Recensioni per
Occhi verdi
di Hikaritokage

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
08/09/20, ore 23:01
Cap. 1:

Ciao Hikaritokage
Giuro poche storie sono così ben narrate. Ho letto tutta la passione che hai per questa storia, profusa nell'amore di Nicholas per Jeanne.
Hai caratterizzato benissimo Jeanne, meglio di chiunque io abbia mai conosciuto. È lei con la sua brama e intelligenza, perché Jeanne era avida, potente, bellissima e un passo davanti agli altri, impavida come chi ha la padronanza del suo destino e dell'oscurità di cui conosce il prezzo ma ne fa spregio.
È sensazionale come scritto. Non ho parole se non complimenti!!!!
Non la pensavo come la rosa nera, ma il paragone calza a pennello.
A presto
Ciao

Recensore Junior
06/08/20, ore 18:37
Cap. 1:

Questo tuo racconto è stata una dolce scoperta, sei davvero brava e mi hai trascinato al suo interno! Complimenti per il modo che hai di descrivere anche i più piccoli dettagli, con affetto Bea.
(Recensione modificata il 06/08/2020 - 06:37 pm)

Recensore Master
25/07/20, ore 10:35
Cap. 1:

Ciao Hikaritokage. Amo sempre quando vengono trattati personaggi diversi e in questo tuo scritto la protagonista è Jeanne, un personaggio del tutto affascinante, dal punto di vista dell'uomo che la ama davvero fino a morire insieme a lei. La citazione iniziale ben introduce a quello che stiamo per leggere riguardo questo angelo caduto, come ben lo definisci. Mi è piaciuto come hai descritto questo personaggio e bello il finale, dove Nicholas si illude di poterla fare sua. Parole suggestive. Un saluto.
(Recensione modificata il 25/07/2020 - 10:36 am)

Recensore Master
24/07/20, ore 19:35
Cap. 1:

Credo non sia mai stato sfruttato il punto di vista di Nicolas de la Motte,o forse non l'avrò mai letto,ad ogni modo ,ti è riuscito perfettamente. Lui è soggiogato da Jeanne ; dalla sua ondole,dalla sua scaltrezza( a modo suo è un genio) dalla sua bellezza e dalla sua sensualità. Fa tutto quello che vuole, un pò perché è simile a lei, un pò perché in fondo ne è stregato.
Sempre brava e scorrevole .
Alla prossima.

Recensore Veterano
24/07/20, ore 03:13
Cap. 1:

Questa fanfiction è un piccolo, grande gioiello. Complimenti, non ho altro da dire!
Non è vero, scherzavo. Non dev'essere facile scrivere di Jeanne, perché non è facile presentare un "cattivo" con tutti i suoi peccati e le sue nefandezze peggiori e al contempo fare in modo che i lettori tifino per lui, accecati paradossalmente proprio dalla sua mancanza di morale.
Ma ancora più difficile, credo, è scrivere di Nicholas De La Motte che, al contrario di Jeanne, sia nel manga e forse anche nell'anime, non viene tratteggiato con l'abituale e finissima cura da parte della Ikeda. Tu, invece, sei riuscita a dare spessore a questo personaggio secondario mostrando quanto l'amore che prova per l'erede dei Valois sia al contempo puro e impuro. Paradossalmente vedo in questa coppia delle somiglianze con Oscar e André. Chiedo subito perdono per il paragone oltremodo forzato ma, se ci fermiamo un attimo a riflettere, Nicholas è cieco allo stesso modo di André: farebbe per l'amata qualsiasi cosa, ma mentre questo porta André ad elevarsi e migliorarsi, guidato dalla rosa bianca e pura che Oscar è sempre stata, Nicholas non può che essere trascinato nel fango e sempre più in basso dalla rosa nera.
Cos'altro aggiungere? Scrivi davvero benissimo e, spinta dalla curiosità, ho dato subito un'occhiata ad altri tuoi lavori, rimanendone sempre piacevolmente stupita. Tra tutti, però, devo ammettere che ho trovato "Hide-and-seek" davvero originale oltre che gustosamente intrigante... e detto da una che non è una grandissima amante dei "racconti di paura" non è proprio una quisquiglia!
Perciò, mi raccomando, continua a scrivere, leggerò di sicuro con piacere i tuoi prossimi racconti.
A presto,
fennec

ps: Meno male che prima di avventurarmi nella lettura ho letto i nomi dei protagonisti, visto il titolo in automatico avevo pensato ad André e non so bene in quale modo avrei reagito alla traumatica sorpresa!
(Recensione modificata il 24/07/2020 - 03:15 am)

Recensore Master
23/07/20, ore 10:47
Cap. 1:

Leggo la tua fantastica storia, leggo le magnifiche recensioni che hai ricevuto ( I miei omaggi soprattutto ad Agrifoglio e Fenice 64), e scriverti qui qualcosa di originale mi sembra un'impresa veramente ardua.
Posso solo dire che sei riuscita a rendermi simpatici i personaggi forse più odiosi di tutta la storia di Lady Oscar, quelli che più infierirono contro la regina, contro la nostra Oscar contro Rosalie.
Non sono mai riuscita a capire se fosse più malvagia Jeanne o Madame Polignac, credo però che la tua protagonista sia giustificata in parte dalla sorte ingrata e dalla rabbia che fin dall' età adolescenziale fu fedele compagna della sua dissoluta e criminale esistenza.
Sinceramente ho letto tante storie su Jeanne Valois anche molto, molto belle ma la tua è straordinaria . Chapeau

P.S. Per cortesia vorrei fossero indicate a fondo pagina, le date di nascita e morte di Jeanne. Grazie
(Recensione modificata il 23/07/2020 - 10:48 am)

Recensore Junior
23/07/20, ore 10:31
Cap. 1:

Jeanne è un personaggio di una complessità stupefacente, ricchissimo, che intimorisce e seduce. Forse in questo fandom meriterebbe più considerazione. Lei è il cigno nero, l’altra metà di tutti i cigni bianchi della vicenda (Oscar, Rosalie, Maria Antonietta). Capelli mori contro capelli biondi, insomma.
Questo tuo omaggio mi ha messo i brividi, davvero. Ti ripeterò fino allo sfinimento che mi piace moltissimo il tuo stile di scrittura, che è sempre soave e ricercato e perciò molto adatto per il momento che hai deciso di descrivere.
Jeanne è una donna di contrasti, con un’intelligenza che personalmente mi commuove e con un carattere di ferro. Lei, nata “nessuno”, muove uomini e dignitari come pedine su una scacchiera e sconvolge la Francia. Pazzesco a pensarci. Eppure non si accontenta di nulla, non trova mai pace e con lei nemmeno Nicholas, che in quanto a fedeltà tiene benissimo testa ad André.
Qui vediamo Jeanne addormentata, innocua, eppure sento che il suo tormento la perseguita anche nei sogni.

Recensore Veterano
23/07/20, ore 09:22
Cap. 1:

Ciao, bellissimo questo ritratto di Jeanne...sensuale e diabolico. Bella e dannata diremmo al giorno d'oggi. E descritto in modo superbo attraverso gli occhi di un uomo innamorato; davvero, come dici tu, l'antagonista per eccellenza!

Recensore Master
22/07/20, ore 22:25
Cap. 1:

Avevo intuito fin da subito che si trattasse di Jeanne, in fondo anche lei una vittima del corrotto sistema feudale: non è poi tanto cattiva, è soltanto arrabbiata.

Recensore Master
22/07/20, ore 17:07
Cap. 1:

Cara Hikaritokage giungi raramente in questo sito ma quando arrivi ci regali delle autentiche perle, proprio come questo tuo racconto. Un uomo che sta guardando la sua donna, completamente perso in adorazione di quel corpo che accanto a lui e sotto le sue mani prende vita e si trasforma. Una donna che lo ha completamente soggiogato oltre che con la sua bellezza innegabile anche con il suo cervello in continuo lavorio. Un lavorio che li ha condotti entrambi alla perdizione eterna, ma pare che a nessuno dei due dispiaccia ciò che hanno fatto per uscire dai confini che sembravano segnati da altri per loro. Jeanne e la sua voglia di rivalsa. Rivalersi da un mondo che le ha tolto tutto e non le ha concesso nulla. Ma una donna come lei non poteva rimanere inerme a guardare gli altri che vivevano mentre lei doveva arrabattarsi e così ha reagito. Noncurante di niente e di nessuno, senza pensare al dolore che avrebbe provocato, ha ordito trame fino a raggiungere i suoi scopi. E al suo fianco sempre il marito, il quale non ha occhi che per lei. Per lei sarebbe disposto a scendere all’inferno, e un po’ insieme ci sono già scesi. Ma mentre la guarda dormire tranquilla vorrebbe che lei fosse consapevole di cosa è riuscita a raggiungere con la sua caparbietà e potesse arrivare a capire che dovrebbero entrambi fermarsi e godere di quanto hanno ottenuto. Ma la sua ostinazione nel volere sempre di più li sta conducendo in un baratro dal quale sarà impossibile uscire. Costantemente insoddisfatta e presa da una smania che è diventata tormento per entrambi. Lui non ha paura perché lei è con lui, i suoi piani conducono sempre alla riuscita perfetta ma …. Per quanto ancora potranno godere l’una dell’altro? Quando Jeanne dirà la parola fine? Forse mai, e per questo a lui non resta che continuare ad osservarla in silenzio, stringerla fra le braccia perché in questi momenti, quando è abbandonata nel sonno, è veramente sua e di nessun altro. Quando quegli smeraldi che lo hanno catturato si riaprono al mondo il tormento ricomincia. Uno scritto veramente piacevolissimo da leggere oltre che narrato con tutto il pathos che il personaggio sente in questi momenti di osservazione e di adorazione quasi avesse a fianco un essere divino che gli ha rubato cuore e anima. Complimenti davvero, è sempre una gioia venire investiti da una tale carica narrativa. Un caro saluto e spero di risentirti presto!
(Recensione modificata il 22/07/2020 - 05:11 pm)

