Recensioni per
Tell me another beautiful lie. Tell me everything I want to hear
di angel_deux

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Ehi, eccomi qua!
Alla fine ho optato per questa storia, visto che era bella lunghetta e questa sera avevo voglia di leggere qualcosa di particolarmente corposo.
Sono felice che tu abbia tradotto questa fic (non immagino il lavorone dietro!), questa idea di Brienne agente segreto con Catelyn Stark come capo è fantastica!
Questo contesto ci sta benissimo e capisco i dubbi iniziali di Brienne su Jaime. Uno così potrebbe rispecchiare perfettamente i canoni della tipica spia, alto, biondo, bello e atletico. Che sembra inoltre provare un certo interesse per lei e Brienne, nonostante la sua sicurezza nelle sue abilità di spionaggio, nasconde però molti timori sul suo aspetto fisico per colpa del suo passato e di tutto quello che ha dovuto affrontare. Queste cose continuano a lasciare i segni e si percepisce per tutto il proseguimento della storia.
Brienne invece ad un primo impatto potrebbe non rispecchiare la tipica spia invece, forse proprio a causa dell'altezza, come è stato specificato, non ci si aspetterebbe mai fosse una spia. Ed invece...! Secondo me comunque è un buon vantaggio.
Quindi scopriamo che i due sono vicini di casa e si vedono spesso durante le giornate.
Il primo incontro tra i due l'ho trovato molto carino, con lei che fa la sua corsetta e lui che se ne esce con questa frase: “Cielo, sei più alta di me”
Si, ce lo vedrei tantissimo con questo atteggiamento.
Mi piace che Brienne sia molto sicura di sé nel lavoro, ha trovato qualcosa in cui le riesce molto bene e non si è fatta scoraggiare troppo dalle delusioni passate.
Ma...Ma Podrick? Che idea carina metterlo nella fic! L'ho trovato fantastico ahaha mi mancava un sacco quel personaggio. Inizialmente pensavo fosse solo un cameo nella telefonata ed invece sono rimasta proprio contenta di vederlo comparire più spesso nella storia. Tra l'altro da pure una mano.
Jaime si comporta da bravo vicino, è bellissimo, gentile, chiacchiera con lei e la aspetta per andare a correre e tutto questo per Brienne suona strano, come se ci fosse qualcosa sotto. Non riesce proprio a credere che sia davvero cosi, che sia reale. Questa cosa mi è piaciuta un sacco, fa trasparire comunque le sue insicurezze dovute al suo passato.
Ho adorato tutti quei piccoli riferimenti a GOT come la Lanniscorp o la missione alla Barriera, Flowers, i Lupi...Sono cose che mi hanno fatto sorridere. Io amo questi dettagli nelle AU perché nonostante siano in un contesto diverso, si vede che c'è dietro uno studio e la passione per la coerenza, cercando di mettere più collegamenti possibili con il canon ma senza sfociare nell'assurdo. Tutte queste scelte le ho trovate perfette, tanto che davvero, mi spiace che non ci sia un film o una serie di questo genere. Ci starebbe troppo bene.
Ma devo dire che in generale la fic mi ha fatto sorridere un sacco, tra i vari riferimenti, la sensazione costante di Brienne che Jaime possa solo fingere di stare bene in sua compagnia perché è convinta che uno così bello non possa realmente essere interessato a lei e soprattutto ho adorato gli interventi di Pod e Catelyn.
Però devo ammettere che i pensieri di Brienne mi hanno trasmesso anche un po' di tristezza, non riesce davvero a crederci che un uomo così si possa innamorare di una come lei. I due iniziano a frequentarsi e lei, nonostante continui a ripetersi di star facendo solo il suo lavoro e che è tutto troppo bello per essere vero, inizia ad infatuarsi di lui, fino ad innamorarsene. E sembra che anche lui ricambi.
Poi la situazione inizia a cambiare, Pod trova qualcosa su Jaime e scoprono che viene pagato da Bronn, Brienne inizialmente pensava che fosse una spia, poi pensa invece venga pagato per portarsela a letto. Giustamente ne rimane sconvolta e decide di troncare il rapporto.
Devo dire che li Jaime mi ha fatto molta tenerezza, povero cucciolo.
