Ciao!
In questo periodo, se capita, leggo con piacere storie di questo fandom e non appena ho visto che ne avevi scritto ho pensato che l'iniziativa del Giardino fosse un'ottica occasione per curiosare (tra l'altro, ho letto anche la raccolta su Peeta, sarà datata ma l'introspezione che stai portando avanti mi è davvero piaciuta molto!).
Ma arriviamo a questa storia!
Non solo la coppia, ma anche il titolo mi ha attratta: nonostante citi qualcosa di comune come bacio, trovo sia particolare la frase in cui è inserito e mi sono chiesta quale significato avesse nel racconto.
È stata una lettura che mi ha morsa quando ormai avevo calato le difese: inizia con un flashback dolcissimo, forse uno dei pochi ricordi felici che Katniss conserva della sua infanzia, e prosegue con un presente sereno, in cui la guerra e i giochi sembrano essere echi lontani, poi d'improvviso accade qualcosa, la serenità si infrange e ci catapulti in quelle atmosfere cupe della saga che niente, neanche la ritrovata pace, riesce a scacciare via – la frase finale facogita ogni cosa ed è dolorosa e perfetta nel ricordare a chiunque legga chi siano questi personaggi, cosa abbiano vissuto, di quali incubi è fatto il loro presente.
Mi è piaciuta tantissimo questa storia, perché è in apparenza semplicissima, eppure cela in sé tutta quell'amarezza che hanno addosso dei sopravvissuti, che sia nel loro passato che nel loro presente hanno sempre dovuto relazionarsi con la possibilità di morire da un momento all'altro – Peeta non lavora in una pericolosa miniera, ma Katniss ha visto troppo per cedere totalmente alla pace, per non dire grazie ogni giorno, per chiudere fuori per sempre la paura che gli equilibri del potere siano fragili e possano sempre franare.
Insomma, mi è piaciuta tanto questa storia e mi ha ricordata tutte le atmosfere della saga, complimenti! |