Recensore Master
22/07/20, ore 09:18
Cap. 1:

Cara Elly,
Che bella sorpresa! Iniziare con te la giornata è stupendo.
Ignoravo che oggi fosse il compleanno di Jeanne. La tua adorabile scrittura sta sempre a tessere le
lodi, nel bene e nel male, di qualcuno e oggi tocca a lei. Quanto è, pericolosamente, bella questa
tua "ultima gemma dei Valois"... Certo noi la ammiriamo attraverso gli occhi di un uomo innamorato,
il cui giudizio, si sa, è sempre discretamente inaffidabile. Noi, comunque, siamo già sufficientemente
al corrente di tutte le doti intrinseche a tale personaggio, della sua realtà di vero antagonista a
quello di Oscar e della sotterranea e ambigua corrente sentimentale che entrambi i personaggi
lega... (legame percepibile maggiormente nei doppiaggi stranieri dell' anime) Eccola perciò qui,
la tremenda "sorella putativa" di Rosalie, in tutto lo sfolgorante e letale splendore dei suoi anni
ruggenti. Terribile e magnifica! Purtroppo già votata alla rovina... Grande prova narrativa da parte
tua, indubbiamente, ma mai tanto quanto lo è questo tuo Nicholas de la Motte... Praticamente hai
preso un cretino qualunque, perfino perfido, e ne hai fatto un eroe romantico... WOW!!! Ti adoro!!!
Che dire poi della manciata di parole adamantine che, pur a contraltare, hai donato alla nostra
amata "rosa bianca"?! Brava!!! (anche se poi mi sembra, immancabilmente, un aggettivo troppo
striminzito rispetto alle incantevoli qualità di ogni tuo scritto).
Un affettuoso saluto

Recensore Master
22/07/20, ore 09:05
Cap. 1:

Complimenti ! Le figure "minori " mi affascinano molto. Ma come hai scritto Jeanne Valois non è per niente "minore ", è l'altra faccia della stessa medaglia, è l'unica, tra i malvagi, ammirata da Oscar. L'hai descritta in maniera perfetta, lei ha sempre voluto di più, ha sempre anelato ad avere di più, le fiamme del rancore non l'hanno mai abbandonata, finendo col bruciarla. Come una falena attirata dalla fiamma che la distruggerà. Quanto amore aveva quest'uomo, questo peccatore per lei? Quanta adorazione malata? Eppure non l'avrebbe voluta diversa, sono d'accordo, ma avrebbe voluto godersi con lei la ricchezza accumulata, ma lei aveva un vuoto troppo grande e Nicolas si dovette accontentare che fosse sua, e sua soltanto, nei brevi momenti di tregua dai suoi demoni. Chapeau.

Recensore Master
22/07/20, ore 07:46
Cap. 1:

Sei brava e scrivi bene. Hai reso efficacemente questa venerazione. In effetti di uomini molto innamorati ce n'è più di uno in Lady Oscar e Nicholas forse spicca su tutti. André mantiene comunque una dignità mentre lui davvero scodinzola dietro a Jeanne, disposto a tutto per lei, anche all'omicidio

Recensore Master
22/07/20, ore 07:32
Cap. 1:

Jeanne era divorata da un fuoco interiore che la rendeva perennemente insoddisfatta e agitata. Era una figura in continuo movimento, incapace di fermarsi perché altamente instabile. Rancore, invidia e desiderio di rivalsa ne erano il motore e supplivano a quel vuoto di valori e di sentimenti che un'infanzia ingrata e una madre troppo diversa da lei erano state incapaci di trasmetterle.
Voleva riprendersi tutto con ogni mezzo e, in questa lotta disonesta e feroce, carismatica com'era, ebbe la capacità di tirarsi dietro molte persone e di far passare la più egoistica delle battaglie come una rivendicazione di massa.
Nicolas de la Motte, che non è un'aquila, ne è soggiogato e ammaliato, addirittura ubriacato, forse perché vede in lei quelle vette che a lui sono precluse.
Capisce, però, che quell'indole così particolare è il motore propulsore, ma anche la condanna di Jeanne che, incapace di accontentarsi e di disciplinarsi, è ineluttabilmente destinata alla caduta che li travolgerà entrambi.
Effettivamente, credo che mai Jeanne si sarebbe reputata soddisfatta neppure se l'intrigo della collana fosse andato a buon fine. Presto o tardi, si sarebbe comunque schiantata.
Complimenti!