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di Maqry

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/02/24, ore 18:41
Cap. 1:

doveva esserci qualcosa di profondamente sadico dietro a una natura che decide che saprai della tua anima gemella solo in punto di morte Harry ha perfettamente ragione, e certo l'immesso affetto dell'autrice per lui non aiuta, lol! (L'ultima frase della nota sulla Felix mi ha fatta leggermente ridere.)
Ciao, Mery!
Non so perché non fossi passata di qui a suo tempo, ma eccomi a rileggere la tua unica storia in cui Harry vive una vita lunga e piena, anche se l'ultima emozione che prova è delusione/rimpianto, poraccio. Secondo me il flusso di coscienza si lui moribondo ti è riuscito benissimo, e mi è piaciuto come hai giocato con il canon per accennare a Fleur come sua vera anima gemella. Mi è piaciuto tanto come hai ripercorso la vita di Fleur alla fine!
Complimenti per questa storia, sono certa che a suo tempo sia stata una bella sfida!
Un abbraccio,
Mari

Recensore Master
01/01/21, ore 22:30
Cap. 1:

Dunque.

Sono ben consapevole di averti proposto una sfida a dir poco ostica, ma tu, mia cara, sei andata al di là di qualsiasi mia aspettativa, perché sei riuscita a inserire la tua OTP preferita (!) persino in un racconto incentrato sulla Harry/Fleur, sei stata abilissima!

(Sì, sto ridendo proprio come immagini. Ma come posso non ridere?! Tra tanti scenari possibili hai scelto il letto di morte!)

Scherzi a parte, mi ha colpito tanto questa storia. Quando ti ho proposto la coppia non avevo idea di come l'avresti narrata, ma di certo non mi aspettavo né questo genere (verso cui nutro sempre più curiosità) né un'ambientazione così adulta, che vede Harry non semplicemente adulto, ma anziano e ormai al termine della sua vita.
Ho trovato le sue riflessioni molto centrate. Non apprezzerai il personaggio, ma credo sia stata in grado di cogliere un aspetto spesso sottovalutato di lui, ossia l'essere cresciuto senza amore, esserne quindi alla costante ricerca, chiedersi cosa sia e come si riconosca.
Nonostante nella tua storia sia ormai un uomo che ha vissuto i suoi anni, emergono prepotenti i ricordi di quando era bambino e poi ragazzo, sono vividi i suoi dubbi, la sua ricerca, la sua necessità di trovare una collocazione affettiva e in un certo senso dare tutto quell'amore che avrebbe voluto ricevere e che gli è stato negato da un destino infausto.
E ho apprezzato tanto, ma veramente tanto, come tu abbia sfruttato ogni elemento canon per rendere credibile le tue anime gemelle. Mi è parso di rileggere alcune scene in una chiave nuova ma capace di restare in piedi, come se questa alchimia fosse sempre stata lì, in bella mostra, ma nessuno le abbia mai prestato attenzione perché troppo rapiti al pari di Harry da Ginny, che in fondo c'è sempre stata. A riguardo, bellissima (e vera!) la riflessione su Fleur e Ginny, che hanno diversi aspetti in comune.

Arrivando al cuore del racconto, al principio crudele che rende riconoscibili le anime gemelle solo al momento della morte, ammetto che mi ha trasmesso inquietudine e tristezza, mi sono immedesimata in Harry e ho avvertito su di me i suoi dubbi, patemi, la consapevolezza inconscia che la sua metà perfetta non era lì a tenergli la mano.
È un principio malinconico, lo è per Harry, ma lo è anche in generale. È come se le regole dell'universo si prendessero gioco delle emozioni umane e impedissero loro di esprimersi sino in fondo, di riconoscersi, di essere vissute al massimo delle loro potenzialità. Harry e Fleur si sono incrociati, forse hanno anche sentito qualcosa in alcune occasioni, ma non hanno avuto la forza di riconoscersi, di contraddire la ragione, di congiungersi.
Eppure sono stati felici lo stesso, emerge perfettamente dalle riflessioni del tuo protagonista, ma è stata una felicità "ordinaria", corrotta dal non aver vissuto assieme alla persona predestinata, l'altra parte di sé, laddove loro due insieme avrebbero potuto essere straordinari, (forse troppo per una sola vita, chissà).
Questo racconto apre a mille riflessioni, non so spiegarti perché, ma è così.

