visto il disastro su ao3, ho pensato di passare sul tuo account efp per iniziare a lasciarti qualche recensione (che arrivano lente, ma arrivano, non pensare che non arriveranno) e visto che volevo iniziare le recensioni con una storia sui fratelli Vargas i sono ritrovata a rileggere la tua os di natale d'estate.
Inizierò con le parti più banali che non sono per niente banali e che secondo me devono essere dette. c'è una sensazione di sollievo quando leggo le tue os. come se tanto io sapessi giàTM e quindi non mi devo preoccupare. So già che scrivi bene, so già che anche le scene che sembrano più mondane le prendi sul serio e so giù il tuo livello di fluff e non mi sono mai dovuta adattare a nessuna delle tre cose perché (so già che) sono già perfette. È un sospiro di sollievo leggerti, un sospiro di sollievo ricordare quanto scrivi bene e un sospiro di sollievo sentire questa lieve vena di ironia in quello che scrivi. E questa os me lo ha solo ricordato.
Cioè mi ha ricordato anche la quarantena e quanto l'abbiamo sopportata male, ma Romano che aspettava il cenone e Veneziano torturato dai preparativi del cenone? cultura generale, sofferenze universali, letteratura di primo piano.
Mi è piaciuto molto come hai delineato il loro rapporto. Mi piacciono i loro alti e bassi e i momenti di pace seguiti da pesante stress. Come direbbe qualcuno: quella sensazione della pelle che si strappa, ah, quella è la famiglia!
Ci vediamo presto! |