Recensioni per
Fiori e Diamanti
di Aggrodolce

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/11/20, ore 01:08

…ho bisogno di sedermi e rimetter in ordine le idee.
Tu sei pazza, splendidamente e adorabilmente pazza. Mi hai dedicato una delle cose più belle che abbia mai visto… di tutte quelle che abbia mai visto sulla Dofélamily questa è una di quelle che toccano il cuore e raccontano davvero come mai amo questi personaggi così alla follia.
Trebol e Diamante, i genitori putativi di Doflamingo, Vergo e Pica, che hanno vissuto un amore che secondo me (= secondo i miei headcanon che ho debitamente condiviso con te) è tra i più belli e profondi di tutto One Piece. Un amore che come loro è nato dal niente e li ha accompagnati dall’infanzia all’età adulta. 
Un amore che tu hai descritto e regalato a me. *sospira, sbattendo le ciglia*.

Queste drabble riassumono quello che hanno provato l’uno per l’altro durante delle vite troppo difficili e troppo faticose, ma in cui i sentimenti reciprochi l’hanno fatta da padrone tutto il tempo e li hanno tenuti in vita. 
“Ama e ridi, se amor risponde”. Diamante era la persona giusta e perfetta per Trebol perché sapeva farlo sentire speciale, proiettare su di lui gli stessi sentimenti che Diamante prova per sé. Lui si sente una star, una vera star del rock and roll. Mentre Trebol è un inguardabile abominio moccioso, che ha vissuto da solo senza musica prima di incontrarlo. Mi è sempre piaciuto immaginare Trebol commosso fino alle lacrime mentre Didi canta per lui nell’arena, fa tremare le pareti con la sua musica e il suo rock and roll. Trebol lo aspetta con la sua “risata nasale”, i suoi baci, e forse le loro avventure in ascensore. Diamante è un esibizionista egocentrico che ha voglia di farsi sentire e vedere dovunque vada: Trebol sarà sempre la sua destinazione. Persino i riflettori e l’applauso del pubblico spariscono di fronte al suo immenso amore. 
E già qui ero in mille pezzi, ma andiamo avanti con altro dolore e commozione. 
Naturalmente non posso non rendermi conto delle citazioni a DLS e alla tragica fine che Trebol subirà ad opera delle torture di Impel Down. Già questo è sufficiente a farmi tremare di gratitudine un’altra volta, perché si vede che ci tieni davvero e in qualche modo ti sei avvicinata all’universo parallelo che ho creato con quella storia. E con esso alla ship tra Trebol e Didi, che ha sostanzialmente preso vita là. 
Preso vita… difficile da dire considerando che Trebol purtroppo è venuto a mancare proprio in quell’occasione. Trebol non c’è più e Diamante si spezza, nonostante i Diamanti dovrebbero essere indistruttibili. Pare proprio di vederlo spegnersi, un uomo prima così vivace e animato e pieno di esplosiva energia rock and roll. L’uomo che dominava il palco e l’arena, lo showman che faceva del farsi vedere un’arte (incluse le *peculiari* scelte di abbigliamento di cui abbiamo parlato stamattina), è ridotto a un relitto singhiozzante e distaccato dal mondo. Nessuno al di fuori della Doflamily potrebbe mai supporre che si pianga onestamente per un uomo come Trebol. Ma sta succedendo, e sono lacrime oneste che fanno male. Un uomo meraviglioso è stato fatto a pezzi, e un altro è morto.
O forse è questa la loro semplice prospettiva da coppia innamorata? 
Il bello di questa coppia è che sono vicini da sempre e hanno vissuto in simbiosi per praticamente sempre. Credo che a parte il figlio Pica, nessuno conoscesse Diamante da tanto tempo e ne avesse visto tante sfaccettature. Vederli così giovani e ancora non consacrati alla fama piratesca e rock&roll ha un impatto molto forte a mio parere, perché sono davvero tanto diversi dagli uomini che vediamo a Dressrosa. Sono piccoli e sperduti e così inguaribilmente romantici, in maniera quasi vecchio stile, che io aaaaaaaaa- 
“Un giorno sarebbe stato una stella” una stella del rock. Ma secondo me Trebol già lo vedeva così. Trebolcito conosce benissimo le persone e come sono fatte, e aveva già capito che Didi era destinato alla grandezza. E ci sono arrivati insieme, sempre incollati come la colla (la colla mucale di Trebolcito magari?). 
Il finale è ambientato alla fine di DLS, cosa che nuovamente apprezzo e mi fa squittire di tenerezza. La parte sul mangiare in testa alla gente mi dava da pensare alla conquista di Dressrosa, ma il fatto che Trebol non ci sia più… eh sì, mi sa che è il gran finale della Battaglia di Mariejoa. Una battaglia molto dura, con un costo per fortuna non umano (anche se Dellinger ci è andato vicino) ma emotivo, molto forte e serrante su di loro per quello che hanno passato e quello che forse passeranno in futuro da rivoluzionari.
E anche se il diamante splende ancora, il suo fiore diletto è secco e non lo vedrà più. Un fiore che si è seccato nella neve, come se in fondo fosse parte della sua natura. 
“Se solo Trebol avesse visto”. Se potesse vedersi con gli occhi blu e belli della rockstar a cui ha donato un pezzettino del suo corazon, se potesse capirsi davvero e amarsi oltre il moccio e le crisi catarrose e l’aspetto orribile e le costole e il NNE NEE. 
Vedesse di essere un fiore un po’ strano, ma degno di brillare nel riflesso di un Diamante puro. Ma è troppo tardi. 

Non lo è per me per commentar questa meraviglia e spendere su di essa tutte le parole di lode che ho a disposizione. Oltre ad essere commossa – e lo sono tanto – sono genuinamente impressionata da quanto siano vicini questi due, come il loro amore sia sbocciato proprio come un fiore e si capisca subito, in maniera chiara e tangibile, che Didi ci tiene davvero. 
Ma amo anche tutti quei piccoli dettagli come le parole scritte in rosso (Didi) e in verde (Trebolcito) che suggellano ancora di più la loro splendida unione e il loro eterno sodalizio. Quel “Diamanti” scritto verde e “Fiori” rosso mi ga strappato i resti del mio Degenere corazon e li ha triturati in tanti piccoli frammenti che soffrono enormemente. Ma una sofferenza buona. 
E quel titolo poi… Fiori e Diamanti, i semi delle carte, e i fiori che nascono dal niente. Come Trebol, un ragazzo di strada senza niente che dal nulla ha trovato una famiglia, una reggia e un grandissimo amore. 
E un grandissimo ABBRACCIO. Da me, per te, che mi hai fatto un regalo come pochi. 
Ti voglio bene. Grazie davvero, carissima. 

Lady R