Recensioni per
Non so cos’è
di chiara_LN

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/12/20, ore 16:49

Non capisco perchè le tue poesie debbano coinvolgermi così tanto… In fondo sono solo parole scritte su una pagina bianca… Forse perchè oggi io sono particolarmente vulnerabile, nel sentirmi avvicinare da un Natale diverso, senza le comode ipocrisie del “Natale con i tuoi” ma senza nemmeno le poesie che recitavo a memoria da bambino in sala da pranzo… Forse perchè sei davvero nata poetessa; “non so cos’è”...

Qui non si assiste al furto di un Natale, piccola cosa in confronto, tanti ne ho passati e tanti forse ne passeranno. Qui viene rubato un Amore, di quelli che iniziano dolcemente, schivi e nascosti “come un piccolo fiore”, come fiammella che poi si espande, sempre più calda e travolgente, penetrando senza indugio nelle due sfere della nostra esistenza, quella corporale (“dolci carezze”) e quella spirituale (“scambio di sogni”).

Individui tre momenti in questo tragico percorso: l’amore, la disillusione, e il dopo, quando si perde il controllo. “Non so cos’è” in tutti e tre i momenti, si tratta di emozioni forti e mai provate prima.

La seconda fase inizia sempre in sordina, come la prima. Il vestito “troppo scollato”. Non è la gelosia dell’amante che vuole l’amata tutta e solo per sè, è solo un pretesto vigliacco, è scaricare le colpe tutte sul partner, sia esso maschio o femmina. Quando invece si è sempre in due ad amare, e sempre in due a sbagliare. Io personalmente mi trovo ancora in questa seconda fase, che dura ormai troppi anni. “Ma io non posso proprio far niente”.
Violenza è anche "schiaffo, calcio, pugno", ma non solo.

Non si riesce ad evitare la terza fase, quando qualcosa si rompe, ed è sangue che sporca irrimediabilmente il fanciullesco candore.
“Neanche il tempo di…” Dimmi, ti prego, di cosa? Non ci sono ancora arrivato. Ho paura di saperlo. Faccio finta di non capirlo.

Incisivo, inatteso perchè fuori campo nelle note finali, come un pugno nello stomaco, quel messaggio: “reagire prima che sia troppo tardi”. Dunque la resilienza non è più una virtù?

Nessuna osservazione negativa, stavolta; musicalità perfetta. Non stanca, fa venir voglia di rileggere e rileggere. Coinvolgimento massimo: vieni preso per mano e ti vengono fatti indossare i panni della sventurata protagonista.

Nuovo recensore
27/11/20, ore 07:04

.....nei suoi occhi uno sguardo malato
Per un sospetto balenato
Di trovarsi presto dimenticato.


Un saluto Pasta 27/11/20