Recensioni per
Corvo che inseguiva gli angeli
di Shireith

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/10/21, ore 01:13

Storia molto drammatica a mio avviso,
ma ha quel non so che di fascino che mi ha attratto alle prime righe,
al punto da tenermi attaccato allo schermo a ogni parola.
Sentire questi pensieri da Shiho è gradevole,
visto che sono momenti difficili per lei,
sia nel passato che nel presente.
Una vita strappata per egoismo ed anche per atti peccaminosi da Gin.
Quantomeno alla fine dei conti lei si è liberata dai pensieri di lui e può vivere felice la sua vita eterna con i suoi genitori e sua sorella in paradiso.
Il corvo muore senza l'angelo, non trovando più cibo con cui sfamarsi, ma a discapito dell'angelo, lui perirà tra le fiamme.
Bella storia,
molto ricca di pathos.
Ci si vede alla prossima Shireith,
con affetto
Shinran amore ^.^

Recensore Veterano
26/08/20, ore 13:05

QUARTA Classificata al Contest "Il Colore del Peccato" di Laila_Dahl

- Grammatica e Stile 5/5

Letta tutta d’un fiato, è scorrevole, le scene si susseguono con naturalezza e in questo modo tieni il lettore con gli occhi puntati alla storia fino alla fine. Nella sua semplicità, sei riuscita a scrivere di una situazione veramente (ma veramente) pessima per la povera Shiho e mantenendo fede allo stile simil poetico da te adottato.
Sei stata bravissima, complimenti ^^. Ho notato qualche piccolo errore di distrazione, del tipo: “solo lui è in grado di instillare in lei quel terrore che un (una) normale ragazza” o ancora “Lui la vuole, è questo che contava (conta)”
Ancora una volta... bellissima!

- Personaggi 10/10

Non mi stancherò mai di dirlo ma Shiho è uno dei miei personaggi preferiti e tu l’hai descritta dal punto di vista di Gin; hai saputo dare una profondità ai problemi, alle emozioni di questa ragazza.
La sua vita non è neanche lontanamente definibile come “difficile”... ha perso i suoi genitori, sua sorella, è stata costretta a lavorare come scienziata per un’Organizzazione di criminali, è la causa della morte di chissà quante persone. Il peso che porta nel cuore non è indifferente e poi ci si mette pure quest’uomo.
Quello che tu hai chiamato corvo avaro. Gin è freddo, spietato, mi è piaciuto come tu abbia descritto il “rapporto” tra i due: lei ne è terrorizzata, lui gioisce nel vederla tremare a causa sua. È un sadico, un uomo per nulla ragionevole, ossessionato da Sherry. Sherry sempre e comunque.
Nell’opera originale ho sempre provato un certo senso di fastidio quando Gin parlava di lei, ho sempre pensato di non volerla vedere in una stessa stanza assieme a lui... Ho apprezzato anche il tuo voler paragonare Shiho a un angelo prima e a un angelo caduto poi.
Caduto perché, come hai lasciato intendere, Shiho ha perso la sua purezza. In tutti i sensi possibili.
Eppure è un sollievo sapere che alla fine, al termine di questa triste storia sia riuscita ad avere un po’ di pace e di serenità nell’incontrare i suoi genitori e la sua adorata sorella maggiore.
Una storia fantastica con un’introspezione dei personaggi altrettanto fantastica, sono felice di averla letta ^^

- Utilizzo Pacchetto 19.5/20 ( 2 + 5.5 + 6 + 6 )

Hai scelto un pacchetto chi grida angst da tutti i pori. E che dire... l’hai usato divinamente.
Per prima cosa parliamo del Colore, l’indaco degli occhi di Shiho. Viene richiamato molto spesso assieme al nero del corvo e al bianco di Akemi e Conan; ottimo lavoro.
Il Peccato da te scelto è l’Avarizia. Nella storia tu chiami Gin “corvo avaro” e non hai tutti i torti. Lui vuole Shiho solo per sé, la vuole, è sua e di nessun’altro... eppure il punteggio non è del tutto pieno perché fino a un certo punto il lettore è portato a pensare che Gin veda in lei soltanto l’oggetto dei suoi desideri carnali.
Il fatto che punti gli occhi sui punti più seducenti, alcuni suoi pensieri fanno intendere questo.
Poi alla fine si evince che la sua non è lussuria, ci si rende conto che quello che induce Gin a voler possedere Shiho non è un semplice desiderio carnale. Ho apprezzato che tu non abbia voluto parlare di avidità di denaro, sarebbe risultato davvero molto banale; in questo caso Gin è avaro di Shiho, questo è chiaro.
Ripeto, la vuole per sé e soltanto per sé.
Per quanto riguarda il Genere, l’hai azzeccato pienamente. C’è tutta la drammaticità del momento, la tensione che Shiho è costretta a sopportare a causa di Gin, la paura e il tremore a cui è sottoposta fino ad arrivare al climax finale, l’attimo in cui decide di vincere definitivamente per la prima e ultima volta.
Shisho si uccide, riconoscendo soltanto nella morte l’unica via di salvezza. È davvero triste che una persona possa pensare ciò, qualsiasi sia il motivo o le persone che la spingono a farlo.
A questo punto mi viene da gridare viva l’angst! È sempre bello trovare una storia per cui piangere.
Infine c’è il Prompt, la Ciocca. All’inizio ero curiosa di sapere come avresti sviluppato questo prompt ma poi, leggendo la tua storia mi sono detta... è geniale. Ho sempre trovato inquietante il fatto che Gin individuasse ogni singolo capello della povera Shiho, davvero, mi faceva veramente paura.
Nella tua storia Gin è ossessionato da lei e dai suoi bei capelli ramati, tanto da riuscire a trovarla seguendo la loro scia, il loro profumo. Quella ciocca di capelli è stato il mezzo attraverso cui il corvo ha catturato la preda, l’angelo caduto.

- Giudizio Personale 5/5

Serve ripeterlo? Va bene. Mi è piaciuta da impazzire!
Mi piacciono le cose drammatiche, mi piace Shiho e mi piace il modo in cui tu sei riuscita a far combaciare le due cose: per un attimo ho avuto i brividi. Mentre leggevo mi sono immedesimata nella mia scienziata preferita e questa cosa non è da poco.
Hai fatto veramente un buon lavoro con questo pacchetto ^^.

39.5/40

+ 2 punti bonus*citazione
+ 0 punti bonus personaggio

41.5

Recensore Veterano
11/08/20, ore 14:21

Beh, che posso dire se non che hai composto un ennesimo capolavoro. Oramai si è intuito che adoro le tue opere, soprattutto quelle così introspettive. Quest' One shot, divisa a momenti che percorrono la vita di Sherry, lascia con il fiato sospeso e la bramosia di arrivare alla fine. Il finale poi è davvero pazzesco! L'idea che Sherry nella morte riesca a trovare la sua libertà, lasciando che Gin impazzisca con la consapevolezza che lei non sarà mai sua, è davvero ben realizzata. Ti faccio nuovamente i miei complimenti che oramai accompagnano ogni tua opera