Dunque.
Sono ben consapevole di averti proposto una sfida a dir poco ostica, ma tu, mia cara, sei andata al di là di qualsiasi mia aspettativa, perché sei riuscita a inserire la tua OTP preferita (!) persino in un racconto incentrato sulla Harry/Fleur, sei stata abilissima!
(Sì, sto ridendo proprio come immagini. Ma come posso non ridere?! Tra tanti scenari possibili hai scelto il letto di morte!)
Scherzi a parte, mi ha colpito tanto questa storia. Quando ti ho proposto la coppia non avevo idea di come l'avresti narrata, ma di certo non mi aspettavo né questo genere (verso cui nutro sempre più curiosità) né un'ambientazione così adulta, che vede Harry non semplicemente adulto, ma anziano e ormai al termine della sua vita.
Ho trovato le sue riflessioni molto centrate. Non apprezzerai il personaggio, ma credo sia stata in grado di cogliere un aspetto spesso sottovalutato di lui, ossia l'essere cresciuto senza amore, esserne quindi alla costante ricerca, chiedersi cosa sia e come si riconosca.
Nonostante nella tua storia sia ormai un uomo che ha vissuto i suoi anni, emergono prepotenti i ricordi di quando era bambino e poi ragazzo, sono vividi i suoi dubbi, la sua ricerca, la sua necessità di trovare una collocazione affettiva e in un certo senso dare tutto quell'amore che avrebbe voluto ricevere e che gli è stato negato da un destino infausto.
E ho apprezzato tanto, ma veramente tanto, come tu abbia sfruttato ogni elemento canon per rendere credibile le tue anime gemelle. Mi è parso di rileggere alcune scene in una chiave nuova ma capace di restare in piedi, come se questa alchimia fosse sempre stata lì, in bella mostra, ma nessuno le abbia mai prestato attenzione perché troppo rapiti al pari di Harry da Ginny, che in fondo c'è sempre stata. A riguardo, bellissima (e vera!) la riflessione su Fleur e Ginny, che hanno diversi aspetti in comune.
Arrivando al cuore del racconto, al principio crudele che rende riconoscibili le anime gemelle solo al momento della morte, ammetto che mi ha trasmesso inquietudine e tristezza, mi sono immedesimata in Harry e ho avvertito su di me i suoi dubbi, patemi, la consapevolezza inconscia che la sua metà perfetta non era lì a tenergli la mano.
È un principio malinconico, lo è per Harry, ma lo è anche in generale. È come se le regole dell'universo si prendessero gioco delle emozioni umane e impedissero loro di esprimersi sino in fondo, di riconoscersi, di essere vissute al massimo delle loro potenzialità. Harry e Fleur si sono incrociati, forse hanno anche sentito qualcosa in alcune occasioni, ma non hanno avuto la forza di riconoscersi, di contraddire la ragione, di congiungersi.
Eppure sono stati felici lo stesso, emerge perfettamente dalle riflessioni del tuo protagonista, ma è stata una felicità "ordinaria", corrotta dal non aver vissuto assieme alla persona predestinata, l'altra parte di sé, laddove loro due insieme avrebbero potuto essere straordinari, (forse troppo per una sola vita, chissà).
Questo racconto apre a mille riflessioni, non so spiegarti perché, ma è così.
Ho apprezzato anche lo stile, soprattutto perché hai sperimentato, e io amo gli esperimenti stilistici (anche questo aspetto è stata una sorpresa). Trovo sia stata brava anche nel gestire un flusso di coscienza (per giunta di un personaggio che non senti tuo), ma non ne sono affatto stupita, come sempre sei una garanzia!
Insomma, sono riuscita a mettere in fila parole a caso persino recensendo una Harry/Fleur, a volte ho la sensazione di non saper più recensire, ma le tue storie mi colpiscono sempre tanto e ogni volta vorrei solo dirti "bravissima"!
Grazie per aver accettato la mia sfida, non era per niente semplice (anche se dovresti ringraziarmi, è stata l'occasione per canonizzare la tua coppia preferita!).
Ti saluto augurandoti un buon anno con un abbraccio calderottoso! 💙 |