Recensioni per
Neve sottile
di meiousetsuna
Recensione Premio Speciale per il contest "Ignotus - Indovina Chi (Edizione Deluxe)" |
| Recensione premio per il Contest Revival - A volte ritornano 3/5 | |
Buondì mia cara! Giungo alla tua fic in una splendida giornata di sole, senza alcuna traccia di neve, nemmeno sottile. :) |
Ciao Setsy, |
Ciao! |
L’impatto, tra le aspettative legate all’atmosfera natalizia che, nel nostro immaginario, è più avvolgente se c’è un paesaggio innevato, e quello che effettivamente ci accoglie in questa tua storia, beh, è sicuramente molto forte. Infatti si termina, tra farfalline bianche e sonaglietti di slitte, di pronunciare mentalmente l’ultima sillaba di quel termine, “sottile”, che una lucida realtà ci induce a cambiare “rotta”. È, in effetti, in quel gelido elenco di sostanze stupefacenti che il Natale di Sh si ambienta. E non c’è solo la famosa “lista” che ci accoglie, quasi beffarda, ma anche una connotazione cruda di quel posto così desolato e desolante in cui Sh circa di sfuggire a se stesso e ai demoni della sua mente troppo funzionante. Una sequenza quasi spietata di particolari rivoltanti che costruiscono un quadro d’ambiente in cui la vita diventa una terribile prigionia. La tua descrizione diventa veramente emozionante nel ritrarre dei modi di fuggire dalla realtà che suscitano orrore e pietà. Il filo conduttore di questa tua storia è il rapporto tra Mycroft e Sh. Un essere fratelli che lascia fuori gli altri affetti, relegati in un ambito di superficialità e di gelida perfezione, di routine che non lascia spazio alle imperfezioni dell’essere umani ed accoglienti. Molto riuscito, a mio avviso, il tuo occuparti del rapporto tra i due fratelli, il che non è semplice perché i personaggi in questione non sono certo lineari e semplici da decifrare nelle loro espressioni ed atteggiamenti. Eppure mi sono apparsi sinceri, credibili, efficaci. Complimenti, dunque, per la capacità di coglierne e svilupparne i significato più reconditi: l’apparente anaffettività di Mycroft e di Sh che, invece, rivelano un mondo interiore in cui c’è, ben presente, il desiderio di amare e di essere amati. Hai messo sulla scena, con lucidità e credibile verosimiglianza, ahimè, il senso del Natale che riunisce la famiglia Holmes, i cui componenti certamente non si trovano per un vero desiderio di condivisione. L’unica, vera, profonda condivisione è quella tra Myc e Sh, uniti in un percorso di delusione e di solitudine. Ma ci sono, l’uno per l’altro, anche se la causticità con cui il minore di rivolge al maggiore, indurrebbe a pensare ad un rapporto falso. Non è così. Il vero Natale è in quella “lista” che Mycroft è riuscito ad ottenere ed in quell’abbraccio, sfumato sul nascere che, comunque, per loro è come ci fosse stato. La storia, iniziata nel dolore ed in uno scenario squallido, termina con la visione di un cielo meraviglioso, sincero, non finto in cui fai intravvedere la speranza. Noi sappiamo bene che quella stella che si vede, anche se è ancora opaca e poco brillante, sarà la presenza di John accanto a Sh, il suo “conduttore di luce”. Storia, questa, molto intensa, in cui l’osservazione dei personaggi diventa intreccio fondamentale per un bellissimo racconto natalizio, non stucchevole, non banale. Si evidenzia la tua capacità di “affondare” le radici di un ritratto in una dimensione psicologica realistica anche nella sua complessità. Sh e Mycroft brillano di una loro umanità e ce li regali in un modo davvero avvincente. Un’ottima, vera storia di Natale. Brava e... auguri di cuore. |
Tesoro mio. Sono più in ritardo del ritardo (??) ma ci sono, non potevo perdermi un'altra tua pubblicazione, un altro gioiellino. Non frequento quasi per nulla questo fandom, in quanto, perdonami, non shippo Johnlock (anche se le tue le leggerei) ed è stata una piacevolissima sorpresa trovare una storia interamente sul rapporto dei fratelli Holmes **. Non ricordo se per caso te l'ho scritto sull'altra tua bellissima storia kidfic, ma adoro le storie pre canon riguardanti loro due, per quanto questa mi abbia uccisa. Mi ha uccisa vedere Sherlock ridotto, così giovane, in quel modo, mi ha uccisa vedere Myc stargli accanto, fare del suo meglio (è proprio vero quello che Sherlock dice ai suoi genitori nel finale di serie!) eppure allo stesso tempo vedere che quel meglio non è servito. Perchè sì, forse Mycroft ha impedito a Sherlock di sprofondare del tutto, lasciando che l'acqua rimanesse alla sua gola, senza sommergerlo. Ma sarà solamente John Watson, molto tempo dopo, a salvarlo. Da brividi il pezzo in cui Myc riflette sulla possibilità di rinchiudere il fratello come ha fatto con Euros, e allo stesso tempo si rende conto che non sia la cosa giusta, da brividi anche la contrapposizione fra quello che il natale è per la maggior parte delle persone (il canto degli angeli) e quello che invece è per loro due (l'inferno.) |