Ho apprezzato anche lo stile, soprattutto perché hai sperimentato, e io amo gli esperimenti stilistici (anche questo aspetto è stata una sorpresa). Trovo sia stata brava anche nel gestire un flusso di coscienza (per giunta di un personaggio che non senti tuo), ma non ne sono affatto stupita, come sempre sei una garanzia!
Insomma, sono riuscita a mettere in fila parole a caso persino recensendo una Harry/Fleur, a volte ho la sensazione di non saper più recensire, ma le tue storie mi colpiscono sempre tanto e ogni volta vorrei solo dirti "bravissima"!
Grazie per aver accettato la mia sfida, non era per niente semplice (anche se dovresti ringraziarmi, è stata l'occasione per canonizzare la tua coppia preferita!).

Ti saluto augurandoti un buon anno con un abbraccio calderottoso! 💙

Recensore Master
01/01/21, ore 13:09
Cap. 1:

Cara Maqri,
Buon anno! Volevo iniziare recensendo qualcosa di veramente bello ed eccomi qui, soddisfattissima della lettura, anche perché sono una grande amante delle soulmate! AU. C’è qualcosa di profondamente drammatico e struggente nel concetto di soulmate, nell’idea che c’è una sola persona che è la nostra anima gemella. Il prompt che hai deciso di sviluppare – la regola molto ben gestita anche in riferimento alla Felix Felicis – è terribilmente amaro (e bellissimo): si conosce la propria anima gemella solo in punto di morte. Ciò rende l’esistenza una scommessa, dato che ci si sposa e fa figli con una persona che si presume possa essere l’anima gemella, ma che potrebbe non esserlo. Il mondo che crei è dunque leggermente distopico, perché l’informazione che potrebbe fare la nostra felicità ci viene data troppo tardi. Il flusso di coscienza di un Harry ormai morente è molto bello e ben scritto e mi sono persa nelle sue riflessioni, che tra l’altro sono molto coerenti con l’età. C’è una benevola considerazione verso i Dursley, per esempio, mitigata dall’età. Prevale il materialismo – l’hanno sfamato e accolto, sebbene non gli abbiano dato amore e questo atteggiamento degli zii è la giustificazione alla presunta incapacità di Harry di amare, alla goffaggine nelle dinamiche familiari.

La riflessione sulle anime gemelle è circolare: all’inizio Harry sostiene che è ingiusto scoprire solo alla fine se si è passati la vita accanto all’anima gemella. Nelle sue riflessioni, subentra un’analisi delle proprie scelte sentimentali e del rapporto di lunghissima data con Ginny, fatto di amore, indubbiamente, di gioie e di avversità affrontate insieme. Ed è un racconto struggente e sincero, in cui Harry cerca giustificazioni per spiegare le proprie scelte e ne è soddisfatto, si dice che non ha importanza capire chi sia la soulmate. Il pensiero di Fleur è una musica che inizia lieve e diventa sempre più assordante, fino a lasciarci con un finale amaro e struggente. Hai giocato con i segnali rendendoli sempre più palesi e chiari perfino ad Harry, che non lo ammette mai ad alta voce (dettaglio che ho adorato), ma che alla fine arriva a capire, nel letto d’ospedale in cui è costretto, accanto a Ginny che assomiglia dolorosamente a Fleur quanto a carattere e temperanza. Harry ha tentato di consolarsi, pensando di non rimpiangere Ginny, di aver fatto le scelte giuste e noi, che abbiamo seguito tutto il suo ragionamento, siamo assolutamente portati a credere che sì, ha ragione. Eppure. Eppure la vita se ne va e arriva a tradimento il rimpianto, che rende la morte ingiusta e inconsolabile, che mostra quel barlume di futuro ipotetico che non si è avverato perché Harry non ha saputo vedere. E niente, è bellissima e mi ha commossa. Buon 2021, mia cara <3
Shilyss, colma di buoni e gloriosi propositi <3