Mi sono ripromessa tantissime volte di commentare questa storia ed altrettante volte ho desistito, vedendo la lunghezza dei commenti di chi l'ha fatto prima di mema stasera, in uno slancio di non so che cosa, ci provo. |
Ho messo la canzone di sottofondo, com'era d'obbligo fare, e l'ho ascoltata una prima volta, ri-ascoltata, senza il testo davanti. La ricordavo perfettamente: così tormentata, così profonda, così arcana, così nera da richiamare alla mente qualcosa di diabolico, di carnale, di perfettamente peccaminoso. E' bastata la canzone per darmi un piccolo ma preciso indizio di ciò che stavo per andare a leggere: qualcosa che, nonostante le alte aspettative, non mi ha deluso, non completamente almeno, anche se ci sono alcuni punti che mi preme capire meglio, forse perchè io non ho saputo coglierli in pieno. Incomincio con uno dei concetti che maggiormente mi ha catturato, e credo che tu ormai avendomi conosciuto un pò sia in grado di capire il perchè: "Sulle pareti scure si stagliavano ombre malate di purezza, che il mio arrivo uccide e stronca, impietrite dalla presenza della tua sublime Bellezza"; dunque, cerco di ragionarci su un attimo. Il punto è che questa frase mi sembra deliziosa, estremamente deliziosa: la purezza, considerata quasi al pari di una malattia, viene spazzata via dall'arrivo del narratore che, quindi, si presume abbia poco a che fare con la purezza e la castità, che si tratti di qualcosa di mentale o di effettivamente carnale poco importa. Inoltre, apoteosi, la bellezza stessa dell'"oggetto" concupito, definita sublime, fa impietrire queste ombre pure, quasi come se la bellezza di cui tu parli sia qualcosa di nero, di marcio, di dannato, qualcosa che la purezza e i puri non posso sopportare. Il concetto di bellezza che qui sembra trasparire, a mio parere, è quello di una bellezza dark, quasi gotica, lontanissima dalla bellezza candida e smielata che si ricerca oggi, quindi, il mio plauso al riguardo. Immediatamente dopo, però, ecco che il dubbio sorge in me spontaneo leggendo: "In te racchiudi Luce meravigliosa, virtù perfetta, finora ignorata da me, annegato e sopito nel male".....ma come, mi sono chiesto, com'è possibile che il narratore, così nero, così dannato, di cui persino le ombre pure hanno timore, ammirare una Luce, trovarla meravigliosa, addirittura attarcisi per cercare di sfuggire da quel male dove ha vissuto fino a quel momento? Improvvisamente cambia vita? E' un diavolo che ha cambiato vita incontrando un angelo sul suo cammino? Se così fosse, lo trovo banale e scontato. E ancora....cosa per me ancora più debilitante, la bellezza che menzionava alla strofa che ho riportato prima, quella bellezza dannata capace di impietrire le ombre pure, non è altro che in realtà la solita Luce del bene? Non so se sono riuscito a spiegarmi bene, temo di no, ma provando a fare un sunto, trovo che in queste due strofe ci siano delle incoerenze di fondo, che, a meno che non siano frutto di una mia lettura sbagliata, fanno crollare il clima quasi satanico (meraviglioso) che si crea in un primo momento a favore della solita storiella del ragazzo angelico, bello, buono, che incontra quello diabolico, insicuro, maligno e lo converte alla "Luce meravigliosa" tirandolo fuori dal male. Storiella che trovo riprovevole. Avanzando nel testo (che, come ti sarai reso conto, ho analizzato in modo differente stavolta, trovandoci devo dire un certo gusto) trovo altre frasi degne di nota, particolarmente toccanti, come ad esempio "Vano letto" che ottimamente dipinge il fatto che il narratore sia quasi seccato dal fatto che in quel letto, con l'oggetto da lui desiderato, non ci sia stato altro che qualche sguardo appena appagante. Ancora, tristissima ma affascinante "Io non posso far altro che guardarti partire" che ben descrive l'impossibilità della storia tra i due, ed infine, la meravigliosa "Per voi sono una stonatura", definizione che trovo adatta a tutti Noi: stonature, note sbagliate, voci fuori da un coro che ci guarda male. Volendo tirare le somme, la poesia non ha ancora una valutazione precisa nella mia testa: se l'incoerenza che ho sottolineato prima fosse vera, allora ai miei occhi perderebbe veramente molto; se fosse solo frutto di una mia lettura sbagliata, allora trovo che sia qualcosa di importante, un bel ritorno, una buona conferma, una vena che continua a pulsare ritmicamente. |
Premesso che, non avendo tradotto la parte in Latino ― non ne ho avuto la forza, comprendimi ― ho associato il titolo alla canzone degli Evanescence, e ti comunico a puro titolo informativo che credo che come colonna sonora si sposi perfettamente con l'atmosfera evocata dallo scritto. Se ti interessa, così, per curiosità. |