Recensioni per
Far from the shallow
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/11/20, ore 09:08

II CLASSIFICATO al contest "Folclore d'Italia" indetto da _Vintage_ sul forum di EFP.

- Grammatica e stile: 10/10
Ho letteralmente adorato questa storia, sia per la sua grammatica che per lo stile, ma in massima parte per l’utilizzo perfetto di frasi ermetiche, che non esprimono in toto la loro espliciti natura. È un racconto che si permea di cose dette e sottaciute, un continuo affermare e negare subito dopo, il che s’evidenzia molto nello stile ricercato e preciso, al limite del puntiglioso. Tuttavia, sebbene questo a volte possa risultare forzato e quindi pesante, in questa storia non avviene nulla di simile, anzi: il lettore si ritrova coinvolto in un gioco di proposizioni spezzate, proprio come le ali di Sugawara. È uno stile che ricalca perfettamente l’idea d’incompiutezza della vicenda, una continua ricerca verso i propri personaggi, e ho molto apprezzato anche l’utilizzo del presente, che in queste storie introspettive mi pare sempre più attinente rispetto al passato, che costituisce il tempo narrativo.
Generalmente, su questo parametro, sono di un puntiglioso quasi angosciante, ma ti giuro che non sono riuscita a trovare niente, il nulla, da poterti sottolineare o correggere: è una storia perfetta sotto entrambi i parametri, forse la migliore di questo contest sotto questo aspetto.
Complimenti, non saprei cos’altro aggiungere.

- Caratterizzazione dei personaggi: 14/15
Qui ci sono talmente tante cose da dire che non sono bene da dove cominciare, ma ci proverò comunque. Dunque, se si fosse trattata dell’introspezione di Sugawara e Shimizu, probabilmente avresti ottenuto punteggio pieno. L’introduzione di Asahi, lo ammeto, ha complicato un filino le cose perché certamente è un personaggio che forse avrebbe richiesto un ulteriore approfondimento, ma momentaneamente preferirei concentrarmi sui punti di forza.
Sugawara. Un personaggio che in questo racconto è di una potenza e d’una inquietudine sconcertanti, davvero. Proprio per la sua natura pacifica e d’indole placida, risulta difficile vederla nella veste del cinico – anche se in questo caso non si parla di cinismo, quanto di un realismo terribilmente esasperato: consapevole della sua situazione, il corvo si limita ad analizzare apparentemente impassibile lo scorrere di qualcosa che sa già come andrà a finire. Non appare neppure scosso, sebbene dentro bruci e il suo cuore sia in tumulto. Ti dirò la verità, nonostante l’avvertimento e l’obbligo del pacchetto, non l’ho trovato così fuori contesto dalla sua persona, insomma non ho riscontrato un OOC particolarmente spinto, anzi. In un contesto simile, Suga appare perfettamente integrato senza apparire fuori dal suo solito personaggio: bisogna sempre pensare ad un’esperienza di natura traumatica e a ciò che un personaggio simile potrebbe fare in una data situazione. Pensando a questo, ritengo la tua delineazione di Sugawara particolarmente IC. Anche la figura di Shimizu mi ha entusiasmata parecchio, sei riuscita a renderlo al meglio conservando intatte le sue caratteristiche più peculiari: è ferita anche lei, sta male, ma nonostante tutto conserva con riverente dignità il suo stoicismo, davvero una caratterizzazione ottima, se non eccellente.
Per Asahi, sicuramente il discorso è differente e stessa cosa vale per Yu. Per quel poco che hai descritto, entrambi mantengono il giusto IC – soprattutto Nishinoya, che appare quasi come un bambino spaventato all’idea d’aver deluso il proprio genitori, salvo poi comprendere le reali motivazioni che spingono l’asso a comportarsi in quel modo. Non nascondo che su loro due – che tra l’altro sono tra le mie OTP – avrei apprezzato un ulteriore approfondimento, ma mi reputo comunque davvero molto soddisfatta, bravissima.

- Trama: 9/10
La trama non ha uno sviluppo particolarmente importante, né un intreccio narrativo ricco e variegato, eppure mantiene molto bene il tempo della narrazione. Sei stata bravissima soprattutto perché, in una one-shot a carattere squisitamente introspettivo come questa, schiaffarci una trama decente è veramente complesso, per cui sono strafelice che tu sia riuscita comunque a mantenere alta l’aspettativa del lettore fino alla fine – complice anche lo stile, non lo metto in dubbio.
La storia, di per sé elementare, è incentrata sul dolore di Suga e sul suo repentino cambiamento caratteriale, ch’esprime molto bene un disagio non solo fisico, ma soprattutto emotivo. Attorno alle figure portanti si sviluppa la sotto-trama di Asahi con Nishinoya e il brusio degli altri ragazzi della palestra, che non possono fare a meno di congetturare tutte le possibili spiegazioni ad un simile atteggiamento. Suga è ferito, ma non abbastanza da lasciarsi andare definitivamente, e questo se da un lato gli permette di tornare indietro e raggiungere il vecchio sé, dall’altro lo incatena ancora una volta a Shimizu e al suo amore per lei. Che sia giusto o sbagliato, il cenerino lo accetta senza riserve, sembra quasi nutrirsi di quell’amore, proprio come farebbe un corvo. Poco importa che sia bello o brutto, egli non può esimersi dal provare un simile sentimento e questo vale soprattutto alla luce del fatto che Shimizu potrebbe non ricambiare la nobiltà dell’emozione più dolce chiamata amore.
La vicenda si conclude con un finale aperto che reputo davvero molto d’effetto per tutta la storia – mi è piaciuta tantissimo la scena di Nishinoya che finalmente comprende ciò che Asahi aveva tentato di dirgli con quello sguardo. Ho trovato anche molto attinente l’utilizzo della canzone Shallow, che richiama ciò che Sugawara ripete a Shimizu. Volere di più non è sinonimo d’impegnarsi forse, ma dona l’immagine di una persona ormai impossibilitata a tornare indietro.
Insomma, è una trama che si sviluppa via via che si sviluppano i sentimenti di Sugawara e ho davvero molto apprezzato questa scelta, bravissima.

