Recensioni per
GIOCATTOLO
di Sasori_Akatsuki

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/01/10, ore 21:48
Cap. 3:

Eccomi qui, puntuale come la morte xD Oddio ultimamente sono un pò macabra ò.ò Allora a me piace ù.ù E non lo dico perchè sono di parte. E' un idea originale,(credo, a parte te e me non avevo sentito nessuno uscirsene con una storia così.)
Certo è vero ci sono alcuni errori di sintassi e di grammatica, ma è così che si impara a scrivere, se vedessi le mie prime storie scapperesti urlando, infatti le ho prontamente cancellate :p
Sappi che io sono disponibile per eventuali consigli o correzioni, perché per me è stato importante avere qualcuno che mi seguisse e mi consigliasse, e quindi se ti fa piacere sarò felice di aiutarti a migliorare il tuo modo di scrivere.
Ricorda sempre una cosa, scrivere è una forma di espressione, deve piacerti ed è questo l'importante.
La FORMA è una cosa secondaria, nel senso che tutti possono imparare a scrivere correttamente, ad usare assimori, sinonimi e frasi ad effetto, ma quello che conta sono le IDEE e la PASSIONE PER SCRIVERE.
Insomma quello che voglio dirti è di non scoraggiarti, questo sito è fatto per tutte quelle persone che amano scrivere, perchè possano trovare "colleghe" in grado di stimolarle, consigliarle e sì, anche criticarle, perchè senza critica non c'è crescita.
Morale: quando metti il nuovo chappy? *.*
Un bacio

Recensore Master
23/08/09, ore 22:00
Cap. 2:

si fa sempre più interessante *-* se mi fossi trovata al posto di Annie credo che avrei tirato una scarpa in faccia a ello..sempre in testa quelle cose hanno lui e Matt?? ma possibile?? va bò..u.u bellissimo anche il secondo chappy ^.^ aspett aggiornamenti.. voglio sapere se Mello sarà d'accordo oppure la eguirà anche al suo incontro con quei giapponesi dal nome strano xD Baciottoi <3

Recensore Master
23/08/09, ore 21:55
Cap. 2:

ciao, prima di tutto ti spiego la differenza tra seguiti e preferiti: nei seguiti si inseriscono le storie che si trovano interessanti e che appunto si vuole tenere d'occhio; nei preferiti si inseriscono quelle storie che piacciano particolarmente. Ma in definitiva una storia la si può inserire tra preferiti e seguiti a piacimento, la maggior parte degli utenti non ci pensa più di tanto. Per quanto riguarda questo capitolo: purtroppo mi trovo d'accordo con quello che ha scritto uchiha_girl. La storia è carina ma devi migliorare la grammatica e la sintassi delle frasi: spesso ripeti le stesse parole, sbagli i tempi di alcuni verbi e la punteggiatura errata rende difficoltosa la lettura. Io lo so che è brutto sentirsi dire così, ma dovresti stare più attenta. Io non ho idea di cosa sia il codice Ashi ma dovresti usare un programma tipo Word per scrivere. In questo modo è tutto molto più semplice. Spero di esserti stata utile. P.S. non mi hai più detto cosa ne pensi della mia storia.... forse non ti è piaciuta come continuava...??

Nuovo recensore
19/08/09, ore 09:26
Cap. 1:

Buongiorno.
Ti lascio questa recensione perché lo sento come un dovere morale nei confronti di questa storia e di te come autrice. Penso tu sia una persona matura, quindi sono sicura che non te la prenderai in maniera esagerata montando su ridicoli teatrini e la prenderai come una critica costruttiva.

Cominciamo dall’introduzione.
Va be’ che la mia vita e la mia esistenza intese così sono la stessa cosa, è quindi una ripetizione, dov’è scritto l'importante e stare insieme a loro c’è un graaaande errore di grammatica. IL VERBO ESSERE.
Ma, tesoro, l’importante essere stare insieme a loro, ciò ch’è importante è stare insieme a loro, quella e è invece una congiunzione! Con l’introduzione tu dai un’idea generale della storia, tu invogli i lettori ad aprire la pagina, e neppure correggi una svista del genere?
Invece, nella frase successiva v’è il contrappasso, ossia per molte persone non é possibile, ma per altre come me lo é eccome, é non potrei fare a meno di entrambi.... Ignorando che l’accentazione della e è sbagliata, dopo la virgola con congiunzione – errore quotidiano alle elementari, un po’ meno per una ragazza che abbia diciotto anni o più.

