Ciao ancora |
Eccoci qua...lo sapevo che invece di una penna tu usi una bacchetta magica. E' meraviglioso questo brano...anche io amo molto la nebbia..incredibile a dirsi, ma quando ci cresci in mezzo diventa parte di te. E' un manto avvolgente che ti fa riscoprire il piacere di una dimensione più intima. E da fenomeno atmosferico diventa anche nebbia della mente, a volte necessaria per riscoprire una nuova dimensione di se stessi. Bravissima! |
Ciao Fenice. Affronti ogni volta tematiche affascinanti, profonde e questa volta scrivi riguardo la nebbia che ci avvolge, il manto dell'anima. A breve pubblicherò un fantasy di due capitoli dove la nomino, essendo davvero suggestiva per me e mi ha fatto molto piacere ritrovarla nel tuo scritto. Una parola che è presente anche nel titolo di uno dei miei libri preferiti, "le nebbie di Avalon." Molto bella l'immagine che hai scelto, introspettiva e, guarda caso, mi ricorda un quadro che amo molto, riprendendo proprio la parola nebbia, "il viandante sul mare di nebbia" di Friedrich. Belle le citazioni che hai scelto per introdurre il tuo scritto, ho amato in particolar modo la seconda. Comunichi come sempre parole profonde, che fanno riflettere. Mi è piaciuta molto questa frase: "confondendo e annullando i confini di tempo e spazio", è proprio così. Un caro saluto. |
Indubbiamente una delle tue liriche più belle che entra meritatamente fra le mie poesie preferite. Azzeccatissime le citazioni famose, curata l' introspezione, l' analisi, le descrizioni ed infine una nota ottimista finale che fa sempre bene ..... Grazie di 💖cara Elena |
La nebbia, affascinante e subdola. Per chi si inerpica in montagna può celare un abisso. Nel bosco può cancellare il sentiero, eppure, fin dai miei ricordi di bambino, la nebbia conserva un'aura di magia, rappresenta una sorta di portale tra il mondo reale e il mondo della fantasia. È un ovattato mantello che ci isola dal mondo e aiuta a liberare la mente dai pensieri più pesanti. Molto bella la poesia, complimenti. |
Fenice carissima,La nebbia la conosco anche quella fittissima.Quando Patton sulle ardenne sferro' la contro offensiva la nebbia era cosi' fitta da non avvertire il benche' minimo sferrare dei carri armati.La nebbia ti avvinghia come un serpente e se ti muovi non sai dove andare.La tua poesia ha un sapore infinito.Meglio la realta' brutta o bella che possa essere.Un abbraccio. |
Buongiorno, |
Cara Elena, questa poesia è una delle più belle che io abbia mai letto su questo sito, forse la più bella. |