Recensioni per
Like the foliage in the woods
di Hikaritokage

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
15/12/20, ore 15:54

I pensieri che non avremmo mai saputo di Oscar dopo S. Antoine, la tempesta che stava attraversando il suo cuore, tutto in quella splendida frase: se solo avessi potuto, sarei stata io stessa a salvare il mio André. Bellissimo scritto. Complimenti 👍

Recensore Master
13/09/20, ore 14:36

Un piccolo gioiello di scrittura; parole scelte ed impiegate con maestria cura e delicatatezza; prosa eccellente introspezione altrettanto, su uno dei momenti più belli dell'anime,dove Oscar affronta i suoi sentimenti.
Torna presto,è sempre bello leggerti.

Recensore Master
07/09/20, ore 11:48

Ciao e scusa per il ritardo. Questi profondi e delicatissimi pensieri di Oscar sono stati messi nero su bianco in maniera impeccabile, come è impeccabile l'introspezione. La presa di coscienza di Oscar è lieve come la pioggia, ma altrettanto inarrestabile e costante. Quel sentimento così profondo e sconosciuto eppure familiare le riempie il cuore e l'anima come l'odore di pioggia le narici. Complimenti.

Nuovo recensore
06/09/20, ore 22:16

Ciao Hikaritokage Come al solito non ricordo bene quest'episodio. Molto malinconico questo scritto, lento come i pensieri che non danno pace all'animo di Oscar turbato e in subbuglio. A presto ciao

Recensore Junior
05/09/20, ore 01:46

Che bella questa shot, Elly! È musicale e vibrante come una poesia. Il dolore che sente Oscar un po’ l’ho sentito anche io tanto l’hai descritto bene.
Ogni volta che mi imbatto in una rappresentazione di questa scena, mi chiedo come possa lei permettere che lui le volti le spalle e se ne vada, ma anche come possa lui non accettare quella tazza di cioccolata. Forse è lo stesso strano tipo di orgoglio che porta Cathy e Heathcliff a non viversi come avrebbero potuto. Orgoglio, o forse piuttosto paura di abbandonarsi ad una passione troppo profonda e perciò troppo rischiosa. Ah adoro questi personaggi, sono così veri... e adoro le tue storie perché riesci ad indagare con rispetto e maestria le sfumature della loro complessità.
È davvero interessante notare quanto siano effettivamente simili tra loro questi due “romanzi”, con i rispettivi intrecci e i rispettivi personaggi tormentati. Mettere a confronto le due storie è stata un’intuizione davvero intelligente. Perciò tanti, tanti complimenti!
(Sono secoli che non prendo in mano Wuthering Heights, quasi quasi domani vado a sfogliarmelo!)
(Recensione modificata il 05/09/2020 - 01:48 am)

Nuovo recensore
31/08/20, ore 11:25

La presa di coscienza di Oscar quella sera è descritta in modo egregio, almeno, per quanto mi riguarda, immagino sia andata così. L'idea che Andrè non sia più in grado, o meglio, non voglia più, leggere dentro di lei, dar voce ai suoi silenzi ma si limiti a starle accanto, è triste. Molto molto bella. Complimenti.

Recensore Master
31/08/20, ore 11:06

Ciao. :) Amo quando si fanno paragoni letterari, perché arricchiscono ancor di più il testo ed è bello l'ispirazione sia nata da "Cime tempestose." Nelle tue descrizioni ho percepito il vento della brughiera, trascinata via da queste forti emozioni da sentimenti profondi. Un inizio di capitolo con l'atmosfera ben descritta, associata a quel che sente l'anima. Quel sentire di Oscar, inspiegabile e doloroso, come ben detto nel finale, c'è sempre stato. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 31/08/2020 - 11:07 am)

Recensore Master
30/08/20, ore 20:40

La presa di coscienza di Oscar la stravolge, nonostante la sua forza e la sua abitudine di affrontare ogni cosa sempre.

