Recensioni per
La rana nel pozzo
di ONLYKORINE

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/11/23, ore 13:20

Ciao, eccomi qui!
Ho trovato questa storia davvero toccante, mi è piaciuta molto.

La relazione che hai delineato tra il figlio e sua madre affetta da Alzheimer e disturbo ossessivo compulsivo stringe proprio il cuore, perché purtroppo non potranno mai avere un rapporto normale, lei non sarà mai veramente lucida e lui non smetterà mai di sentirsi in colpa per il sollievo che prova quando lei non lo riconosce.

Il tema è delicato e commovente, e tu lo affronti con sensibilità e realismo.
Mi sono piaciuti i dettagli che descrivono la vita quotidiana dei due personaggi, come l'indovinello della rana, le lavatrici, il detergente battericida, perché raccontano quella che è (ed è stata, prima che il figlio trasferisse la madre in una struttura) la loro realtà, che purtroppo non è facile.
Questi elementi rendono la storia credibile e coinvolgente, e mostrano appunto il contrasto tra il passato e il presente, tra la normalità e la perdita di lucidità.

La tua scrittura è fluida e scorrevole, con un buon uso della punteggiatura e della sintassi.
Non ho trovato errori grammaticali e/o ortografici.
Il ritmo è equilibrato e la narrazione procede in modo lineare, cosa che ho molto apprezzato.
Il finale è amaro ma non drammatico, e lascia al lettore una sensazione di malinconia e di tenerezza perché infonde quasi un senso di equilibrio ritrovato a fatica: l'indovinello della rana nel pozzo che persiste, il figlio che dà la risposta sbagliata (aiuto, io pensavo che trenta fosse la risposta corretta!) e la madre che sorride per questo, pare quasi un tuffo nel passato, prima che tutto degenerasse.
È stata proprio una bella lettura, complimenti.
Alla prossima!

M a k o

Recensore Master
12/02/23, ore 16:51

Sono capitata qui per caso e questo testo mi ha colpita, con la rana nel pozzo che, pur essendo un semplice indovinello che sta sullo sfondo, è a suo modo protagonista e mostra in qualche modo l'affetto reciproco tra la voce narrante e la madre.

È come se l'indovinello fosse una breve e fugace parentesi che allontana per un attimo la sofferenza, o quantomeno la rende più sopportabile. Quando il protagonista era ragazzino, non era ancora in grado di capirlo, ma adesso da adulto se ne rende conto.

Ottimo testo, complimenti.
Un saluto,

Milly Sunshine

Recensore Master
16/09/20, ore 20:01

Buona sera,
sempre molto creativa, ma anche profonda, affronti tematiche molto delicate...
Spero che la tua originalità e il tuo impegno costante possano essere ricompensati in qualche modo ^^

Recensore Master
16/09/20, ore 10:38

Ciao, partecipo anche io al.contest sul gruppo.
Ti dirò, la storia mi ha ispirato tanta malinconia e tenerezza insieme. Il tuo protagonista ama sua madre ma ne ha passate tante, credo che il ritmo lento e il registro colloquiale siano il punto focale della storia, ti rende immediatamente la sensazione.
Ho trovato molto particolare l'uso dell'indovinello, che non è un semplice gioco di parole ma ha un significato più profondo: è lo spartiacque per il protagonista, è la sua via d'uscita.
La madre è una figura di sfondo ma presebte in ogni parola, ha due patologie che la rendono meno cosciente del bene di suo figlio, ma non per questo viene abbandonata.
Davvero molto tenera, mi ha lasciato con un sentimento nel cuore.

Scusa le poche parole ma sono tipo da recensioni concise, non riesco a farne di lunghe senza ripetermi.

Grazie per la bella lettura

A presto

milla4