Ciao mia cara!
Finalmente sono riuscita a trovare un attimo di tranquillità per passare. Non sai che piacere è per me tornare a leggere qualcosa di tuo dopo tutto questo tempo.
In più, questa è la prima recensione che scrivo in questo 2021 (sì, il mio proposito di recensire di più non sta avendo molto successo visto che lascio la prima solamente oggi che è il 4 gennaio) e spero veramente che sia la primissima di una lunga serie per quest’anno.
Ma ora concentriamoci sulla storia.
Qui troviamo Poe e Ben che, dopo un periodo di semplice “frequentazione intima” (possiamo chiamarla così? ahahahah) sono diventati una coppia e stanno per riunirsi dopo diverso tempo che non si vedono in occasione delle festività natalizie.
Capisco perfettamente che, non vedendo l’amato da diverso tempo, i pensieri di Poe sono tutti focalizzati su una cosa, una cosa molto specifica ahahahahah Visto l’alto obiettivo che si è posto, deduco che li sia mancato veramente tanto durante il periodo in cui sono stati lontani ahaha.
Al di là dell’aspetto sessuale della loro relazione, ci rendiamo subito conto di quanto il pilota abbia a cuore il suo ragazzo e lo conosca così bene, tanto da capire perfettamente che qualcosa in lui non va dal fatto che gli è praticamente saltato subito addosso senza dirgli nulla sulla decorazioni e il regalo che gli aveva fatto (anch’io lo voglio un wookie natalizioooo!! Deve essere una delle cose più pucciose del mondo). Devo ammettere che è una cosa molto bella da costatare perché dimostra che vi è molto più oltre al sesso nella loro relazione.
In un primo momento Ben sembra un po’ riluttante ad aprirsi, ma poi rivela che, a tormentarlo, sono diversi pensieri che vanno da suo zio Luke che vorrebbe che si allenasse anche il giorno della Vigilia, il regalo per sua madre che ancora deve acquistare e le varie cene con i vari membri del Senato alle quali dovrà partecipare. Non si tratta di nulla di particolarmente grave, solo diverse circostanze piuttosto rognose, ma che, messe insieme, non riescono proprio a dar pace al proprio cervello nemmeno quando si sta amoreggiando con il partner. Tutte cose che gli fanno ottenere il nomignolo di “Grinch” da parte di Poe.
Beh, devo ammettere che è un paragone veramente azzeccato ahahaah Ce lo vedrei benissimo Ben ha interpretare la parte del Grinch.
Devo ammettere di aver sputato entrambi i polmoni nel leggere questo scambio di battute: “Te l’ho mai detto che avverto un tremito nella Forza ogni volta che spari cazzate, Dameron?” “Io invece avverto ben altro, qui.” Non solo l’ho trovato divertentissimo, ma l’ho trovato veramente in linea con i loro personaggi originali.
Ed è proprio dopo questo piccolo battibecco che Ben finalmente ammette il motivo per il quale detesta il Natale: quando aveva due anni suo padre lo aveva portato con sé a fare delle compere, per poi lasciarlo in negozio.
Devi credermi, sono tipo saltata in piedi quando ho letto questo riferimento a “Da allergia ad amnesia il passo è breve”, storia che ricordo perfettamente perché l’ho letteralmente adorata. Trovo che sia stata una bellissima scelta quella di collegare insieme queste due storie.
Devo ammettere che sarei curiosissima di sentire le varie versioni di questa storia che potrebbero raccontare Han, Leia e Chewbe perché credo che ci sarebbe da divertirsi nel notare le differenze.
A parte gli scherzi, è veramente plausibile che, avendo avuto un trauma simile da bambino, Ben detesti il Natale e sia così scontroso durante questo periodo.
La cosa più importante però, come gli fa notare Poe, è che si ricordi che i suoi genitori, nonostante tutto, gli vogliono bene e sentono tantissimo la sua mancanza quando è via. Questa è un’osservazione più che giusta, ma che porta con sé questioni che per Ben erano ancora del tutto irrisolte, come il fatto di non aver deciso liberamente d’iniziare l’addestramento da jedi. Devo ammettere che ho sempre provato un senso di tenerezza nei confronti del giovane Solo: mi ha sempre dato l’impressione di una persona che non ha mai potuto fare molte scelte nella vita, che la strada che avrebbe dovuto percorrere era stata segnata da qualcun altro con grandi progetti per lui. Penso che le cose sarebbero andate molto diversamente se gli avessero permesso di fare da solo le sue scelte.
Capisco quindi che Ben non voglia rovinare questo momento rivangando il passato.
Al contrario, chiede maliziosamente a Poe se anche lui a sentito la sua mancanza, alleggerendo quindi notevolmente l’atmosfera.
Ho trovato molto carina la frase finale “E passò il resto del pomeriggio a dimostrare accuratamente a Ben tutti i vantaggi delle vacanze natalizie”, sia perché ci fa capire che non sono stati a guardarsi tutto il tempo negli occhi, ma anche perché, almeno, il giovane Solo ha potuto, in qualche modo, rappacificarsi con questa festività.
Ho veramente adorato questa storia. L’ho trovata un bellissimo mix di comicità, amore e malinconia.
Mi è piaciuto tantissimo come hai descritto Poe e Ben e gli ho trovati entrambi molto fedeli con gli originali.
So che questa storia l’hai scritta come regalo per Violet, ma spero davvero che vorrai regalarci altre fanfiction su questa coppia perché, in primis, l’hai resa benissimo e sarebbe un piacere leggerne delle altre, secondo, questi due sono così belli che se le meritano davvero tante storie su di loro ahahaha.
Comunque, sono veramente curiosa di leggere quali altre storie mi proporrai in futuro (per questo vado a recuperarmi “Spie sotto copertura”) perché è sempre un piacere leggere qualsiasi cosa scritto da te.
Un mega abbraccio virtuale, mia cara!
Jodie |