Recensore Master
30/08/20, ore 15:54

Cara Hikaritokage, eccoti tornare con un brano di struggente malinconia, che ci precipita nei recessi dell’animo di una Oscar tormentata da un pensiero che, man mano che il tempo passa e la paura provata si stemperano, diviene sempre più tangibile e prende consistenza. Una consistenza tutta sua che le fa pensare che la sensazione che sta provando sia sempre stata parte di se stessa. Fuori c’è la pioggia battente che tenta di ripulire i pensieri circolari che hanno preso a vorticare nella sua mente: la risposta, inconsapevolmente, lei la conosce, ma non riesce a donarle corpo, poiché è spaventata da quello che può significare. Eppure il suo mondo avrebbe subito un colpo tremendo, trasformandosi in un vuoto incolmabile, se ad André fosse accaduto qualcosa di irreparabile, e che avrebbe potuto portarle via l’unico vero e autentico supporto che abbia mai avuto lungo tutto il corso della sua vita, la persona che l’ha sempre compresa, pur nei suoi interminabili silenzi, nei quali si annidavano i suoi dubbi e i suoi timori. Occhi che le parlavano con sincerità, che l’hanno accarezzata senza mai invadere i suoi spazi, attendendo sempre un gesto o una parola che non sono mai arrivati. Ma nonostante tutto il gelo che è sceso fra loro, a causa di una notte lontana, che ambedue hanno provato a dimenticare, lui è ancora lì e lei,ora,lo vorrebbe più vicino, in maniera tale che il gelo che l’ha colta e ammantata di sé, venisse portato via dal calore della sua presenza e dalla dolcezza della sua voce che la culla. Ma la consapevolezza che ha appena scoperto è troppo grande per lei che non sa affrontare i sentimenti che comporterebbe: si è cullata in un’illusione per anni per un altro uomo che sapeva a priori che mai avrebbe potuto essere suo e mai avrebbe ricambiato il suo amore, mentre se solo avesse voltato lo sguardo avrebbe trovato tutto ciò che le serviva e che avrebbe reso entrambi più uniti e completi proprio come un corpo e un’anima sola. E anche adesso continua a mantenere alte le sue difese, poiché abbattere quel muro, eretto con costanza, sarebbe come mostrarsi nuda agli occhi suoi ed ancora non è pronta. Basterebbe una parola, una scusa qualsiasi per trattenerlo a sé, per calmare quel battito impazzito che sente nel centro del suo petto quando lui è lontano da lei. Ma piuttosto di agire continua a mantenere la sua sofferenza solo per sé senza condividerla con la sola persona che potrebbe farsene carico. L’unica cosa certa che sa è che nel suo cuore quel sentimento è sempre esistito, da quando sono stati messi insieme da piccoli, non ha fatto altro che crescere. Se solo riuscisse a razionalizzare probabilmente entrambi troverebbero quella pace a cui anelano. Bellissimo e intenso questo lavorio interiore di Oscar che è diventato, tramite le tue parole accorate e mirate, anche quello del lettore, che ha preso parte alla sua sofferenza, dispiacendosi per lei perché non è in grado di sottrarsene. Descrizioni che hanno reso il tutto molto pregnante. Complimenti davvero. Spero di poterti rileggere per riassaporare il tuo incredibile narrare di loro. Un caro saluto.

Nuovo recensore
30/08/20, ore 14:18

Grazie per questo bel racconto. Mi sono persa e ritrovata nei pensieri di Oscar. Hai descritto in maniera molto coinvolgente la sua presa di consapevolezza di sentimenti profondi, che si manifesta quasi come un dolore fisico. Che si mischia all'insofferenza per l'incapacità di abbattere quel muro che la separa dalla persona che meglio la conosce al mondo e che , per amore, ha scelto di rimanere..Ma sulla soglia. In attesa che qualcosa possa mutare. Molto coinvolgente!

