Su qui ti dò ragione. Siamo in una catalessi spirituale dove sembra di essere ritornati al Medioevo, con le streghe diventate le grandi case farmaceutiche e le piccole battaglie politiche che non servono a nulla se non ad arrecar ancor più danni alla popolazione. Sembra che il concetto di popolo sia man mano scemato a concetto di formica, dove il grosso formicaio ingordo tutto fa se non ingoiare ed ingozzarsi la pancia dell'ignoranza dell'essere umano, che se ne sta sul suo greppo mentre sotto di lui il Caos incombe. E con tutto ciò, egli ha ancora la forza di issare il dito indice e urlare ''Bruciate le streghe, bruciate le streghe!''

Questo componimento l'ho visto come una lieve, ma comunque pungente, stoccata ai nostri giorni, che sono qualcosa di incomprensibilmente inspiegabile, dove i tiranni purtroppo esistono ancora in società che dovrebbero essere democratiche.

E intanto, le streghe continuano a bruciare. Un vero peccato.

AP.

Un tempo lontano in letteratura il sole bagnava mentre il mare asciugava.Perfetto comunque il ritmo di questa carinissima poesia,ma il nostro Medio Evo non ci ha mai lasciati.Basta vedere come naviga la nostra societa'.Bravissima.
Pasta 22/10/20

Mi è piaciuta molto questa tua poesia,la trovo piuttosto profonda,è malinconica,ma anche "rabbiosa". Adoro molto il fatto che tu abbia utilizzato un linguaggio piuttosto semplice e conciso.