Mi sono sciolta leggendo questa storia!
Già ha un plot (quello dei salvataggi disperati) con il quale andrei a nozze un giorno sì e l'altro pure, poi hai inserito Bobby che è decisamente uno dei miei punti deboli, infine c'è Dean sul punto di crollare e io... addio.
L'incipit, mi ha fatto quasi sorridere, ce lo vedo Dean che riattacca la chiamata per occuparsi di una ragazza e finire inesorabilmente nei guai. ^_^
È così questa storia, alterna momenti dolorosi a uscite ironiche, come la situazione comica che si va a creare in ospedale quando Sam chiama, ed è una delle cose che narrativamente preferisco. Perché, per far piangere bisogna essere bravi, ma per far ridere si deve essere dei geni.
La parte del salvataggio è perfetta, coinvolgente, profonda e l'arrivo di Bobby porta una ventata di sollievo. A questo proposito devo dire che mi ha stretto il cuore, quando Dean, a occhi chiusi, pensa -o forse spera- che sia Sam. È stato geniale anche il constatare che persino i Vetala cacciano in coppia, con sottile -ma neanche troppo- riferimento al fatto che adesso Dean è solo.
Bella anche la frase di Bobby: “Se non riesci a camminare, significa solo che dovrò trascinare il tuo culo fuori da qui” che mette a tacere per una volta l'autolesionismo di Dean.
Poi passiamo al momento in macchina e credimi, quella frase, la constatazione che John non c'è, e il sottinteso "grazie di esserci tu" di Dean mi ha ucciso.
La parte finale è molto dolce, finalmente un istante sereno, dove non solo Bobby sta accanto al ragazzo, ma lo supporta anche nel momento in cui relazionarsi con Sam diventa difficile: ho apprezzato molto questo ruolo di mediatore.
Come al solito, riesci a farmi emozionare. Grazie davvero per questa perla.
Un abbraccio, Joy. |