Marti♡
Che emozione tornare da te! Ho talmente tante storie arretrate che mi sento un po' sopraffatta, ma, mi son detta, perché non iniziare dalle storie candidate agli Oscar, per "ambientarmi" di nuovo qui su EFP e nel mondo delle recensioni? Detto questo, sappi che la Drarry (per di più narrata quasi tutta dal punto di vista di Draco, uno di quei personaggi di cui raramente leggerei, per conto mio) è probabilmente la mia NOTP per eccellenza; o meglio, dato che alla fine, grazie a voi autrici brave, ho finito con l'apprezzare accoppiate veramente assurde, diciamo che è quella coppia superstite che ancora non avevo avuto modo di rivalutare. Ma, proprio perché eri tu l'autrice, mi sono fidata (non potevo fare altrimenti!). O meglio, forse non avrei dovuto, dato che sono ancora traumatizzata dalle "verdi foreste di Savernake"... (sì, ti sto citando!).
Scherzi a parte. Di te, vale sempre la pena fidarsi!
Dunque, mi ha colpito subito il taglio concreto, pratico che hai dato all'esordio di questa storia. Ti servi di un appartamento spoglio per introdurti in una vita altrettanto spoglia e arida, di un Draco che si sente "solo di passaggio", incapace di mettere radici, il che inevitabilmente influenza e incrina anche il rapporto con Harry.
Delinei un clima grigio (in effetti, già anticipato dal collage d'apertura), cupo e quasi decadente – una cornice trascurata per un uomo che va avanti per inerzia, sballottato tra desiderio d'oblio e ricordo, a tratti lucidamente consapevole, colpevole, a tratti indifferente. Come sottolinea il tuo Draco, la spirale in cui è caduto è troppo fitta e non sa uscirne.
Ma quello che personalmente mi ha colpita molto è la scena del confronto nell'Atrium del Ministero. Mi ha colpita per il suo realismo e, anche, la sua tragicità: non ho potuto fare a meno di pensare a tutti i legami nella vita vera che, per orgoglio o incomprensione e non detti, magari per tempistiche errate, si sfaldano così come qui succede ai tuoi personaggi. Ho avvertito soprattutto questo, in quel confronto che definirei muto, perché le cose che dovrebbero dire, quelle che pensano davvero, restano taciute; si limitano a scambiarsi silenzi, a sigillare il proprio addio.
In quest'immagine di Draco che, infine, per una volta, va via per primo e di Harry che riprende a camminare, ho rivisto quelle fatalità infinitesimali, manciate di istanti in cui ritrovarsi sembra ancora possibile, salvo poi concludersi in un nulla di fatto, una coincidenza mancata con destini che viaggiano senza incrociarsi.
Insomma, credo che il tuo "primo piano" sia davvero riuscito e che, tra descrizioni e ambiente, la storia riesca a incidersi con efficacia nella mente del lettore.
Che dire, è stato proprio bello tornare da te!
Scusa se questa recensione non sarà il massimo, ma sono già contenta di essere tornata da queste parti e me lo farò bastare ^^.
Un abbraccio forte!
Ele♡
P.S. Ho letto tutta la storia con la voce di Harry (Styles, non Potter ahah) nelle orecchie che cantava "falling". Suppongo di doverti ringraziare (?)... o correre a riascoltarla per davvero! (Recensione modificata il 09/10/2021 - 05:36 pm) |