Aaah, cominciamo con un bello scorcio introspettivo nella mente della donna più intelligente dell'universo, alle prese con le proprie emozioni, forse l'unica cosa su cui lei non riesce a mantenere il controllo.
Il primo pensiero nel vedere una scena tanto drammatica è la negazione: "No, non può essere vero." Prima verso l'esterno, l'incredulità e lo spavento, poi, terribilmente, verso l'interno: forse si era sbagliata proprio lei, forse aveva voluto vedere qualcosa di falso, solo per mantenere lo status quo.
L'odio di Vegeta era tornato a bollire nel suo animo, e si scaglia su degli esseri innocenti, in un buon cerchio Vegeta-Ambiente-Bulma-Vegeta, è una buona descrizione circolare della scena.
"Vegeta c'e l'aveva nel sangue,glielo aveva detto mille volte,I Saiyan erano nati per uccidere." Ah beh, questo è quello che crede Vegeta, anzi, quello che testardamente Vegeta continua a voler credere.
Però vabbeh, qualche attimo dopo Bulma riporta tutti in vita sprecando un intero desiderio, ma porca vacca.
In ogni caso l'intento del capitolo è interessante, ma non posso fare a meno di notare un certo attaccamento all'idea dell'animo saiyan come quello che Vegeta, ciecamente e stupidamente, aveva descritto alla sua prima apparizione. Ora sappiamo bene tutti che la natura dei saiyan è tutt'altra. Però la storia resta scritta abbastanza bene e presenta una struttura godibile. |