Recensioni per
Like the foliage in the woods
di Hikaritokage
I pensieri che non avremmo mai saputo di Oscar dopo S. Antoine, la tempesta che stava attraversando il suo cuore, tutto in quella splendida frase: se solo avessi potuto, sarei stata io stessa a salvare il mio André. Bellissimo scritto. Complimenti 👍 |
Un piccolo gioiello di scrittura; parole scelte ed impiegate con maestria cura e delicatatezza; prosa eccellente introspezione altrettanto, su uno dei momenti più belli dell'anime,dove Oscar affronta i suoi sentimenti. |
Ciao e scusa per il ritardo. Questi profondi e delicatissimi pensieri di Oscar sono stati messi nero su bianco in maniera impeccabile, come è impeccabile l'introspezione. La presa di coscienza di Oscar è lieve come la pioggia, ma altrettanto inarrestabile e costante. Quel sentimento così profondo e sconosciuto eppure familiare le riempie il cuore e l'anima come l'odore di pioggia le narici. Complimenti. |
Ciao Hikaritokage Come al solito non ricordo bene quest'episodio. Molto malinconico questo scritto, lento come i pensieri che non danno pace all'animo di Oscar turbato e in subbuglio. A presto ciao |
Che bella questa shot, Elly! È musicale e vibrante come una poesia. Il dolore che sente Oscar un po’ l’ho sentito anche io tanto l’hai descritto bene. |
La presa di coscienza di Oscar quella sera è descritta in modo egregio, almeno, per quanto mi riguarda, immagino sia andata così. L'idea che Andrè non sia più in grado, o meglio, non voglia più, leggere dentro di lei, dar voce ai suoi silenzi ma si limiti a starle accanto, è triste. Molto molto bella. Complimenti. |
Ciao. :) Amo quando si fanno paragoni letterari, perché arricchiscono ancor di più il testo ed è bello l'ispirazione sia nata da "Cime tempestose." Nelle tue descrizioni ho percepito il vento della brughiera, trascinata via da queste forti emozioni da sentimenti profondi. Un inizio di capitolo con l'atmosfera ben descritta, associata a quel che sente l'anima. Quel sentire di Oscar, inspiegabile e doloroso, come ben detto nel finale, c'è sempre stato. Un caro saluto. |
La presa di coscienza di Oscar la stravolge, nonostante la sua forza e la sua abitudine di affrontare ogni cosa sempre. |
Cara Hikaritokage, eccoti tornare con un brano di struggente malinconia, che ci precipita nei recessi dell’animo di una Oscar tormentata da un pensiero che, man mano che il tempo passa e la paura provata si stemperano, diviene sempre più tangibile e prende consistenza. Una consistenza tutta sua che le fa pensare che la sensazione che sta provando sia sempre stata parte di se stessa. Fuori c’è la pioggia battente che tenta di ripulire i pensieri circolari che hanno preso a vorticare nella sua mente: la risposta, inconsapevolmente, lei la conosce, ma non riesce a donarle corpo, poiché è spaventata da quello che può significare. Eppure il suo mondo avrebbe subito un colpo tremendo, trasformandosi in un vuoto incolmabile, se ad André fosse accaduto qualcosa di irreparabile, e che avrebbe potuto portarle via l’unico vero e autentico supporto che abbia mai avuto lungo tutto il corso della sua vita, la persona che l’ha sempre compresa, pur nei suoi interminabili silenzi, nei quali si annidavano i suoi dubbi e i suoi timori. Occhi che le parlavano con sincerità, che l’hanno accarezzata senza mai invadere i suoi spazi, attendendo sempre un gesto o una parola che non sono mai arrivati. Ma nonostante tutto il gelo che è sceso fra loro, a causa di una notte lontana, che ambedue hanno provato a dimenticare, lui è ancora lì e lei,ora,lo vorrebbe più vicino, in maniera tale che il gelo che l’ha colta e ammantata di sé, venisse portato via dal calore della sua presenza e dalla dolcezza della sua voce che la culla. Ma la consapevolezza che ha appena scoperto è troppo grande per lei che non sa affrontare i sentimenti che comporterebbe: si è cullata in un’illusione per anni per un altro uomo che sapeva a priori che mai avrebbe potuto essere suo e mai avrebbe ricambiato il suo amore, mentre se solo avesse voltato lo sguardo avrebbe trovato tutto ciò che le serviva e che avrebbe reso entrambi più uniti e completi proprio come un corpo e un’anima sola. E anche adesso continua a mantenere alte le sue difese, poiché abbattere quel muro, eretto con costanza, sarebbe come mostrarsi nuda agli occhi suoi ed ancora non è pronta. Basterebbe una parola, una scusa qualsiasi per trattenerlo a sé, per calmare quel battito impazzito che sente nel centro del suo petto quando lui è lontano da lei. Ma piuttosto di agire continua a mantenere la sua sofferenza solo per sé senza condividerla con la sola persona che potrebbe farsene carico. L’unica cosa certa che sa è che nel suo cuore quel sentimento è sempre esistito, da quando sono stati messi insieme da piccoli, non ha fatto altro che crescere. Se solo riuscisse a razionalizzare probabilmente entrambi troverebbero quella pace a cui anelano. Bellissimo e intenso questo lavorio interiore di Oscar che è diventato, tramite le tue parole accorate e mirate, anche quello del lettore, che ha preso parte alla sua sofferenza, dispiacendosi per lei perché non è in grado di sottrarsene. Descrizioni che hanno reso il tutto molto pregnante. Complimenti davvero. Spero di poterti rileggere per riassaporare il tuo incredibile narrare di loro. Un caro saluto. |
Grazie per questo bel racconto. Mi sono persa e ritrovata nei pensieri di Oscar. Hai descritto in maniera molto coinvolgente la sua presa di consapevolezza di sentimenti profondi, che si manifesta quasi come un dolore fisico. Che si mischia all'insofferenza per l'incapacità di abbattere quel muro che la separa dalla persona che meglio la conosce al mondo e che , per amore, ha scelto di rimanere..Ma sulla soglia. In attesa che qualcosa possa mutare. Molto coinvolgente! |
Mia cara E. |
Oggi il vento della brughiera ha portato qualcosa di veramente bello. Molto coinvolgente l'introspezione che va a scandagliare nel profondo quei pochi fotogrammi dove troppo poco viene detto e svelato. Perchè lei a quel punto lo aveva ben capito che, come dici tu, tutto il suo mondo si reggeva su di lui. Complimenti. Un saluto. |
Ciao, questo racconto introspettivo è stata una piacevole esperienza. Attraverso esso mi hai resa partecipe delle emozioni di Oscar e dei suoi pensieri, tanto da sentirli quasi addosso. Complimenti per il modo di interpretare questi pensieri e questa donna così complicata. Un caro saluto, Bea. |
Bello. Sai scrivere bene e rendere con efficacia gli intimi pensieri e le emozioni più recondito. |
Adoro le brughiere, adoro lo sferzare del vento e il profumo umido e pulsante di terra e pioggia, e amo lo spirito fatato e immoto col quale si vestono i boschi....quindi il tuo titolo mi ha colpito e portato a leggerti, confesso, per la prima volta. E, confesso, tant’è che queste parole ne sono la tangibile testimonianza, con un gran piacere, che ha attraversato la mia mente ed il mio cuore nel momento stesso in cui le tue righe sono passate. |