Eccomi qui. ❤
Ci leggiamo da così tanto tempo che non saprei dire se questa sia stata la prima volta che ho avuto l'occasione di leggerti su personaggi diversi dai nostri (❤), però so che per me è stata una grande scoperta.
In particolare, trovo questa storia più matura stilisticamente parlando rispetto alle altre tue che ho letto. Nonostante sia una oneshot, ha una struttura ben definita che copre un arco narrativo importante e lo fa in maniera coerente lungo l'intero racconto, suddiviso com'è in blocchi temporali che percorrono le fasi di questo amore giovanile, che non ha neanche il tempo di essere vissuto tanto sono fugaci gli anni e tanto è invasiva l'inesperienza di entrambi i personaggi. L'introspezione che accompagna l'intera narrazione è poi ben amalgamata a un ritmo più narrativo, che ti consente da un lato di approfondire le sensazioni dei personaggi e dall'altro di srotolare la storia in relativamente poche pagine. Insomma, è stato un po' come riscoprirti e sono molto felice di aver avuto l'occasione di assistere a questa crescita – o comunque a quella che a me è parsa una crescita! –, che sono sicura non ha ancora terminato la sua evoluzione.
Uscire dalla comfort zone non è mai semplice, ma secondo me hai fatto benissimo a lasciarti ispirare da queste nuove idee e scoperte, perché credo che la tua scrittura abbia molto da dire e abbia voglia di farlo anche su terreni ancora inesplorati. Ciò non significa allontanarsi da casa, ma scoprire nuove dimore dove sentirsi comunque a proprio agio. Tutto questo giro di parole per dire che ho amato tanto i tuoi Charlie e Tonks, ma soprattutto ho amato la verosimiglianza del loro rapporto, le loro ingenuità, le loro insicurezze, il loro essere tanto adolescenti e quindi incapaci di fare i conti sul serio con cosa voglia dire crescere. Lo capiscono quando è troppo tardi, che la lontananza li avrebbe condotti su strade diverse, tra persone diverse – che avrebbe reso loro stessi diversi da quelli che frequentavano Hogwarts. È la vita, in fondo.
Ho amato molto il loro avvicinamento, il loro scoprirsi più simili di quanto potesse sembrare in apparenza: lui che già bambino pensa a domare draghi, lei incapace di essere come tutti e per questo troppo speciale per essere compresa dai più. Mi piace immaginare che avrebbero potuto ritrovarsi ancora e ancora sotto quell'albero – idealmente parlando! –, se solo la vita non li avesse allontanati. È triste ma giusto che lui parta alla volta dei suoi sogni e che lei prosegua la sua vita. Malgrado ami Tonks con Remus, ho veramente sperato mentre leggevo il tuo racconto che potesse esserci un brandello di felicità per lei e Charlie – ma a dirle, le cose belle non succedono, e allora più si raccontano di aspettarsi, ritrovarsi, esserci sempre, più crescono e si allontanano, al punto che lui un giorno tornerà e lei non ci sarà.
Ecco, trovo che sia stata bravissima nel narrare questa caduta emotiva: la storia si apre in un clima sereno, due studenti del primo anno che si presentano, prosegue tra scherzi, ronde, primi imbarazzi, e poi precipita in un baratro di lontananza, tramutando quell'antica e timida presentazione in un avrebbe potuto, ma non è.
Il titolo, come credo di averti già detto commentado il post di presentazione sul gruppo, mi piace in maniera particolare. Avrei notato la tua storia in ogni caso, se l'avessi scorta tra le ultime pubblicazioni, perché hai scelto un'espressione molto evocativa, che spinge a chiedersi quale sia questa cosa bella che non accade.
Riprendendo il discorso stilistico, ho amato la conclusione con la frase barrata. Credimi, non hai avuto bisogno di inserire fisicamente Remus, perché è tutto lì – ed è un pugno nello stomaco. La lettura scorre davvero fluida, credo di aver notato solo qualche refuso (ti segnalo solo l'accento mancante su dà in "ma non da peso a quei passi", ché l'ho appuntato!), ho letto questa storia tutta d'un fiato.
Bravissima, quindi! Per quanto mi riguarda, hai caratterizzato entrambi in maniera credibile e, come già detto, trovo assolutamente verosimile il modo in cui si conoscono e il rapporto che intessono nel corso del tempo (mi hai convinta così tanto che ho quasi voglia di scriverne a mia volta!).
Hai fatto benissimo a sperimentare e ti invito a proseguire, qualora ne avessi voglia, perché i risultati sono lodevoli!
Un abbraccio, a presto! |