Bellissima l'idea di mettere anche Tyrion come a capo e ho trovato geniale il collegamento con la mano di Jaime. Tyrion mi è piaciuto particolarmente, forse saranno i suoi dialoghi, o anche il bel dettaglio di lui che aveva addestrato Pod, non so'...L'ho adorato!
Quindi lui aveva fatto allontanare Jaime dalla famiglia e gli aveva dato una nuova identità, doveva stare poco tempo in quel posto, ma caso vuole che conosce Brienne, se ne innamora e di conseguenza non vuole più andarsene via.
La scena del salvataggio mi ha tenuta proprio col fiato sospeso, un po' come vedere un bel film. Bella anche la scena in ospedale e del ricongiungimento, sono sicura che anche il giorno dopo la risposta di Jaime sarebbe stata sempre la stessa. Mi è piaciuta un sacco questa loro complicità e non potevo aspettarmi di meglio nel finale, con loro che probabilmente si trasferiranno con un altra identità, ma almeno saranno insieme. Brienne merita un po' di felicità con un compagno e lo stesso anche Jaime. Quei due si completano <3
Posso dire che questa storia sembra ottima per una serie tv? Netflix prendi nota xD
Sono davvero felice di averla letta e non vedo l'ora di leggerne altre! Tradotte o tue, le sto adorando tutte!


Un abbraccione! ❤

Ciao caraaa! Con un po' di ritardo, ma eccomi qui da te! :)
Dunque dunque dunque, come forse ricorderai, avevo scelto questa storia tra quelle che mi avevi proposto tu perché ero stata attratta dal titolo e dalla sua introduzione e… beh, adesso che ho ultimato la lettura, c’è una cosa in particolare che mi sento di dire, prima di commentare in maniera più approfondita: DATEMI SUBITO IL FILM DI QUESTA FANFICTION E NESSUNO SI FARÀ MALE! xD
Ieri ho avuto un momento di profonda tristezza purtroppo, per diversi motivi che non starò qui a raccontare e stamattina, che mi sono svegliata con un cielo nero e il gelo nelle ossa, pensavo che il mio stato d’animo non sarebbe stato differente, invece questa storia mi ha tirato su di morale, mi ha fatto sorridere come una deficiente davanti al mio caffè: ne avevo proprio bisogno!
La trama, già di per sé, è tanto geniale quanto adorabile: Brienne è una giovane e abile spia per i Lupi di Catelyn Stark (e cavolo, quanto mi è piaciuto questo dettaglio) abituata sia per le dinamiche del proprio lavoro che per certe delusioni personali - dovute sia al suo aspetto non propriamente legato ai soliti canoni di bellezza moderni che a certi traumi del passato- a non fidarsi degli altri e guardare ogni loro gesto con sospetto, soprattutto se gentile e garbato. Per questo pensa che Jaime, il suo vicino di casa fotomodello, sia una spia mandata per incastrarla.
Ed ecco, io sono morta letteralmente dalle risate! L’ironia costante dei pensieri di Brienne su quanto Jaime fosse troppo perfetto per essere reale, sia fisicamente che caratterialmente, mi ha fatto venire le lacrime AHAHAH soprattutto quando all’inizio lui la aspetta di proposito fuori al palazzo per salutarla e lei lo prende come una sottospecie di agguato o quando lei lo fotografa di nascosto con i suoi occhiali speciali da super spia, immortalando però il suo sorriso bellissimo... cioè muoio! Ma che meraviglia!
Dall’altra, come si fa a non innamorarsi di Jaime, santo cielo?! Cioè più andavo avanti con la storia, più sarei voluta entrare nello schermo e abbracciarlo fortissimo, perché rispetto ai sospetti di Brienne era evidente il suo sentimento genuino per lei e mi stringeva il cuore ogni suo gesto di affetto!
Voglio anche io un Jaime nella mia vita? Dove lo trovo? Posso acquistarlo su Amazon?