- Utilizzo del pacchetto: Obbligo 8/8 + Prompt bonus 2/2
Il pacchetto era I giorni della merla, che impiegava l’obbligo di un cambiamento radicale e il prompt nido. Ovvio che entrambi sono stati rispettati ampiamente e sicuramente in chiave ben più originale di quella che mi ero aspettata.
Il cambiamento radicale, in particolar modo, aveva così tante percezioni e sfumature di significato ch’era davvero molto versatile. Sono contentissima di come tu sia riuscita a svilupparlo in una chiave che io non avevo assolutamente preso in considerazione, è stata la sorpresa più piacevole in assoluto. A ciò si aggiunge che questo cambiamento radicale avviene in Sugawara, una persona che non si prestava molto facilmente a quest’idea, il che ha reso ancora più evidente la tua bravura nell’introspezione, complimenti.
Il prompt nido è stato utilizzato in più di un’occasione, anzi direi che è un elemento portante, perché ricalca tutto il tempo della narrazione con metafore – che sarebbe più corretto definire vere e proprie allegorie – le quali esprimono molto bene il concetto di tumulto all’interno del Karasuno e i suoi corvi allo sbando, in contrapposizione all’immagine nostalgica e familiare del nido a cui tornare. Anche qui, bravissima.

- Gradimento personale: 5/5
Vabbè, Sugawara è uno dei miei personaggi preferiti, per cui uno dei miei prediletti inserito in una storia del genere era sicuramente un risultato piuttosto scoppiettante, cioè sono rimasta di sasso per tutto il tempo della lettura. Suga è uno di quei protagonisti che appare sempre sottotono, cammina in punta di piedi e non si fa mai davvero notare da qualcuno.
Per via di molte circostanze, generalmente la mia OTP è la OiSuga e non ho mai particolarmente pensato a lui e Shimizu – nonostante vi fosse ben più d’un motivo per associarli. Il modo in cui hai reso Sugawara, il suo tormento, persino il suo incrollabile raziocinio è stato davvero sopra le righe e piacevolissimo da leggere, perché rappresenta per me una vera e propria ventata di aria fresca, una novità gradevole sia da leggere che da commentare.
Asahi e Yu, che sono pur sempre i miei prediletti corvi, avrei preferito vederli un po’ più approfonditi come già scritto in precedenza, ma nonostante questo mi complimento con te per essere comunque riuscita a conceder loro una “forma”, un modus operandi all’interno della storia, il che la dice lunga sulla tua bravura di scrittrice. Complimenti davvero, una storia magnifica.

Totale: 48/50

Recensore Master
07/10/20, ore 11:02

Ciao Gaia! Sono passata dalla tua storia perché anch'io partecipo allo stesso contest, ed ero curiosa di vedere cosa avevi scritto. :-)
Premetto col dire che non conosco il manga/anime su cui hai scritto: ho letto qualcosa su internet prima di leggere la tua shot, ma comunque la mia ignoranza non mi ha impedito di apprezzare a pieno la caratterizzazione dei personaggi, che sono emersi tutti limpidi come acqua di fonte. Inoltre, mi è piaciuto moltissimo il tuo stile: tutti i paragoni con gli uccelli, la pioggia, il nido: mi hai davvero emozionato tantissimo e coinvolto appieno nella lettura. Davvero i miei complimenti, perché ho scoperto un'autrice piena di talento!
Buona fortuna per il contest!
Eve

Recensore Junior
02/10/20, ore 08:04

Ciao Gaia, mi chiamo Elena e avrei qualche domanda.
Intanto la storia è ben scritta ed è molto apprezzato, però mi ha lasciato dei dubbi (parto dal fatto che potrei essere tranquillamente io ad essere un po' tarda di prima mattina).

Non avevo proprio capito che ci fosse stata una relazione fisica tra Shimizu e Suga, ma pensavo addirittura che dopo il rifiuto di lei Suga corresse tra le braccia di Daichi.
Inoltre Yu e Asahi si sono dichiarati? Non sono riuscita ad inquadrare bene la situazione.

Shimizu poi sembra quasi "cattiva" (tra moltissime virgolette) ok, l'ha rifiutato ma allora perché dirgli di amarlo? Ho pensato ad una relazione fisica senza sentimenti...quel Ti Amo mi ha confusa un po'.

Scusami se ho fatto domande stupide, non è assolutamente una recensione critica! Mi piace quello che hai scritto e come lo hai scritto...ma devo ancora mettere in moto il cervello.

Un abbraccio e a presto,
Elena.