Recensore Master
30/08/20, ore 13:16

Mia cara E.
Eccomi qua... e mi viene da sorridere...
Eh... si, perché, manco a farlo apposta, la mia, ormai antica, visione di tutta la faccenda assomiglia
alla tua, ma se ne discosta anche parecchio. Dobbiamo proprio essere sicuri di tutta quella freddezza
tra di loro?! Li possiamo veramente credere improvvisamente incapaci di percepirsi a vicenda? Certe
conoscenze, certe vicinanze e certe "accomunanze" non si possono perdere. Lui, mi ci giocherei sopra
una bella fortuna, sente benissimo tutto l' insolito smarrimento di lei e anche la sua tenerezza, ma
non può certo dimenticare tutto il travaglio di una notte lontana. Certo... (e per questo prima mi sono
dichiarata "abbastanza" in linea con la tua visione) egli potrebbe essere portato a credere che lo
stato d' animo di Oscar sia legato al pensiero per la sorte di Fersen, ma solo nella veste di amico in
pericolo, persino grande pericolo, data la sua realtà di amante della regina, in una Parigi sconvolta
dalla ribellione. Amico che si è esposto al pericolo per ordine superiore, ma anche, soprattutto, per
pura amicizia... Andrè ha assistito, tranne al ballo vero e proprio, a tutto ciò che è intercorso fra
Fersen e Oscar e conosce profondamente entrambi, quindi sa che non c'è più passione fra i due.
Oscar... avendo a che fare, appunto, con tutti quei "muri" ed essendo, come è stato magistralmente
magistralmente descritto da te (ti adoro) momentaneamente assai prostrata, non può che ritrovarsi
troppo confusa e stanca per affrontare l' enorme cimento di lasciarsi andare a inviti e a manifestazioni
d' affetto che le sarebbero impegnative anche in una giornata normale.
Su tutti i loro sentimenti, poi, regna sovrano quello del sentirsi scampati alla morte. Sentimento
che spalanca porte rinserrate e spiana alture troppo impervie e rende quasi simile ad un ubriaco chi
lo sperimenta. Insomma... probabilmente loro percepiscono e intuiscono, ma, sconvolti e a pezzi
come si ritrovano, preferiscono affidarsi alla dimensione calma, lieta e cordiale che sta regnando
in ogni stanza di Palazzo Jarjayes.
Al di là di tutto e nonostante ciò che ti ho appena scritto, a parte e in riferimento ad un "adoro", che
ti ho dedicato tra parentesi... BRAVA!!!!!! Racconto stupendo! Io, sinceramente, non ho più parole
adatte per lodare tutta la tua bravura, che mai si arresta, aumentando sempre più!
Un affettuoso saluto

Recensore Veterano
30/08/20, ore 11:29

Oggi il vento della brughiera ha portato qualcosa di veramente bello. Molto coinvolgente l'introspezione che va a scandagliare nel profondo quei pochi fotogrammi dove troppo poco viene detto e svelato. Perchè lei a quel punto lo aveva ben capito che, come dici tu, tutto il suo mondo si reggeva su di lui. Complimenti. Un saluto.

Recensore Junior
30/08/20, ore 10:14

Ciao, questo racconto introspettivo è stata una piacevole esperienza. Attraverso esso mi hai resa partecipe delle emozioni di Oscar e dei suoi pensieri, tanto da sentirli quasi addosso. Complimenti per il modo di interpretare questi pensieri e questa donna così complicata. Un caro saluto, Bea.

Recensore Master
30/08/20, ore 09:57

Bello. Sai scrivere bene e rendere con efficacia gli intimi pensieri e le emozioni più recondito.
Sul contenuto la penso esattamente così.
Ciao

Recensore Master
30/08/20, ore 09:44

Adoro le brughiere, adoro lo sferzare del vento e il profumo umido e pulsante di terra e pioggia, e amo lo spirito fatato e immoto col quale si vestono i boschi....quindi il tuo titolo mi ha colpito e portato a leggerti, confesso, per la prima volta. E, confesso, tant’è che queste parole ne sono la tangibile testimonianza, con un gran piacere, che ha attraversato la mia mente ed il mio cuore nel momento stesso in cui le tue righe sono passate.
Questo è uno dei momenti della storia, infatti, in cui ti chiedi “perché “? Perché non tagliare il velo pietoso cui accenni tu e scandagliare e colmare l’assenza, dichiarare il sentimento, vivere qualche ora in più di quell’amore intenso e travolgente che rimpiangerà ferocemente più avanti?
Eppure questo dolore è estraneo e familiare ( come osservi e rimarchi mirabilmente), e l’accompagna. E fa parte di lei, come André stesso che c’è e c’è sempre stato. Ed alle volte ciò che abbiamo di prezioso diamo per scontato averlo sempre....
Grazie di questo scritto.
Non mi soffermo molto sul sito, per mancanza di tempo. Ma è stata una gioia leggerti.
Tamara Alessandra.

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