Recensioni per
Occhi verdi
di Hikaritokage
Ciao Hikaritokage |
Questo tuo racconto è stata una dolce scoperta, sei davvero brava e mi hai trascinato al suo interno! Complimenti per il modo che hai di descrivere anche i più piccoli dettagli, con affetto Bea. |
Ciao Hikaritokage. Amo sempre quando vengono trattati personaggi diversi e in questo tuo scritto la protagonista è Jeanne, un personaggio del tutto affascinante, dal punto di vista dell'uomo che la ama davvero fino a morire insieme a lei. La citazione iniziale ben introduce a quello che stiamo per leggere riguardo questo angelo caduto, come ben lo definisci. Mi è piaciuto come hai descritto questo personaggio e bello il finale, dove Nicholas si illude di poterla fare sua. Parole suggestive. Un saluto. |
Credo non sia mai stato sfruttato il punto di vista di Nicolas de la Motte,o forse non l'avrò mai letto,ad ogni modo ,ti è riuscito perfettamente. Lui è soggiogato da Jeanne ; dalla sua ondole,dalla sua scaltrezza( a modo suo è un genio) dalla sua bellezza e dalla sua sensualità. Fa tutto quello che vuole, un pò perché è simile a lei, un pò perché in fondo ne è stregato. |
Questa fanfiction è un piccolo, grande gioiello. Complimenti, non ho altro da dire! |
Leggo la tua fantastica storia, leggo le magnifiche recensioni che hai ricevuto ( I miei omaggi soprattutto ad Agrifoglio e Fenice 64), e scriverti qui qualcosa di originale mi sembra un'impresa veramente ardua. |
Jeanne è un personaggio di una complessità stupefacente, ricchissimo, che intimorisce e seduce. Forse in questo fandom meriterebbe più considerazione. Lei è il cigno nero, l’altra metà di tutti i cigni bianchi della vicenda (Oscar, Rosalie, Maria Antonietta). Capelli mori contro capelli biondi, insomma. |
Ciao, bellissimo questo ritratto di Jeanne...sensuale e diabolico. Bella e dannata diremmo al giorno d'oggi. E descritto in modo superbo attraverso gli occhi di un uomo innamorato; davvero, come dici tu, l'antagonista per eccellenza! |
Avevo intuito fin da subito che si trattasse di Jeanne, in fondo anche lei una vittima del corrotto sistema feudale: non è poi tanto cattiva, è soltanto arrabbiata. |
Cara Hikaritokage giungi raramente in questo sito ma quando arrivi ci regali delle autentiche perle, proprio come questo tuo racconto. Un uomo che sta guardando la sua donna, completamente perso in adorazione di quel corpo che accanto a lui e sotto le sue mani prende vita e si trasforma. Una donna che lo ha completamente soggiogato oltre che con la sua bellezza innegabile anche con il suo cervello in continuo lavorio. Un lavorio che li ha condotti entrambi alla perdizione eterna, ma pare che a nessuno dei due dispiaccia ciò che hanno fatto per uscire dai confini che sembravano segnati da altri per loro. Jeanne e la sua voglia di rivalsa. Rivalersi da un mondo che le ha tolto tutto e non le ha concesso nulla. Ma una donna come lei non poteva rimanere inerme a guardare gli altri che vivevano mentre lei doveva arrabattarsi e così ha reagito. Noncurante di niente e di nessuno, senza pensare al dolore che avrebbe provocato, ha ordito trame fino a raggiungere i suoi scopi. E al suo fianco sempre il marito, il quale non ha occhi che per lei. Per lei sarebbe disposto a scendere all’inferno, e un po’ insieme ci sono già scesi. Ma mentre la guarda dormire tranquilla vorrebbe che lei fosse consapevole di cosa è riuscita a raggiungere con la sua caparbietà e potesse arrivare a capire che dovrebbero entrambi fermarsi e godere di quanto hanno ottenuto. Ma la sua ostinazione nel volere sempre di più li sta conducendo in un baratro dal quale sarà impossibile uscire. Costantemente insoddisfatta e presa da una smania che è diventata tormento per entrambi. Lui non ha paura perché lei è con lui, i suoi piani conducono sempre alla riuscita perfetta ma …. Per quanto ancora potranno godere l’una dell’altro? Quando Jeanne dirà la parola fine? Forse mai, e per questo a lui non resta che continuare ad osservarla in silenzio, stringerla fra le braccia perché in questi momenti, quando è abbandonata nel sonno, è veramente sua e di nessun altro. Quando quegli smeraldi che lo hanno catturato si riaprono al mondo il tormento ricomincia. Uno scritto veramente piacevolissimo da leggere oltre che narrato con tutto il pathos che il personaggio sente in questi momenti di osservazione e di adorazione quasi avesse a fianco un essere divino che gli ha rubato cuore e anima. Complimenti davvero, è sempre una gioia venire investiti da una tale carica narrativa. Un caro saluto e spero di risentirti presto! |
Cara Elly, |
Complimenti ! Le figure "minori " mi affascinano molto. Ma come hai scritto Jeanne Valois non è per niente "minore ", è l'altra faccia della stessa medaglia, è l'unica, tra i malvagi, ammirata da Oscar. L'hai descritta in maniera perfetta, lei ha sempre voluto di più, ha sempre anelato ad avere di più, le fiamme del rancore non l'hanno mai abbandonata, finendo col bruciarla. Come una falena attirata dalla fiamma che la distruggerà. Quanto amore aveva quest'uomo, questo peccatore per lei? Quanta adorazione malata? Eppure non l'avrebbe voluta diversa, sono d'accordo, ma avrebbe voluto godersi con lei la ricchezza accumulata, ma lei aveva un vuoto troppo grande e Nicolas si dovette accontentare che fosse sua, e sua soltanto, nei brevi momenti di tregua dai suoi demoni. Chapeau. |
Sei brava e scrivi bene. Hai reso efficacemente questa venerazione. In effetti di uomini molto innamorati ce n'è più di uno in Lady Oscar e Nicholas forse spicca su tutti. André mantiene comunque una dignità mentre lui davvero scodinzola dietro a Jeanne, disposto a tutto per lei, anche all'omicidio |
Jeanne era divorata da un fuoco interiore che la rendeva perennemente insoddisfatta e agitata. Era una figura in continuo movimento, incapace di fermarsi perché altamente instabile. Rancore, invidia e desiderio di rivalsa ne erano il motore e supplivano a quel vuoto di valori e di sentimenti che un'infanzia ingrata e una madre troppo diversa da lei erano state incapaci di trasmetterle. |