Un dettaglio che mi è piaciuto molto, ad un certo punto, è stato il risvolto psicologico – sotteso, ma ben evidente- della loro relazione, per quanto riguarda Brienne: nonostante tutti i sospetti che permangono e le ricerche che continua a portare a termine tramite Pod, uno dei motivi che permette alla donna di lasciarsi andare con Jaime, perfino fisicamente, è proprio il fatto di considerare tutto una recita. Certo, a lungo andare, è evidente che anche lei rimanga coinvolta sentimentalmente – più di quanto voglia ammettere pure a se stessa- ma uno dei motivi per cui le sue paranoie e le sue insicurezze di donna non intaccano il rapporto, è proprio il fatto di considerare Jaime un lavoro e non una relazione umana e personale!
Mi ha colpito davvero tanto questa cosa!
Così come, mi ha colpito il risvolto inaspettato per quanto riguarda il rapimento di Jaime! Lì sono rimasta con il fiato sospeso fino alla fine del capitolo! Proprio in ragione della definitiva scoperta della genuinità dei sentimenti e delle attenzione dell’uomo, lo stato in cui lo avevano ridotto quegli uomini mi ha fatto malissimo! Meno male che Brienne, Tyrion e Bronn lo hanno recuperato e tutto è andato per il meglio!
E adesso Brienne sa che fra di loro, tutto è reale.
Scusami per la recensione un po' folle, ma la storia mi ha entusiasmato così tanto che è stato difficile riordinare le idee! Spero sia venuto fuori qualcosa di intellegibile!
Complimenti, Violet :)

Recensore Master

Ciao cara ❤
Alla buon’ora passo da questa storia!
Il primo paragrafo è un’ottima introduzione, presenta il lavoro di Brienne e le persone a lei legate. Ci viene detto che lo spionaggio privato non ha delle regole ferree, tranne giusto qualcuna che vieti quelli che sono i reati più gravi in ogni stato civilizzato e che però non è detto che vengano rispettate. Vediamo infatti che una delle regole riguarderebbe il divieto di effettuare una deturpazione permanente, cosa che da qualcuno non verrà rispettata nel corso della storia.
Scopriamo inoltre che, se una spia viene scoperta, è costretta a cambiare identità e casa, insomma a rivoluzionare tutta la sua vita. E a Brienne è già accaduto, nonostante sia bravissima a camuffarsi e a fare la spia in generale. Cosa in cui invece il suo vicino di casa sembra incapace, ma non è colpa sua poverino: Jaime Lannister è troppo bello e unico per potersi confondere nella folla. E poi non gli piacerebbe nemmeno, lui deve per forza distinguersi XD
Memore di tutte le sue brutte avventure passate con gli uomini, Brienne è sicura che non cederà al fascino di Jaime (seh, credici ) perché non vuole diventare nuovamente l’oggetto di scherno di qualcuno. Povero Jaime, lui vorrebbe solo fare amicizia con la sua vicina di casa, ma come prova ad aprire bocca lei ha subito le cuffie pronte per isolarsi e ignorarlo. Tra l’altro, quando Jaime ha detto di chiamarsi Hill mi sono accorta che i nomi inventati sia per lui che per Brie sono fatti con i nomi usati per indicare i bastardi in Got (dell’Altopiano lei e lui delle zone della Valle di Arryn se non sbaglio). È un’idea molto carina e originale, che aiuta a trasporre elementi del canon in questo nuovo universo.
Comunque alla fine, facendo la “donzella indifesa” a cui si è rotta la lavastoviglie, Jaime riesce a legare con Brienne. E qui ovviamente partono le sue pippe mentali. Jaime le sta praticamente sempre appiccicato, ovviamente perché la sta spiando e ha secondi fini e non, come le fa notare Pod, perché apprezza semplicemente la sua compagnia. Brienne è talmente certa di non poter piacere a un uomo che fa fare del lavoro extra al povero Pod e alla fine parla anche con Catelyn dei suoi sospetti. Sospetti solo campati in aria dal momento che non trovano nessuna prova contro Jaime, ma sappiamo che alla saggia Cat non servono prove per accusare qualcuno. Nella serie l’ho apprezzata per aver dato il via alla storia tra i Braime e diciamo che anche qui, involontariamente, lo fa: spinge Brienne a continuare a stare con Jaime e ingannarlo. È comunque un modo come un altro per fare iniziare una storia d’amore 🙈
Il loro primo bacio avviene per caso: lui è preoccupato per lei e finisce col baciarla. È incredibile che Brienne continui a pensare che sia tutto un piano escogitato per sedurla, anche quando lui si mostra chiaramente pentito e vulnerabile per quello che aveva fatto. E continua imperterrita a credere che sia tutta una recita e che non sia reale, nonostante lei sia la prima a volerlo. Non importa che Pod le dica che Jaime è dolce e chiaramente innamorato di lei, tanto c’è Cat che avvalora la sua tesi e continua a dirle di fingere. È buffa la situazione che si crea: lei è convinta che Jaime stia fingendo quando è assolutamente sincero, mentre lei finge di provare quello che prova davvero e a cui Jaime crede a sua volta.
