Recensioni per
Croce di Ferro
di Star_Rover

Questa storia ha ottenuto 17 recensioni.
Positive : 17
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/07/21, ore 08:04
Cap. 2:

Ciao Star_Rover,
in questo secondo capitolo ricrei accuratamente gli eventi e le atmosfere di una missione notturna di esplorazione. La tensione, il freddo, il fuoco del nemico e, appena arrivati alla cima, l'improvviso scontro a sangue con alcuni soldati di guardia all'avamposto.
L'umanità del tenente Spengler risalta in tutta la storia, dal soccorso prestato al suo sottoposto ferito al suo attimo di esitazione nel trovarsi faccia a faccia con un soldato nemico nel quale rivede sé stesso, al suo risparmiare la vita a un avversario intravisto di spalle nel bosco e attraverso il cannocchiale del suo fucile. Dopo questa missione, costata la vita ad almeno quattro dei suoi commilitoni e a diversi soldati inglesi, la sua indifferenza per lo smarrimento della preziosa decorazione rimarca la sua umanità nella percezione delle priorità della tragica situazione in cui sono immersi.
Resta il rimpianto che, se il suo superiore è rimasto indifferente alla segnalazione dell'attacco imminente, costata la vita a diversi uomini, la sua missione è risultata sostanzialmente inutile.
Complimenti per la bella storia.
A presto
MaxT :)

Recensore Master
21/05/21, ore 09:26
Cap. 2:

Ciao Star_Rover. Eccomi per la seconda e ultima parte di questa tua storia. In un contesto cruento e drammatico, dove ci si deve purtroppo comportare in un certo modo, risalta l'umanità del tenente. Sarò curiosa di approfondire riguardo il suo personaggio nella long e di leggere la storia per intero. Ho ben immaginato quanto stesse accadendo attraverso le descrizioni ed è suggestiva la simbologia della croce di ferro. Emblematica quest'espressione: "non era importante quel che ornava il petto di un soldato, ma ciò che riempiva il suo cuore." A presto. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 21/05/2021 - 09:29 am)

Recensore Master
22/04/21, ore 15:56
Cap. 2:

Rieccomi qui.
Le scene di battaglia che ricrei sono molto suggestive, sembra proprio di ritrovarsi in mezzo alle trincee. Ma ciò che più risalta, qui, è l'aspetto umano del protagonista, che non viene mai meno, ma si mostra sia nel pensiero che nell'azione.
È un vero "eroe", che senza ostentazione compie il suo dovere come se da esso dipendessero i destini del mondo, senza pretendere per sé niente se non l'assoluzione del suo compito. E qui, l'immagine "visiva" della croce di ferro non è più solo una medaglia, inutile di per sé come "oggetto", ma simbolo del valore che il tenente dimostra sul campo.
Una storia bellissima che finisce subito tra i preferiti. Complimenti come sempre! ^^

Recensore Master
04/01/21, ore 12:41
Cap. 2:

Ciao carissima, eccomi qui a concludere la lettura^^
Questo secondo capitolo mi è piaciuto molto, l'ho trovato davvero coinvolgente. Mi sento giusto un po' stupido perché ho capito solo alla fine, quando c'è la descrizione dell'alba, che la missione era avvenuta di notte, e infatti non mi capacitavo di come August fosse riuscito a correre con Weber in spalla in campo aperto senza essere colpito all'istante. :)
incapacità mia a parte, la storia è presentata in modo molto vivido, soprattutto nella caratterizzazione degli ambienti: già nello scorso capitolo i rifugi sotterranei erano stati riprodotti con cura, ma qui ti sei davvero superata, rendendo chiarissimi gli intricati labirinti di sentieri e trincee lungo il fianco della collina. Anche le descrizioni del paesaggio ghiacciato sono state interessanti, e ho trovato molto realistico il fatto che un soldato sia caduto e altri si siano rifugiati sotto una sporgenza rocciosa in attesa del loro superiore. Sembrano cose banalissime, ma raramente le ho trovate scritte. A questo proposito ho anche apprezzato la scelta del fronte occidentale, sempre trascurato nei racconti storici (soprattutto su EFP!) ad eccezione forse dell'iprite.
L'umanità di August è riuscita ad emergere in modo davvero prorompente lungo l'intera narrazione, tanto che citare i singoli episodi appare quasi superfluo, soprattutto perché in tutti ricorre il tema vita/morte che hai analizzato nelle diverse sfaccettature (necessità, dolore, dovere, ecc. Hai fatto davvero un lavoro magistrale). Il dialogo finale, tuttavia, è quello che mi ha colpito di più: la perdita della croce di ferro non significa nulla, in quanto per quanto simbolico e di valore essa rimane comunque un oggetto, mentre per il tenente ciò che conta davvero è l'essersela guadagnata e l'essere riuscito a salvare i suoi uomini. A mio parere nessuno la meriterebbe più di lui, come hai giustamente ribadito nel finale sono questi i veri eroi che meritano di essere premiati, al di là dello schieramento.
Ero sicuro che Weber sarebbe morto, e sicuramente senza August sarebbe accaduto. In un certo senso, le sua determinazione è stata premiata nonostante tutte le difficoltà.
Lo stile è come sempre eccelso: solitamente non sono un grandissimo amante dei periodi spezzati, ma in questo caso hanno contribuito a dare ritmo alla storia, aiutando il lettore a immedesimarsi nella tensione delle situazioni narrate. La grammatica è perfetta.
Davvero complimenti Star, anche se si tratta di uno spin-off la storia è stata godibile e mi è piaciuta moltissimo, non vedo l'ora di leggere qualcosa di nuovo di tuo!
A presto :)
mystery_koopa

Recensore Master
27/12/20, ore 14:55
Cap. 2:

Carissima,
Spengler porta in salvo i suoi compagni e soprattutto il povero Weber, che tanto lo ammira.
Durante il percorso gli ostacoli sono molti, tanti anche quelli interiori, come quando si tratta di sparare alle spalle di un nemico.
Il tenente non lo fa, c'era da attendersi da lui un comportamento onorevole. Mi ricorda molto le descrizioni di Emilio Lussu in "Un anno sull'Altipiano", dove un avversario ignaro viene risparmiato perché il suo volto inconsapevole si confonde con quelli dei familiari e degli amici lontani.
Alla fine, la decorazione al merito è perduta, mentre la lealtà è qualcosa che nessuna guerra ti può strappare.
Complimenti per questa breve storia, che completa bene la figura dell'ufficiale tedesco e il punto di vista dell'altra linea di combattimento.
Un bacio! ^^

Recensore Master
26/12/20, ore 22:27
Cap. 2:

Eccomi anche qui, cara ^^

L'incipit della seconda parte racchiude tutta la suspance che hai lasciato nel capitolo precedente ed è a dir poco impossibile concludere la prima parte senza tuffarsi subito sul proseguimento.
Il buon cuore di Spengler per noi lettori è ormai noto. È un uomo in gamba, determinato, dalle mille risorse, altruista e buono. Sembra quasi un’antitesi in contesto di guerra, bontà e morte si scontrano, eppure ogni parola e gesto del tenente affievolisce le drammatiche conseguenze della guerra, lenisce il dolore, ricorda a sé e ai suoi compagni che c’è ancora spazio per l’umanità verso i propri amici e i propri simili.
Spengler è un solido punto di riferimento per i suoi uomini e non solo per quanto riguarda le doti militari. L’ufficiale possiede la dote dell’autocontrollo, lui vive le stesse emozioni dei suoi uomini ma non può esserne travolto, anzi deve contenere e tranquillizzare anche i suoi commilitoni, ciò dimostra grande coraggio e senso del dovere da parte del tenente.
È efferato l’omicidio che compie Spengler contro l'avversario, lui stesso ne rimane scioccato riconoscendo poco prima un suo simile, i cui occhi raccontano molto più di ciò che il tenente riesce a vedere nel momento del delitto. L’ufficiale sta male, in guerra umanità e morale si scontrano ancora una volta e ciò non può che sconvolgere, come se i soldati più puri cadessero vittime di una guerra interiore. Ciò spiega molte scelte che compirà successivamente nella tua long nei confronti dei nemici e in particolare di Richard.
Devo confessarti che soprattutto questa seconda parte mi ha provocata un sacco di ansia, ad ogni passo che la truppa di Spengler compiva verso la meta trattenevo il fiato incerta su ciò che sarebbe successo, in quali agguati si sarebbero scontrati, chi sarebbe caduto vittima della missione (per fortuna nessuno tra protagonista e coprotagonisti). Tra momenti di pura ansia ho avvertito però anche la stima che anche tra tenenti ci si professa e il dolore nel caso la morte sopraggiunta prematuramente.
Questa narrazione intrisa di angst è stata funzionale per trasmetterci un significato bellissimo. Spengler risparmia la vita al giovane tedesco, stavolta non gli spara, rivede in lui il giovane fratello; è come se avesse imparato una “lezione”, non vuole più commettere un errore per il quale si pentirebbe è credo che questa parte sia molto significativa:
"Quando si distaccarono, tra l’emozione e lo stupore, Heinrich gli porse l’inevitabile domanda.
«Perché stai indossando un cappotto britannico?»
August, stremato ed esausto, rispose semplicemente: «perché ho freddo»"
I colori della divisa non contano più davanti all’umanità, Spengler sa cosa voglia dire, lo ha vissuto sulla propria pelle prima di pentirsi e capirlo. Anche il momento in cui hai scelto di far giungere Spengler a questa consapevolezza è molto significativo, il freddo è una condizione umana e sembra davvero che implicitamente voglia dire a Heinrich quanto siano semplicemente umani e l’umanità non sia meno importante delle divergenze dovute alla guerra.
È proprio questo l’insegnamento che Spengler porta ai suoi sottoposti nel corso della sua carriera militare.

Mi dispiace, ti ho lasciato un uragano di parole, ma tra ieri ed oggi mi sono gustata questi due capitoli e ho avuto modo di riflettere per provare a lasciarti un riscontro degno della scrittrice che è in te <3
Grazie per averci svelato il cuore di August nella sua pienezza, ci hai dato modo di conoscere ogni possibile ragione e vissuto dietro le sue scelte.

A presto!
Un grande abbraccio
-Vale (sempre una tua grandissima fan)

Recensore Master
25/12/20, ore 12:31
Cap. 2:

Ed eccomi di nuovo qui.
Il tenente Spengler è il vero ufficiale tedesco. Non gli "Unni cattivi" della fiction di bassa lega, ma il vero ufficiale, quello che è sempre alla testa dei suoi uomini e mai alle spalle, quello che rischia in prima persona e con l'esempio e il contegno personale sprona i suoi soldati a dare il meglio.
Hai dipinto una figura magnifica, che combatte senza perdere l'umanità, che ha il dovere come imperativo categorico e combatte senza risparmiarsi, ma senza infierire inutilmente sul nemico.
Sono davvero commosso, questa storia è magnifica e finisce immediatamente nelle preferite.
Grazie ancora, davvero. Non so come farò a sdebitarmi, ma in qualcosa mi farò venire in mente.
Complimenti, mi hai davvero trasporato nelle trincee, in mezzo alla neve, insieme a quel pugno di soldati.

Recensore Master
25/12/20, ore 07:27
Cap. 2:

Buongiorno,
uno sguardo dall'altra parte della barricata, dove avevamo lasciato un altro amico.
E' stato tipo leggere un racconto parallelo, dove scopriamo che anche ''i nostri avversari'' durante tutto il racconto principale si comportavano in fondo alla stessa maniera degli altri.
E' stata una dolorosissima e pesantissima guerra tra uomini.
Solo questo.
Buon Natale :)