Recensioni per
Fratelli di latte
di Caaatkhad

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/01/21, ore 15:51

Ciao!
Sono Cristina, la ragazza dello scambio!
Allora, mi è piaciuta molto la FF, si vede che è tua e che hai ripreso alcuni aspetti della tradizione araba (che onestamente, mi incuriosisce. Se posso, che origini avresti?)
Mi piace il rapporto che hanno i due protagonisti, di amicizia che però non si trasformerà mai in qualcosa di più, date le circostanze in cui si trovano a vivere.
Unico appunto che potrei farti è questo (mio personalissimo parere):

"Farah é una sognatrice, Farah ama il suo Paese, ama la sua famiglia, ama i gatti e il thé alla menta, Farah ama viaggiare e visitare posti nuovi."

quel "Farah ama" lo potresti mettere solo all'inizio della frase e poi partire con l'elenco, semplicemente perchè si sottintende al contenuto della frase (e onestamente, rende un po' più leggera la lettura).

Se posso, ha un significato il nome Farah?
Del resto, non ho trovato particolari errori da segnalare.
Brava, continua così!
Cri

Recensore Veterano
28/11/20, ore 10:26

Buongiorno, sono venuta ricambiare la recensione dello scambio appena ho potuto.
Ho deciso di provare a leggere questa flashfiction perché m’ispirava molto il tema dei “Fratelli di latte” che non ho mai visto sfruttato in giro e credo che questa cosa renda il testo davvero originale, però non avrei mai immaginato che potesse avere risvolti del genere.
Posso capire che non tutte le religioni e società possano accettare questo tipo di amore e immagino quanto i due protagonisti ne abbiano sofferto, si amano ma non potranno mai stare assieme perché il mondo in cui sono cresciuti non potrà mai accettare il loro amore.
Questo li ferisce molto e, nonostante siano poche le parole a disposizione, sei riuscita a rendere benissimo la loro sofferenza.
Devo dire che è stata davvero un’ottima lettura e spero in futuro di leggere altre tue storie.

Ciao e alla prossima recensione.

Recensore Master
27/11/20, ore 19:00

Ciao cara, eccomi qui ^^
Questa Flashfic è davvero bella. E ti dirò, era da un bel po' che non mi emozionavo così tanto.
Hai descritto molto bene quella che è stata la vita (e soprattutto l'amore) di due persone che non potranno mai stare insieme proprio perché sono fratelli di latte, quell'unione che hanno vissuto fin da bambini che al contempo li divide.
Ed è incredibile come Farah e Tarik siano balsamo e al contempo sale l'una per l'altro: da bambini non andavano tanto d'accordo, almeno non all'inizio, ma crescendo sono maturati e hanno capito di provare un sentimento che va ben oltre la semplice amicizia, un sentimento forte e indissolubile. Ma questo sentimento bellissimo non lo possono vivere con serenità, anzi, diventa la fonte del loro dolore, del loro struggersi, ed è per questo che sono sia balsamo che sale al contempo, perché l'amore è bellissimo, ma solo se lo puoi condividere con la persona amata.
E anche se entrambi si amano, c'è purtroppo questo vincolo, questo confine che non possono superare.
La parte finale è stata struggente… perché non posso immaginare che dovranno andare avanti l'uno senza l'altra, proprio non ci riesco. Non dopo che si sono parlati a cuore aperto, non dopo che si sono baciati e dichiarati.
Che bellissima storia, davvero. Mi è proprio piaciuta.

»Amethyst«

Recensore Master
26/11/20, ore 19:03

Ciao :)

Questa settimana ho voluto leggere questa storia perché mi incuriosiva parecchio.

Hai messo in scena una storia davvero tenera e dolce, velata da molta malinconia; e, allo stesso tempo, hai permesso di guardare un po' più da vicino a una cultura e a una religione che spesso, da chi non ne fa parte, sono ignorate o conosciute soltanto in minima parte e attraverso il filtro del sentito dire e anche, diciamolo pure, dei pregiudizi.

Ma da quello che posso leggere qui capisco una cosa che avevo già notato, e cioè che l'Islam è una religione viva e sentita, che non si riduce a una semplice funzione settimanale o magari nemmeno a quella. È qualcosa che fa parte dell'esistenza di moltissime persone, e proprio per questo andrebbe compreso un po' di più, al di là delle credenze di ciascuno.

Compiere una scelta significa anche accettarne le regole, per quanto a volte possano risultare difficili e anche dure. Tarik e Farah lo sanno molto bene e lo accettano, anche se questo non può cancellare l'amore dai loro cuori.

Hai scritto un racconto molto raffinato e delicato, davvero una lettura piacevole. È stato davvero bellissimo ripercorrere la vita di questi due ragazzi, dai primi dispetti fino alle piccole vendette portate avanti da lontano, che già nascondevano la scintilla di un amore impossibile.

Complimenti e a presto!

Recensore Master
23/11/20, ore 17:24

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio libero del giardino di efp.
Questa flash-fic è bellissima
Adoro il modo in cui ha descritto Farah e Tarik, come nonostante si amano non possono stare insieme.
Mi sono immaginata i due protagonisti davanti agli occhi che si guardano da lontano, si amano, ma non possono stare insieme, nonostante sono cresciuti insieme.
Io penso che anche se si troveranno qualche altro da amare i loro sentimenti resteranno immutati.
Complimenti e alla prossima :)

Recensore Veterano
21/11/20, ore 11:53

Ciao, eccomi qui per lo scambio seppur in ritardo.

