Finalmente riesco a recensire questa One - Shot!!!
Allora, il topic di questa storia è il tempo, o meglio, cosa può accadere il "solo" trenta minuti. A soprirlo sono Daniel e Chloe (ma sai che Chloe mi sa proprio di bionda come nome?), che per trenta minuti, contemporaneamente troppo lunghi e troppo brevi, restano bloccati in ascensore.
A parlare è Chloe in prima persona, quindi il lettore è reso partecipe delle sue riflessioni e dei suoi deliri. Scopriamo così che Daniel è il migliore amico di suo fratello Andrew, che si sta sposando, mentre loro sono bloccati li. Daniel è la cotta "storica" di Chloe, e probabilmente sarebbe stato anche il suo fidanzato storico, che il fratello non ci avesse messo lo zampino, minacciando Daniel di morte se si fosse avvicinato alla piccola Chloe. A metterci lo zampino però, questa volta è il destino stesso, che li fa ritrovare entrambi n quello spazio ristretto, troppo ristretto affinchè Chloe possa scappare lasciandoci con il fiato sospeso. Invece no, qui l'unica cosa sospesa è l'ascensore, che continua a fare sbalzi spaventosi, facendo catapultare Chloe dritta tra le braccia di Daniel... ma la cosa che più ci piace di questa protagonista, è che proprio non si sa dare una regolata, nè a pensieri e nè sopratutto a parole, finendo per supplicare gli dei di non farla morire con il suo ex Tom il Fedifrago come ultimo bacio. E detto fatto, ecco che viene accontentata! Sarà la situazione, sarà il destino, fatto sta che catapultrarsi tra le bracca di Daniel è stata proprio una grande idea (sappiamo che Andrew non è dello stesso avviso). Come è ovvio, il due vengono beccati i flagranza di reato, ma Chloe e Daniel tirano fuori una nochalance epica, sopratutto lei... anche se devo dire, pure lui sa il fatto suo. Adesso però devono vedere bene come scampare all'ira del fratello - o al suo shock? - ...certo, per fortuna ha il suo matrimonio a cui pensare... e Dalien e Chloe, come andrà a finire?
Cosa ci piace di Chloe? L'altalenanda della protagonista tra una sincera sfacciatagine, il suo modo ironico di raccontare le cose e l'impacciatezza che la coglie di fronte a quella statua greca di Daniel.
Cosa ci piace di Daniel? La sua perspicacia dietro un'apparente impassibilità, il sarcasmo e la sua perturbabilità nascosta dalla faccia di bronzo - pardon, dalla statuarietà.
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