sezione e quale modo migliore di ritornare se non recensendo qualche bella storiella?
Noto con piacere che sei tornata a scrivere di Jiang Cheng e Xichen e non posso che fare i salti di gioia (nel baratro dell'angst, sia chiaro).
Sono stata con un nodo alla gola sin dall'inizio della lettura, l'idea che Jiang Cheng possa perdere di vista il piccolo Jin Ling fa stare terribilmente in ansia pure me, soprattutto considerando che il tutto accade di notte e potremmo dire per causa dello stesso Jiang Cheng.
Ancora una volta ho avuto modo di apprezzare il modo in cui metti in risalto e dipingi così bene la sua umanità, le emozioni che ha così tanta paura di far trapelare all'esterno, ma che il suo Xichen è perfettamente in grado di percepire.
Xichen, che pur essendo una roccia sicura a cui aggrapparsi per tutti (e soprattutto per Jiang Cheng) ha i suoi momenti di debolezza in cui perde il suo celebre contollo e si mostra fragile e stanco.
Il fatto che si siano dati forza a vicenda in qualche modo mi ha riempito terribilmente il cuore di tenerezza, non posso farci nulla, sono completamente cotta di questi due e del loro modo di sostenersi senza bisogno di parole superflue, ma con gesti semplici come può esserlo un abbraccio.
A chiudere in bellezza il dolcissimo momento finale che ammetto mi ha fatto inaspettatamente versare qualche lacrima.
In mezzo a tutto questa malinconia c'è qualcosa che mi ha tirato su il morale: l'immagine di Xichen che se ne va in giro con la sua bella vestaglia da notte, chissà che schianto!
Mi hai piacevolmente soddisfatta con questa bella os, ma su questo non nutrivo particolari dubbi.
Alla prossima! |