Carissima Cosetta,
ebbene sì, ti ho buggerata perché, tra i tanti ritardi di cui ti parlavo, c'eri anche tu! Lo so che hai già pubblicato il secondo ma io DOVEVO passare qui, dal primo perché questo capitolo a me è piaciuto tantissimo al tempo e sono una stronzaccia a non averlo recensito prima ç_ç Quindi scusa.
Il motivo per il quale mi è piaciuto tanto è come sei riuscita a descrivere in davvero pochissime righe il rapporto tra Nat e Sully: mentore e allievo ma anche padre e figlio che si concedono una scampagnata però sulla montagna sacra di Machu Picchu; niente di che, insomma u.u pure io e mio padre, tutti i week end, famo ste cose (se se...).
Ho amato l'atmosfera che hai creato, di freschezza ma anche di familiarità. Il pov di Sully ci porta nella mente di un adulto che segue la scia di un ragazzino che, a volte, non è poi così ragazzino. Per questo, nel finale, viene da intenerirsi quando si pensa che, dopotutto, quando Sully lo vede comportarsi come un ragazzino della sua età, è una gioia che si tiene dentro sorridendo e con nessuna intezione di fermarlo çç Sully vuole che il professore usi la sua intelligenza per ciò che serve, ma non vuole che dimentichi che è pur sempre un giovane che non è ancora costretto a lasciarsi schiacciare dalle responsabilità dell'essere adulte. A quello può pensarci ancora Sully, per lui... o questa almeno è la mia umile opinione che sicuro ho accannato ç_ç
La bellezza di questa storia sta che, nel corso di questi mesi, ho avuto modo di vederti districarti in vari scenari diversi, da Star Wars a ToG e ogni volta ho incontrato una Lightning diversa, ma che è riconoscibile per le sue capacità descrittive. A differenza di SW che è molto dinamico e ricco di battaglie, scontri e descrizioni dettagliate o di ToG che puntava molto di più sull'umanità e l'introspezione che all'ambiente e le descrizioni, qui ho trovato un connubio delle due cose. Ci racconti di Sully e Nat mentre intorno c'è il panorama sugestivo del Perù, un poncho di cui Nat va fiero, foglie di coca masticate da un ragazzino, un uomo che ha appena raggiunto i quarante e che ci descrive quelle montagne come un assoluto inferno da scalare, mentre per l'altro sembra tutto semplice.
Ci racconti un'avventura e non dimentichi l'introspezione importantissima che si snoda tra i nodi del panorama e di un'avventura che è appena cominciata.
Sei come sempre un'autrice a 360° gradi che sa muoversi, che sa adattarsi, ad ogni cosa su cui posa le mani ** Ti direi anche oggi che ti voglio staccare le falangi ma, co', sappi che farlo significherebbe togliere una scrittrice che tocca il cuore dal panorama della scrittura e io, di certo, non posso nascondere di essere fiera di poterti leggere.
Non ti fermare, qualunque cosa tu voglia scrivere scrivila, io sono qui che aspetto. Ho bisogno proprio di te ♥
La tua amichevole Miryel di quartiere che ti ha fatto da beta reader ma che è un onore tutto mio ** |