Alla fine i due cominciano davvero una relazione – non reale, ovviamente. Vanno a letto insieme, escono insieme, fanno tutti insieme e Brienne continua a ripetersi che lui finge, che recita bene, eccetera eccetera. La scena di loro due che dormono uno tra le braccia dell’altro mi è piaciuta molto, perché Jaime lì sembra davvero felice e vulnerabile. Peccato che Brie ovviamente debba pensare male. Ma poi esattamente uno come farebbe a fingere nel sonno? 🙈 Nemmeno i migliori attori lo saprebbero fare.
Passati un paio di mesi però comincia a crescere la tensione, soprattutto da parte di Jaime che si preoccupa per i continui viaggi di Brienne – che giustamente per farlo stare tranquillo lascia il cellulare a Pod – e vorrebbe anche portare la loro storia a un livello più serio. Ed è a questo punto che si viene a scoprire qualcosa su Jaime: non lavora per nessuna agenzia di spionaggio, ma riceve dei pagamenti misteriosi. Scoprono inoltre che non lavora esattamente in palestra, il cui dirigente Bronn lo copre. Quindi arrivano alla conclusione che Bronn viene pagato per fingere di assumere Jaime, e questo ci sta, e che Jaime viene a sua volta pagato per spiare Brienne ed è dunque un escort. … Per citare il buon Synergo: “eh? Ma perché?” Perché deve essere per forza qualcuno che spia Brienne? O addirittura un escort? E il problema è che stavolta anche Pod pensa sia vero, l’unico che fino a quel momento aveva mostrato più buonsenso di tutti. Comunque quanto meno credono che Jaime non abbia cattive intenzioni e sia stato costretto a spiarla. Così Brienne decide che è arrivato il momento di lasciarlo.
E, capisco che Brienne non è abituata a lasciare qualcuno, ma poteva anche fare meglio di “Le cose non funzionano, è stato un piacere. Ciao.” Almeno dopo quando lui le chiede giustamente spiegazioni, lei tira fuori il classico “non sei tu, sono io” e decide di chiuderla lì, spezzando il cuore del mio Jaime (questa Brienne non se lo merita 😢). Il Jaime della serie comunque l’ha lasciata meglio XD
E a questo punto si arriva alla parte peggiore, in termine di contenuti, della storia. Jaime viene portato via da quelle brave personcine dei Guitti, facendo credere a Brienne e Pod che in realtà sia un loro complice, solo per venire poi pienamente disillusi da Tyrion e il “regalino” che porta con sé. Mi è piaciuto molto che Brienne si fosse ripetuta che era tutto finto, che non le mancava Jaime e non le importava di lui, ma non appena ha visto cosa gli avevano fatto è subito scattata aggredendo il povero Tyrion. Per carità, ce la farei anch’io a sollevare Tyrion, ma lei in quel momento secondo me avrebbe potuto appiccicare al muro anche la Montagna da quanto era furiosa. Una volta appurato che entrambi tengono a Jaime e non sono responsabili della sua scomparsa, Brienne scopre che Jaime non è una spia e men che meno un escort (io al posto di Tyrion le avrei dato un pguno forse in quel momento, anche se un tentativo di risata è più da lui) e semplicemente era stato Tyrion a dargli una nuova identità per liberarlo un po’ dalla sua amorevole famiglia. Mi è piaciuto molto quello che dice su Jaime: “Jaime ha sempre amato le persone a cui teneva troppo ferocemente”. Jaime ama esattamente così, con tutto se stesso, ma nessuno intorno a lui lo rispetta o capisce, i suoi cari fratellini in primis (e nei libri questa cosa è ancora più evidente, povero cucciolo ❤). Consapevoli di questo, chiunque cerca di far leva sui suoi sentimenti per poterlo manovrare a piacimento e, dopo un po’, la cosa diventa frustrante. E in questo caso pure Brienne non si salva: è tanto brava a capire le persone, ma ha continuato a pensare che Jaime fingesse con lei. È imbranata con i sentimenti, ma non nelle azioni almeno, infatti contatta subito Pod per andare a salvare Jaime.
