Ciao dear 💖 é con grande piacere che torno per l'epilogo di questa grande, triste epopea.
Ciò che più salta all'occhio, da un primo impatto visivo, é la bellissima fanart con cui hai scelto di chiudere questa tua long: era troppo graziosa per non sottolinearla.
Dire che questa conclusione é stata *tutto* sarebbe riduttivo. Partiamo dal presupposto che l'ho letta tutta d'un fiato, senza girarmi alla recensione, dall'inizio alla fine. Sai che non lo faccio mai, ti invito a riflettere su quanta forza ci hai messo per farmi fare una cosa del genere.
C'é sempre, per tutta la storia, un sottofondo di assoluto che spezza il cuore: Tony che non merita assolutamente niente, Pepper che perdona assolutamente tutto, metà del pianeta che é assolutamente perduta, Peter che é assolutamente perfetto, come solo i morti sanno essere. Ma in questo specifico capitolo, troviamo delle sfumature.
Troviamo la speranza, grande scomparsa delle ultime settimane, troviamo un Tony che ha di nuovo le mani che prudono, la testa che cigola come un treno sul punto di deragliare, stavolta non verso l'oblio ma verso la soluzione, la più immorale, sbagliata, pericolosa che esista. L'unica.
Sembrerà un controsenso, ma una delle cose che più ho apprezzato é stato che Morgan ha sì un certo ruolo, ma non é la chiave (o, almeno, io non l'ho interpretata così). Spesso i figli sono un deus ex machina potente (perché sono effettivamente dei legami potentissimi, io stessa ne faccio un uso vastissimo) ma quello che ha Tony é qualcosa che nessuno può sbrogliare. Non Pepper, non Nat, non Bruce, non Harley e nemmeno Morgan. Certo, lei é un sollievo, un incentivo, é l'artefice di quei piccoli fuochi, ma é un calore che non resta.
E allora, in quel piccolo angolo di paradiso un po' scialbo che si é creato, Tony riprende a inventare, a far di conto, a fabbricare. Riprende i viaggi nel tempo, in barba anche a Ritorno al Futuro e chiama Harley quasi a chiedergli una benedizione o un consiglio. Gli presenta il suo piano folle, la sua puntata al rischiatutto ed é come se cercasse una conferma a quello che sta facendo.
E poi torniamo nelle battaglie, nel tempo e torna anche Peter.
É una presenza talmente carica da inglobarsi tutto il resto, si tiene il mondo o quel che ne resta in quegli occhi con dentro "duecento stelle", tutte le parole che avrebbero dovuto dirsi in quei cinque anni, che persino Peter, dal suo "nulla" ha sentito.
E, in tutto questo, sa che c'è solo una cosa da fare. É una consapevolezza che fai maturare lentalmente nel corso dell'ultimo paragrafo, ma che rendi sempre più reale, finché né Tony né il lettore possono far finta di non vederla: una vita per una vita. Tutto ha un prezzo e Iron Man ha già deciso quale sarà. Perché un mondo senza di loro é già esistito e perdere tutto ancora, dopo quella pazzia, non sta né in cielo né in terra.
Se qualcuno deve andare sarà lui, stavolta. E non lo dice a nessuno, elabora in silenzio, decide da solo e tutto da solo che si redimerà da sé, compiendo il sacrificio estremo che il mondo di Peter, Morgan e Pepper merita.
Con quel segreto in petto, stringe quell'amore riconquistato a un prezzo folle, si bea del suo profumo, delle sensazioni che gli lascia.
Tony capisce la morte, anche se ora quell'oblio gli fa più paura. La capisce, anche se la trova comunque tanto ingiusta come quando gli ha strappato Spidey. Ma certi clienti possono fare i prezzi che vogliono e nemmeno l'abilissimo, carismatico Tony Stark può farci niente.
E niente, io son morta un poco.
Ormai, per me il tuo Alive!Tony é il canone e i film son sbagliati. Capirai il trauma quando ho realizzato che ti fossi attenuta il canone anche sulla fine della guerra.
Recupererò certamente anche le storie che nominavi nelle note, non potrei mai abbandonare i tuoi diletti 💖
Non so se la sessione sarà clemente con me abbastanza da concedermi scambi nelle prossime settimane, ma ci spero di tutto cuore.
A presto darling, grazie per il cuore spezzato 💖 |