Parliamo adesso del capitolo.
Innanzitutto, non c’è una maiuscola a inizio frase. Una.
Non faccio notare tutti gli errori perché veramente di fare la maestrina a quest’ora non ho proprio voglia, solo i maggiori oppure i passaggi che più mi stanno a cuore.
mi chiamo Annie é ho lunghissimi capelli biondi e occhi viola tendente al blu
Sorvolando sulla congiunzione accentata di nuovo, dopo aver letto l’intero capitolo devo assolutamente dirlo: questa ragazzina è una Mary Sue.
Cosa sono le Mary Sue? Mary Sue, a volte abbreviato in Sue, è un termine peggiorativo adoperato per descrivere un personaggio immaginario, in genere femminile [...]), che si attiene alla maggior parte dei cliché letterari più comuni, ritratto con una idealizzazione eccessiva, privo di difetti considerevoli e soprattutto che ha la funzione di realizzare e autocompiacere i desideri dell'autore. Mentre l'etichetta "Mary Sue" in sé proviene da un parodia di questo tipo di personaggio, la maggior parte di quelli identificati come "Mary Sue" dai lettori non sono riconosciuti dai loro autori in quanto tali.
Per quale motivo affermo ciò? Chiesto detto. (Sarebbe detto fatto, però oggi mi sento comica ^^’)
Nella maggior parte dei casi, "Mary Sue" è un personaggio monodimensionale, poco sviluppato, troppo potente e troppo perfetto per risultare simpatico ai lettori. Il termine si può associare anche:
. Ai personaggi con caratteristiche particolarmente innaturali. Tra queste le più comuni sono occhi e capelli di colori inesistenti, poteri magici o abilità sovrumane (quando in contesto, poteri e abilità superiori a qualsiasi altro personaggio), oggetti o animali non realistici e/o un passato incredibilmente tragico.
. Ai personaggi dotati di fortuna incredibile, molto al di sopra di ogni realistica possibilità. Questa caratteristica si nota soprattutto nei plot romantici (Mary Sue alla fine riesce a trovare il suo uomo) e avventurosi (Mary Sue sa sempre cosa fare e vince ogni combattimento) e per quanto riguarda la popolarità (le persone "giuste" saranno sempre intorno a lei). Questo non riguarda coloro che dopo grandi fatiche "vivranno felici e contenti", ma proprio coloro che non affrontano nessun pericolo o quasi.
. Ai personaggi oggetto di ovvio favoritismo da parte dell'autore, che fornisce loro un ruolo molto preminente (tipico di una Mary Sue è il rubare continuamente la scena ai protagonisti "ufficiali", "canonici") e ne sottolinea ripetutamente i meriti, per bocca del narratore o degli altri personaggi della storia.
[Fonte.]
Magari, quando hai intenzione di creare un nuovo personaggio prova a sottoporlo prima a questo test, metti alla prova le capacità del nuovo o della nuova arrivata e leggiti bene il risultato. Le Mary Sue e i Gary Stu raramente vengono apprezzati dai lettori seri; se ti accontenti di poche recensioni prive di spessore continua, ma se vuoi migliorare hai bisogno di un seguito che non si limiti a dirti bella, continua ma che dica qualcosa con un inizio, uno svolgimento e una fine, qualcuno che non si faccia problemi a dirti «attenta a questo o a quello» e ti dia un aiuto concreto per migliorarti.

Mentre leggevo parlavo su messenger con un amico, una delle frasi che ha apprezzato di più è questa:
io fin da piccola sono stata cresciuta in una banda mafiosa che arrivata all'era di fare certe cose, ad esempio il mondo della prostituzione, che avrei dovuto lavorarci, come facevano le altre donne della banda, ma per fortuna a me non accadde, apparte trattenermi con soci in affari importanti della banda in cui sto, diciamo che io sono come la loro mascotte o meglio dire, il loro asso nella manica.
Innanzitutto, non si riesce ad arrivare alla fine. Leggendola, hai sempre paura che ti scoppi una vena nel cervello per la mancanza di ossigeno, e ciò non è bello XD. Ci sono degli evidenti errori di battitura, linguaggio collocquiale (ES: apparte), tratti con evidente leggerezza l’argomento, non so se tu te ne sia accorta. Stiamo parlando di donne cresciute nel marcio che, raggiunta l’età, vengono mandate a vendere il proprio corpo, e tu liquidi il tutto con «Sono una squillo di lusso! Sono una squillo di lusso a gratis!»
Una cosa simpaticissima, non trovi?
Mi chiedo come questa ragazza e il suo aspetto ingenuo – che io non prenderei esattamente come un complimento, però sono opinioni personali – di proprietà esclusiva del capo messa a lavorare come spia presso i nemici... possa mettersi a fare LA DOMESTICA nel covo. Ma stiamo scherzando? È una contraddizione assurda!
Lei è la donna del capo, porca miseria, perché mai dovrebbe andare a rifare i letti, pulire i bagni, passare l’aspirapolvere? Stai mettendo insieme Cenerentola e Fujiko, non so se te ne sei reca conto...