Allora, questa storia mi è piaciuta molto: mi è piaciuto com'è stata affrontata la religione mussulmana, con toni delicati e che, almeno personalmente, non urtano la sensibilità di chi magari appartiene a quella religione.
Molto complicata la storia dei protagonisti: pur amandosi, mille ostacoli si pongono sul loro cammino. Mi augro davvero possano superarli.

Ti rinnovo i miei più sinceri complimenti, alla prossima!

Recensore Master
18/11/20, ore 19:19

Eccomi per recensire questa breve storia ma che io ho trovato molto affascinante e triste. Triste per questo amore così forte destinato a non compiersi. Con piccoli elementi hai saputo delineare un'ambientazione che per me non è familiare ma in cui mi hai saputo farmi orientare per quel breve sprazzo che nei hai dato e sebbene abbia letto altre cose ambientate nei paesi arabi leggere una testimonianza di prima mano è sempre molto interessante. Mi hai fatto venire voglia di saperne e leggerne di più, se mai scriverai altre cose le leggerei molto volentieri. Lo stile è semplice ma in qualche modo adatto alla vicenda narrata, un piccolo squarcio di vita quotidiana comune sebbene malinconico. Brava! 

Recensore Master
18/11/20, ore 13:20

Ciao cara eccomi qui per lo scambio a catena. Questa flash mi ha colpito perché hai spiegato benissimo in sole 500 parole il mondo ed anche la cultura mussulmana e come per loro il concetto d'amore possa essere diverso. Se magari di solito due amici l'infanzia sono destinati a sposarsi non è sempre così perché ci sono degli ostacoli insormontabili ed è questo il concetto di questa storia, dai toni dolci e amari.
A presto.

Recensore Master
18/11/20, ore 10:30

Ciao!
Beh, per essere una storia così breve è decisamente una bella storia. Con questo non voglio dire che quantità sia sempre sinonimo di qualità, assolutamente, però in poche righe hai riassunto la nascita, la crescita e la morte (mai accettata) di un amore così forte da restare nei cuori di Farah e Tarik.
Mi è piaciuto molto il tuo presentare brevemente i due ragazzi in modo individuale, poche informazioni ma sufficienti a farci inquadrare i protagonisti. Ancor di più mi è piaciuto come i fili delle loro vite si intreccino fin da subito con la condivisione dell'allattamento (anche se, perdonami, non ho ben capito quale delle due madri abbia allattato entrambi nonostante la cosa sia ininfluente a livello della vicenda), delle scuole fatte insieme, dei giochi, i litigi, le paci. Ma come tutti a un certo punto si cresce e capita (lo so bene) che quello che è semplice affetto si trasformi in qualcosa di più, venato da una leggera gelosia che rende tutto più intenso.
Sarà che la sento molto vicina, come vicenda, fatto sta che l'ho apprezzata davvero molto. IO non ho un fratello di latte, ma ho un amico di vecchia (vecchissima data) con cui le cose sono andate più o meno come tra Farah e Tarik e la cosa, anche ad anni di distanza, mi fa ancora male.
La cosa che forse mi è piaciuta di più è il tuo far riferimento a piccole cose che col tempo hanno assunto decisamente più valore, che da sciocche si sono trasformate in importanti e che, alla fine, hanno assunto il sapore dolceamaro di quelle cose che si desiderano tantissimo pur essendo coscienti che non si potranno mai avere.
Una breve storia che, sinceramente, mi è davvero piaciuta. Lo stile non è ricercatissimo, ma questo lo trovo molto adatto all'età e alla vicenda dei protagonisti, ho apprezzato molto il tuo usare i termini in lingua araba per la medina, l'hanout, i dirham che hanno contribuito in modo decisivo a farmi calare nella storia e, anche se non ci sono grandi descrizioni (ma non sono necessarie, non è il luogo quello che importa, sono Tarik e Farah), a farmi immaginare di essere lì con loro ad osservarli crescere e innamorarsi.
Il finale ha fatto male un pochino anche a me e auguro a entrambi (anche se sarà difficile) di trovare qualcuno che scacci dal loro cuore l'altro, che sia capace di farli innamorare ancora e farli stare bene. O altrimenti che trovino il coraggio e la forza di andare contro le tradizioni.
Davvero una piacevole lettura, spero di trovare altre tue originali, magari con Farah e Tarik di nuovo protagonisti :)
Un bacio e a presto, Lagertha

Recensore Master
17/11/20, ore 20:34

Ciao... eccomi qui per lo scambio.
Una storia molto bella, coinvolgente e... ed estremamente triste. Ho trovato molto interessante l'inserimento di termini arabi e la loro spiegazione alla fine del capitolo. È la prima storia che leggo ambientata in Marocco, con le sue usanze spiegate così bene.
Grammatica perfetta e lettura scorrevole. Grazie. Ciao e buona serata. Chiara.

Recensore Veterano
13/11/20, ore 23:19

Sai che è strano leggere storie con termini arabi che mi sono così famigliari?
È strano perché è tutto nuovo, non sono abituata a beccare connazionali che scrivono prendendo spunto dalle proprie radici. Si tende a scrivere di cose all'ordine del giorno, quindi della vita nostrana qui in occidente.
O forse, parlando per me, è che non sono solita scrivere originali, anche se negli anni ci sono stati dati personaggi musulmani con una storia quanto meno decente alle spalle (non so se conosci Lost, con Said, o gli attuali Skam con Sanae).
Comunque, questo ti fa onore e rende felici le ragazze come me che si emozionano nel leggere testi scritti in italiano ma con quel qualcosa di marocchino, che ti fanno un pochino ripensare a casa.