Valutazione per il contest "A Ships for All Seasons"
Premio Miglior Stile
Grammatica: 10/10
Non ho riscontrato alcun tipo di errore.
Stile: 10/10
Credo che qui il punteggio parli da solo. In queste valutazioni sono stata parecchio puntigliosa in questo parametro (visto la brevità delle storie), ma qui non sono riuscita a trovare neanche un appunto da farti. I periodi sono strutturati benissimo, la punteggiatura è usata in maniera varia (virgole, punti e virgole, puntini di sospensione, trattini…) e inserita esattamente al punto giusto con la giusta funzione. Dal momento che la storia si articola come un racconto introspettivo in prima persona, ho apprezzato e trovato azzeccato l’andare a capo ad ogni periodo – scelta che rimarca quasi lo scandire dei pensieri di Petyr oltre che rimanda ai ritmi cadenzati delle ballate. Non hai abbondato dell’uso del corsivo, ma quando lo hai usato sei andata a sottolineare parole che altrimenti non sarebbero emerse: “Eravamo tre bambini liberi, tu, Lysa e io.” Qui, ho amato la mossa che hai fatto nel legare tramite i corsivi Petyr e Cat da un lato, e nel lasciare fuori Lysa dall’altro. Con questo semplice gioco sei riuscita a indicare sia l’estraneità di Lysa sia (ponendola in mezzo) quanto giocherà di fatto il ruolo di terzo incomodo nella mente di Petyr.
Anche per quanto riguarda le scelte lessicali sei stata brava: è facile “lasciarsi prendere la mano” quando si scrive su un’atmosfera come quella di Game of Thrones, eppure sei stata bravissima a saper usare parole di un registro alto (come quel “chiarezza” con un’accezione ben nota ma desueta) integrandole perfettamente con quello che rimane un flusso di ricordi. Hai creato metafore e similitudini suggestive, il cui significato tuttavia è netto e immediato: la bocca dal sapore di pane senza sale / sfuggivi inafferrabile come l’arcobaleno riflesso in una pozzanghera; nelle mani mi restava solo fango.
Incantevole, infine, il modo in cui hai saputo unire le quattro drabble con un doppio filo – quello delle stagioni e, soprattutto, quello dei punti cardinali. Le atmosfere delle stagioni si sono respirate autenticamente – anche per il loro valore metaforico – e hai saputo giocare con il valore specifico dei punti cardinali (Nord e Sud soprattutto) nel mondo di GOT. La flash risulta come una parabola – dove ogni stagione segue l’altra in ordine, e ogni punto cardinale segue l’altro sulla bussola –, anzi un cerchio perché c’è infine una chiusura (suggestivamente nell’inverno che è morte, e nell’Ovest che è l’ignoto). I titoletti sono la chicca finale: li ho trovati tutti splendidi, ancora una volta legati a GOT e perfettamente coerenti con la drabble collegata – soprattutto quel “Everyone Fall” con la doppia accezione di Fall nell’inglese-americano.
Davvero ottimo lavoro! Premio speciale meritatissimo.
Trama, sviluppo della coppia e originalità: 9/10
Hai trattato un amore che rimane, di fatto, unilaterale, per cui dovevi evidenziare come il sentimento di Petyr si evolvesse. Cogli quattro fasi di vita precise: l’infanzia, il duello con Brandon e l’avvicinamento a Lysa, l’arrivo degli Stark ad Approdo del Re, la morte per mano di Arya e Sansa; cogliendo di tanto in tanto qualche piccolo momento nel dettaglio (Il sole baciava i tuoi lunghi capelli eburnei, giocando con loro, ma maggiormente col mio cuore / Ci rubavamo baci per divertimento). Il sentimento si muove in corrispondenza della vita di Petyr, dove l’amore per Catelyn rimane una costante eppure cambia evidentemente sfumatura: è l’amore per gioco, il desiderio e la gelosia, il tradimento, l’ultimo pensiero prima di morire dove vagheggiare quell’amore è solo “privilegio del moribondo”. Per quanto riguarda l’originalità, sono stata in dubbio sul come valutarla: ho trovato una mossa giusta e anche distintiva mostrare tutto nella prima persona di Petyr, dando a lui la parola quasi come un estremo atto di “autodifesa”, e sicuramente colpiscono i titoli e la scelta dei rimandi (questo sì che ho trovato originale!), tuttavia c’è poco di nuovo che davvero emerga – gli eventi sono quelli canonici e i pensieri di Petyr sono comunque facilmente intuibili.
IC: 4.5/5
Di Petyr e Catelyn vediamo una panoramica generale, filtrata però dai pensieri di Petyr. Devo dire che li hai catturati molto bene: tra le righe, mentre Petyr racconta, emergono le sue emozioni, la sua ambizione e allo stesso tempo il suo rimpianto. Soprattutto ho apprezzato il tono globale – che culmina infine nell’ultima drabble – di autodifesa e lo stesso riscrivere una propria storia omettendo le sue colpe e puntando invece sulle scelte sbagliate degli altri. Lui, dunque, è molto presente ed è caratterizzato bene. Per Catelyn il discorso è diverso. È l’altro polo del sentimento e chiaramente non poteva avere lo stesso spazio, tuttavia avrei voluto vederla un po’ più presente, vederla agire o parlare. I dettagli che cogli comunque rimandano a lei (Ero abbagliato dalla tua bellezza, ammutolito dalla tua chiarezza* e attratto dalla tua nobiltà)ed è IC l’atteggiamento che emerge (bacia Petyr per divertimento, non va da lui dopo il duello per quel binomio orgoglio-colpevolezza, e si rivolge a lui senza accorgersi del tradimento).
Titolo: 2/3
Questo parametro è stato sicuramente il più difficile da valutare della tua storia. In sé suona bene, la scelta della lingua inglese è giusta perché in linea con i titoletti interni e, una volta lette le note, l’ho trovato bellissimo nel legare Catelyn direttamente a Sansa nei pensieri di Petyr. Anche il tono è corrispondente. Tuttavia, non posso cancellare l’impressione iniziale di straniamento dovuta da un lato a quel “child” che poco sembra rispecchiare la trama dell’evoluzione di un uomo e del suo amore, e dall’altra a quel “spring” che scegliendo una sola stagione nettamente sembra catturare solo un aspetto. Personalmente, avrei inserito quel collegamento all’interno della storia e parlando dunque in modo esplicito di “sweet child of summer” e “sweet child of spring” in modo da rendere il valore del titolo più immediato senza bisogno neanche delle note.
Gradimento: 5/5
La flash mi è piaciuta tantissimo, sia per la prospettiva con cui hai saputo avvicinarsi a Petyr, sia per l’organicità che hai saputo dare al tutto. Lo stile – e con esso l’impostazione – è stata la cosa che più ho apprezzato come lo stesso Premio Speciale indica.
Bonus: 0/2
Totale: 40.5/45 |