Recensioni per
Vento di Normandia
di Red Drago
Molto triste, una bella introspezione che secondo me rispecchia davvero ciò che era presente ne cuore di Oscar la sua presa di coscienza rispetto al ruolo ed alla presenza di Andrè da questo punto in avanti. Sei davvero bravo con le parole ma questo si sa, hai un dono. |
Salve! |
In effetti si ha proprio la sensazione che le parole di Oscar non possano che essere state queste. |
Carissimo Red Drago, buongiorno! |
E' sola e angosciata Oscar, decisa a cambiare radicalmente vita per non dover cambiare vita. Il mondo le è crollato addosso, le certezze stanno vacillando e, per non doversi mettere in discussione e rivedere i suoi capisaldi, vuole rivoluzionare tutto. Occorre che tutto cambi perché tutto resti com'è. Non deve essere stato facile per lei rendersi conto che tutta la vita vissuta fino ad allora era fondata su una menzogna di fondo. Oscar ha capito la grande trappola della libertà: per essere se stessa, deve adattarsi a vivere da sola come quel cane. |
Ciao Red Drago. Appena ho letto il titolo di questo tuo scritto nel fandom di Lady Oscar sono rimasta affascinata, è presente la parola "vento" a me cara, presente nel mio nickname ed ho potuto immaginare a cosa ti riferissi citando la Normandia. Hai scelto un momento che mi ha sempre colpita nell'anime, per quanto successo poco prima ad Oscar e mi è sempre rimasto impresso il cane randagio. Hai descritto tutto molto bene, rappresentando in modo delicato i turbamenti della donna a cavallo, facendo immergere il lettore nell'interiore della protagonista. Emblematica questa frase: "questa rosa ha troppe spine, meglio che stia sola." Hai espresso tutto in modo delicato mediante la tua sensibilità e capacità d'immedesimazione e sono lieta di aver letto questo scorcio fondamentale nella vita di Oscar, nella sua completa solitudine. Una buona domenica. |
Buongiorno, che bello questo missing moment... nell'anime tutta la scena dura pochi minuti, tu sei riuscito ad espandere i pensieri di Oscar, a estrapolare i suoi dubbi e le sue paure creando un'ottima introspezione. Molto bravo come sempre, a presto. |
Davvero sincera e amara; il paragone con il cane randagio è azzeccatissimo. |
Il confronto con lo stato del cane randagio e diffidente con lo scenario del tramonto mi ha sempre colpito. Avevo 17 anni quando vidi Oscar in TV per la prima volta e sapevo già cogliere le analogie tra lo stao d'animo dei personaggi e la sceneggiatura e la fotografia del cartone animato (lo si chiamava ancora così); tu hai saputo rendere a parole in maniera magistrale quello che in video dura sì e no un minuto, e hai reso perfettamente lo stato d'animo della nsotra eroina. Complimenti e grazie per avermi riportata là sulla spiaggia con lei. |
Ciao Red, molto bella questa one shot con la quale hai voluto indagare le sensazioni di Oscar dopo l’evento dello strappo, e io mi sono sempre chiesta quali fossero stati i pensieri di Oscar in quei giorni solitari in Normandia dove si era rifugiata e dove sicuramente stava soffrendo per tutto ciò che era avvenuto, per se stessa e per André. In un attimo tutto il suo mondo si era sgretolato; André era, oltre che la sua ombra fedele e protettiva, anche colui nel quale aveva sempre confidato e da ora sapeva che fosse anche l’uomo che aveva taciuto un amore che durava da ben venti anni. Era arrivato ad un punto dal quale non si poteva tornare indietro manifestando i suoi sentimenti con rabbia alle parole scostanti di lei, che cercava di farsi forte distaccandosi dagli affetti più cari per non soffrire, ma non accorgendosi di ferire chi le era stato vicino per tanto tempo senza nulla chiedere. Lei per lui era sempre stata una bellissima rosa da amare e ammirare e da proteggere, mentre la sua decisione, per bandire dal cuore e dalla mente ogni sentimento, era quella di trasformarsi in un lillà, convinta che avrebbe sofferto meno modificando la sua vita e diventando un soldato in tutto e per tutto. Su quella spiaggia sferzata dal vento incontra quel cane randagio che ha paura di farsi avvicinare da lei, come se avesse la percezione che lei avrebbe potuto fargli del male. Meglio allora rinchiudersi nella solitudine di una vita nuova dove nessun sentimento avrebbe più fatto capolino, poiché essendo una rosa le sue spine avrebbero potuto ferire e lei non voleva far soffrire nessuno. Una decisione presa in quel momento dal quale si distacca da André, amico, fratello ma convinta che non potrà mai essere uomo da amare. Un episodio che è una metafora della vita che la attende e che nonostante la sicura solitudine a cui sarebbe andata incontro, con piglio deciso affronterà fino alle estreme conseguenze che un tale atteggiamento avrebbe recato con sé. Shot breve ma intensa dipinta con perizia dalle tue parole sempre puntuali. A presto! |
Bella. Concisa ma molto efficace, mi piace questo stile. Oscar sta mentendo a se stessa senza saperlo, ma come darle torto? tanti sacrifici per sentirsi poi dire che non sarà mai un uomo, il suo cuore che per primo la tradisce facendola infatuare del conte. Decisione più che legittima la sua, ma continuo a non perdonarle il modo in cui ha trattato Andrè la sera dello strappo. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Quel cane...lo avevo dimenticato... Tu lo hai riportato alla memoria. |
Stupendo questo capitolo! |
Bellissima questa tua storia su questo momento,che non viene spesso narrato. Oscar è confusa e bisognosa di ritrovare se stessa. Bravo! Complimenti! |