Ci sono poi delle formule che sarebbero davvero da condannare, ad esempio svegliandomi di brutto (?), sono stanca é (Questo non è un verbo essere, è eh =_=), poi che Cinderella Mine abbia un vestito solito è una cosa comica...
Come vengono presentate le origini della ragazza... Insomma, è la protagonista, parla dall’inizio e non aveva mai detto di essere inglese? Cosa vuol dire scrivere due ragazze more molto affascinanti di origine giapponese, io sono di origine inglese, come a dire «A proposito, sai che...»
È definita nazionalità il senso di appartenenza a una nazione per lingua, cultura, religione, tradizione, storia e spesso anche per modelli comportamentali. L’ho studiato a Ottobre, la nazionalità è il fondamento dell’individuo, è l’ambiente in cui nasce e in cui si forma, perché la nazione incide sul microcosmo familiare e l’unità dei singoli individui incide sul macrocosmo nazionale.
Non puoi nominare la sua nazionalità con un «a proposito».
Bill poi mi guardo e mi disse di portargli qualcosa da bere a lui ed ai 2 ospiti => Innanzitutto, la d intervocalica la si aggiunge quando le vocali vicine sono uguali, c’è un numero scritto. UN NUMERO SCRITTO IN CIFRE.
È un testo scritto, non è un compito di matematica...

Per gli ultimi quattro paragrafi servirebbe una citazione unica.
Innanzitutto, Mello vuole una donna. E noi tutti lo abbiamo visto essere sinceramente più interessato alla sua cioccolata e al quaderno della morte che alle fanciulle con le quali si trastullava Rodd.
Posso capire che si tratta di mafia, però voglio supporre che almeno alle elementari siano stati: la frase - ma se mi portate via Annie come faro a guadagnare i miei soldi? é lei mi fa fare un sacco di soldi - qualcuno che anche solo guarda la televisione, o legge un giornale, o ascolta altri che parlano non direbbe mai – dico mai, una frase tanto sconclusionata. Ignoriamo gli accenti che mancano, parliamo solo del contenuto della frase.
Tu leggi, guardi nel vuoto e chiedi: «...Ah?»
Sono solita parlare ad alta voce quando sono al computer, per questo i miei genitori si lamentano molto spesso, e soprattutto parlo tanto quando leggo ficcyne. Non ho mai detto tante volte «Ah?» nei quasi dieci minuti che ho impiegato per leggere e interpretare questo capitolo.
Il comportamento di Mello nella fine è una cosa a dir poco traumatizzante. Ma adesso basta, penso di aver infierito abbastanza.

Voglio sperare che tu abbia capito i tuoi errori e rivedrai seriamente questo capitolo. Non ho letto le altre storie, non so come sei solita scrivere, però questi non sono stati lapsus momentanei, quindi dai uno sguardo generale a tutto e cerca di appianare i contrasti con gli accenti e il linguaggio colloquiale.

See yah, Uchi.

Recensore Master
19/08/09, ore 00:14
Cap. 1:

ciao, vedo anche tu hai scritto una fic su Mello e la mafia... che dire la storia promette molto bene e la metto subito tra le seguite. Un piccolo consiglio: stai attenta a qualche errore grammaticale o di punteggiatura, basta dare una lettura prima di pubblicarla per accorgersene. Detto questo aspetto il seguito. Kisses Lory

Recensore Master
18/08/09, ore 23:03
Cap. 1:

beh come primo chappy è bellissimo :3 continuala.. intanto la metto nei preferiti..insomma promette bene e mi piace :D aspetto aggiornamenti..Baciottoli <3