Scopriamo che Tywin era stato contattato per ottenere il riscatto ma lui non aveva voluto saperne. Papà dell’anno come sempre XD Ho un po’ un vuoto, se tipo lui è coinvolto con il rapimento o no, ma se non lo fosse sarebbe un comportamento un po’ strano per lui: cioè va bene che vuole che il figlio torni a casa strisciando, ma non credo che avrebbe aspettato così a lungo per farlo tornare, soprattutto senza la certezza che non gli facessero niente di male. Insomma, se muore lui gli rimane come erede solo Tyrion 🙈 (anche in una modern AU dubito che nonno Tywin accetterebbe Cersei come sua erede). Comunque Brienne e Tyrion si stanno mettendo sulle tracce dei Guitti e qui lei mi ha fatto tanta tenerezza: si sente in colpa perché Galladon è annegato un giorno in cui lei aveva insistito perché restassero in mare un po’ di più. Hanno cercato di farle capire che lei non aveva fatto niente di male, che era stato solo un incidente e non ne era responsabile, ma lei non ci ha mai creduto e adesso pensa che anche il rapimento di Jaime sia causa sua. Quello che è successo con Galladon deve essere stato veramente traumatico per lei, come per chiunque a cui accada una cosa simile: a volte insisti per far fare qualcosa a qualcuno, qualcosa di assolutamente normale e che nel 99% dei casi va bene, ma quando si verifica l’1% che porta a gravi incidenti se non proprio alla morte dev’essere veramente dura riprendersi e avere anche solo il coraggio, in futuro, di chiedere a qualcuno di fare qualcosa per paura che capiti di nuovo una disgrazia.
La parte del salvataggio vero e proprio mi è piaciuta molto. Brienne, di solito restia a fidarsi degli altri, per amore di Jaime si fa ammanettare da Bronn e raggiunge con lui e Tyrion un magazzino al porto. Mi è piaciuto quel “Ovviamente lo era, lo sono sempre” perché in effetti sembra che i rapitori la considerino una buona location Probabile, eh, ma ogni tanto potrebbero anche inventarsi qualcos’altro. Comunque il piano è semplice, ma per gente come Hoat e i suoi scagnozzi è più che sufficiente: Tywin non è disposto a pagare per suo figlio, ma Cat pagherebbe per la sua sottoposta e visto che a loro interessano solo i soldi, non ha importanza chi sia l’ostaggio. Jaime, invece, nonostante sia mezzo morto, non è d’accordo con questo piano ma viene presto rassicurato. Bronn e Brienne formano un ottimo team, infatti mentre lui fa lo spavaldo (grande Bronn ❤), lei si libera e attacca i Guitti, mettendone al tappeto tre nel tempo che quello colpito da Tyrion cadesse a terra. Questa dimostrazione di forza le fa guadagnare un meritato “quanto sei sexy” da Bronn (che ricordiamoci è l’unico, insieme a Tormund, ad ammettere di avere pensieri sconci su di lei prima di conoscerla bene 🙈).
