Notti insonni ("è un'altra notte senza dormire"). Ma non sono notti consumate dalla passione, dalla passione che intreccia i corpi e compenetra le anime. Qui le notti trascorrono a fatica nello "scervellarsi" della mente.
È così spontaneo questo componimento, così femminile! È sempre la donna infatti che vuole scavare, vuole capire: di chi è la colpa? L'uomo, quasi sempre, tende a svicolare, "mettere un muro", nascondere la sua vulnerabilità dentro un guscio infrangibile. Ed è anche la donna che - spesso, non sempre 😁 - ha abbastanza intelligenza e sensibilità da rispondersi da sola: la colpa non è di nessuno dei due.
In casi simili a volte mi chiedo: sarà davvero poesia un componimento come questo? Sì, ci sono gli accenti e le rime (un pò forzate qui e là); ci sono le sconfortevoli sensazioni da sfogare; ma è sempre lo stesso film, visto e rivisto centinaia di volte ("per noi è pane quotidiano"). Non sarà piuttosto solo una bella, lucida pagina di psicologia della coppia?
No, no, rileggo più volte i tuoi versi e mi lascio contagiare...è vera poesia; quella poesia che sa travalicare le parole ed entrarti nel cuore, e che ti fa venir voglia di piangere.
Piangere per te, per me, per tutta l'umanità.
Eva, che cosa hai mai fatto? Adamo, non era meglio contentarsi del tanto che avevi? Un'altra domanda a cui non so rispondere.
Bisogna essere in due per sapersi rispondere. E non siamo invece che muti conviventi sotto lo stesso tetto. |