Finalmente possono portare Jaime all’ospedale e farlo curare come si deve. Vengono raggiunti anche da Cat e Pod e, sebbene lei si sarebbe almeno dovuta scusare, mi ha fatto piacere che abbia imposto a Brienne una vacanza: dopotutto lei sarebbe l’unica persona sulla faccia della terra a non apprezzare una vacanza XD Nel frattempo Tyrion, dopo aver parlato con Jaime, scopre quello che io mi ero dimenticata: c’era Tywin dietro il rapimento di Jaime. E mentre Tyrion giura vendetta contro il padre, Brienne e Jaime finalmente si chiariscono. Lei gli confessa tutto, compreso l’averlo scambiato per un escort, e lui continua comunque a dirle che l’ama e che vuole stare con lei. È un amore, come si fa a non credergli e non volergli bene? ❤ Brienne qui non è subito disposta ad accettarlo, ma stavolta per dei motivi sensati: è pentita per avergli mentito come aveva sempre fatto la sua famiglia e soprattutto teme per la sua incolumità visto il lavoro particolare che svolge. Jaime però le spiega che è la donna della sua vita e che non conta nient’altro oltre a loro (per stavolta passamelo, dai 🙈) e si accordano perché Jaime le dia una risposta definitiva il giorno seguente, quando l’effetto dei tranquillanti sarà svanito. A quel punto però verrà sostituito dai Brienn-anti(?), che forse lo stordiscono anche di più, perciò la sua risposta sarà la stessa. È una sorta di finale aperto, ma nemmeno tanto: loro due resteranno insieme, soprattutto perché hanno capito entrambi che il loro rapporto è reale.
È stato davvero un piacere leggere di nuovo questa storia. Un po’ mi dispiace che sia un capitolo solo, perché l’universo spie è interessante e sarebbe stato bello vedere come sarebbe stata la loro vita ora che finalmente entrambi sanno tutto l’uno dell’altra.
Ora ti saluto perché noto che la recensione mi è leggermente sfuggita di mano ed è diventata chilometrica 🙈 (anche se pure questa storia era lunghissima, quindi ci sta dai).
Ci sentiamo dopo!
Baci, pampa

La storia ci catapulta subito nel fulcro dell’AU, dandoci le coordinate: Brienne è una spia per conto di Catelyn, ha un buon rapporto di fiducia con la famiglia della donna e chi gravita all’interno dell’agenzia ma è diffidente verso chi è di fuori. Il termine di paragone, l’esempio principe di una persona esterna, è posto subito e introduce il nostro Jaime: vicino di casa, nonché spia per un’agenzia rivale.
Mi è piaciuto molto come sono stati entrambi impostati nella dimensione di spia e il loro reciproco percepirsi: Brienne è una spia modello, che sa come mimetizzarsi e che ha imparato a fare tutto un lavoro su se stessa e a bilanciare punti deboli e punti di forza; Jaime sembra invece sfuggire a questo tentativo di mimetizzarsi che sembra accomunare le spie e pare anzi essere una persona molto ovvia.
I loro primi incontri sono casuali e sottolineano proprio le loro personalità sulla scorta dell’introduzione: è Jaime quello che parla e attacca bottone in modo casuale e con occasioni semplici come l’aiuto per la lavastoviglie, mentre Brienne è – da brava spia – diffidente, anche se non può fare a meno di avvertire interesse e di pensare che quell’uomo sia quasi irreale.
Le cose pian piano si evolvono e passano sempre più tempo insieme – è sempre Jaime a cercarla – arrivando a creare una vera e propria amicizia. Brienne annota tutto e trasferisce le informazioni a Podrick, e ne parla poi anche con Catelyn, decisa a non abbassare mai la guardia. È inevitabilmente sospettosa circa quegli avvicinamenti, lo ha riconosciuto come spia ma non ancora ha capito per conto di chi, ma deve scoprirlo: per questo, a dispetto della proposta di Catelyn di trasferirla, decide di restare e di stare al gioco per arrivare a capire fino in fondo cosa succederà.
Mi aspettavo il passaggio successivo: Jaime la bacia. Me lo aspettavo perché la direzione intrapresa era sempre più intima e perché porta le emozioni di Brienne su un altro livello, aggiungendo complicazioni considerevoli al suo lavoro. È un bacio dolce, che le piace, che le piace troppo, ma che continua a percepire come finto e, anzi, come un modo per avvicinarsi ulteriormente a lei, visto che come dice Catelyn “gli uomini vulnerabili sono la sua debolezza”. Il bacio è ai suoi occhi dunque solo un’altra arma da usare contro di lei, ben studiata dall’agenzia per cui Jaime lavora al fine di colpirla dove fa più male.
Mi è piaciuto molto il sottile passaggio di Brienne da spia a esca: non è mai stato il suo ruolo attirare gli uomini, ma adesso il suo ruolo passa proprio attraverso il suo essere donna per la prima volta – elemento particolare perché inaspettatamente la sua debolezza (il suo fisico) deve diventare il suo punto di forza nel tenere legato Jaime e tentare sempre più di decifrarlo.
Innamorarsi è inevitabile per Brienne, e la loro diventa – coerentemente al progetto di seduzione – un’autentica relazione. Interessante e ben credibile come lei si lasci andare con lui alla fine senza remore solo perché sa che non è reale, quasi come se questo la esentasse dall’interrogarsi sulla sua bruttezza o su quanto abbiano davvero in comune. Jaime però appare davvero preso – lo è in ogni momento insieme, perfino quando dorme, ad ogni singolo trabocchetto che lei gli tende, si preoccupa quando lei si assenta dal lavoro, e questo è secondo me perché tiene davvero a lei e non sta fingendo affatto.
Colpo di scena: non pare essere una spia, ma sembra essere sfruttato per spiare lei precisamente. Brienne lo definisce una “prostituta” – tenuto in pugno da qualcuno, ma ancora una volta questo qualcuno è un’incognita. Brienne non sa chi sia Jaime, ma stavolta deve fare un passo indietro. Lo lascia mantenendo la copertura con le scuse più banali del mondo, che non convincono nessuno dei due. Fa male questo lasciarsi senza chiarire e senza sapere, ma anche che sia un “lasciarsi” che non è percepito da lei come reale in fondo, perché niente di tutto quello che è successo era reale. Ecco, questa dimensione molto labile tra detto e non detto, reale e finto, mi sta piacendo moltissimo, così la totale assenza del punto di vista di Jaime che mantiene alto il mistero.
Lei continua a informarsi su di lui anche se lontana ed ecco che tutto finalmente viene fuori e da parte di un arrivo imprevisto. Tyrion si presenta da lei con delle foto che mostrano un Jaime ridotto davvero male e rapito; è lui preoccupato per il fratello a rivelare finalmente la verità. Jaime Hill è Jaime Lannister e no, non è stato affatto una spia – e la cosa è effettivamente in retrospettiva azzeccata. Credevo che fosse una spia di “livello superiore”o che lo facesse controvoglia su ordine del padre, invece questo completo straniamento di Jaime dall’attività di spionaggio è stata un’autentica sorpresa. È la parte su quanto tenesse a Brienne davvero – e quel “è tutto cuore” – che la distruggono. Era tutto vero, lui era davvero innamorato di lei e lei ha rovinato tutto: un angst ben costruito che gioca proprio sul paradossale. Di questa parte aggiungo che Tyrion è proprio lui nei dialoghi.
L’idea stessa del rapimento da parte degli immancabili Guitti Sanguinari e il modo in cui viene sviluppata è una rivisitazione ad hoc del canon. Il piano per salvare jaime diventa quello di fingere il rapimento anche di Brienne che viene offerta in scambio. Le varie parti in gioco si incastrano bene, la dinamica è giusta e ben pensata e così anche il salvataggio finale che riescono ad ottenere.
In ospedale bellissimo è il dialogo tra Tyrion e brienne, dove lei cofnessa di averlo amato – anche quando pensava fosse un escort, anche quando pensava fosse una spia. Sapeva di amarlo in effetti, il dubbio – ora dissipato  - era solo nell’essere amata di ritorno. E bellissimo il finale: Brienne confessa la verità e lui l’accetta con una facilità tipica dell’uomo innamorato e pronto a tutto per gli affetti (qual è appunto Jaime). Nonostante la pericolosità del lavoro di lei, vuole starle accanto. È un finale quasi aperto su ciò che succederà loro perché parole effettive non ci sono e la decisione ultima pare rimandata all’indomani anche se l’ultima frase lascia poco spazio ai dubbi e ai sentimenti che finalmente li legano.
Sai che non mi aspettavo fosse quello il paragrafo finale? Ahahah mi aspettavo un’altra scena, anche se così è come doveva finire con quell’accenno di incertezza che in una storia di spionaggio che si rispetti non deve mancare mai.
Bellissima storia anche questa, le scegli sempre bellissime da proporre. Trovo che l’AU spionaggio si adatti perfettamente. Sono contenta di averti convinta a pubblicarla <3
P.S. Carino il dettaglio dei nomi finti come Hill e Flowers (mica nomi a caso!).
Alla prossima, un bacio!