Recensioni per
Il posto che ti somiglia
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Veterano
09/05/21, ore 20:00

Recensione premio per il primo posto nel contest "Canon's Revenge".

Eccomi di nuovo qui! Comincio dalla parte prima del titolo, quella in corsivo, che mi è piaciuta paticolarmente perchè c'è un concetto fondamentale: l'aver bisogno dell'altro. È vero che dobbiamo imparare a stare bene con noi stessi, ma ogni tanto ammettere di aver bisogno di un'altra persona è, forse, ciò che ci permette di andare avanti. Apprezzo che tu abbia fatto esprimere questo concetto a Fred, che di per sè stonerebbe, ma che tu sei riuscita ad inserire nella tua one-shot. Se da un lato mi è dispiaciuto vedere Fred ridotto a pezzi, non posso che essere entusiasta della conversazione con George che hai tirato fuori. È stata divertente e profonda al punto giusto, in perfetto stile Fred e George che - secondo me - è ancora più difficile da scrivere senza farlo sembrare forzato.  Mi è piaciuta anche tanto la contrapposizione con Draco è un po' mi ha intenerito quando lui sperava che Astoria gli sarebbe rimasta accanto dopo la guerra, quasi a supplicarla. Però al pensiero di come si conclude la storia mi vengono proprio i brividi. È confortante, in qualche modo, sapere che la morte di Astoria non è nient'altro che il mantenimento di una promessa fatta a Fred, mi vengono davvero le lacrime agli occhi pensado alla poeticità e alla bellezza di ciò che hai scritto.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti anche per questa storia, alla prossima.
Chiara.
(Recensione modificata il 17/05/2021 - 01:50 pm)

Recensore Master
01/03/21, ore 20:29

Recensione premio contest a Farewell to.

Concludo queste recensioni premio con questa storia che mi ha davvero
Commossa anzi, mi ha fatto venire un groppo alla gola. Mi piace pensare che i nostri personaggi nelle storie che pubblichiamo siano lo un pozzo profondo, quando ci specchiamo riusciamo a toccare con mano quella superficie. I tuoi personaggi sono complesso, potenti oserei dire ma che trasmettono molto. Ho percepito ogni cosa, ogni minima sensazione; questo è davvero qualcosa che deve farti onore perché riuscendo a fare tutto ciò, la storia nella sua interezza è una ricchezza inestimabile. Ti ringrazio davvero

Recensore Junior
24/01/21, ore 16:38

Cara Gaia,
era da un sacco di tempo che volevo leggere qualcosa di tuo su Fred e Asteria, su consiglio di Marti Lestrange e oggi, in questa piovosa domenica, l'ho scelta e ho il cuore a pezzi.
Perché i tuoi Fred e Asteria sono anime spezzate, vite spezzate. Sono una coppia che sto lentamente imparando ad accettare e che vedo come l'unica storia possibile che Fred Weasley possa avere avuto nella sua breve vita. Mi piacciono perché il loro sembra un amore contro ogni etica - quattro anni di differenza in età adolescenziale sono tantissimi -, una Purosangue e un Traditore del proprio, contro ogni buon senso, e anche contro ogni lieto fine.
Perché la tua storia mi ha lasciato l'amaro in bocca: il posto che sa di Fred e Asteria è "oltre il velo", dove potranno essere felici.
La crepa azzurro pastello è un doloroso mantra che unisce le esistenze dei due.
Le tue parole sul loro rapporto, sul loro amore, sono pura poesia.
Spezzo anche una lancia a favore della relazione Draco/Asteria (che pure mi piace tantissimo): Asteria è troppo buona e sono convinta che sia lei a salvarlo, ma solo perché ha imparato l'amore da qualcun altro.
Ultima cosa: ho amato il riferimento alla canzone di Capaldi, che mi gira in testa da giorni e non ha fatto altro che rendere perfetta la storia nel suo insieme.
Spero di poter leggere ancora cose tue su Fred e Asteria.
Grazie
Ilaria

Recensore Veterano
09/01/21, ore 17:39

Ciao Gaia!
Ho puntato questa storia da quando l'ho vista sul tuo profilo e sul gruppo e, anche se ho contemporaneamente aperte altre tue storie, se dovrei rimettermi in pari con la long, sono corsa da questa.
Ti confesso che sia il titolo, quanto l'incipit quel (C'è un posto che ti somiglia, e sa di te) mi hanno affascinata ed attratta dal primo momento. È quella frase che sottolineerei in un libro se lo stessi leggendo, un concetto che mi è piaciuto tantissimo al punto da averne ancora l'eco mentre ti scrivo questa recensione.
Ho già letto qualche tua Fred/Asteria in passato ma questa mi ha totalmente conquistata.
Ho adorato le interazioni tra i personaggi, la caratterizzazione di Asteria, che è un personaggio praticamente originale, e quella di Fred, per me difficilissimo da rendere in coppia, e l'incastrare le vicende di questa storia con il canon.
Asteria è il personaggio che più domina. Da un lato, ti sembra fragile, piccola, rotta da questo amore che deve lasciare, dall'altro, appare fortissima nei suoi principi, in quel voler stare accanto all'amico d'infanzia che si è perso, incarnando tutta una tensione - mi ripeterò forse - meravigliosa tra il dovere e il volere.
Il modo in cui i destini di Fred e Asteria (Ria) continuano ad incrociarsi, nonostante tutto, è quasi doloroso. Si percepisce tutta la tensione di lei nel momento in cui si incontrano a Diagon Alley, nel primo momento in cui lui prova a riportarla indietro ancora una volta e lei ribadisce la sua scelta.
È doloroso perché Asteria si aspetta di non trovarlo più, quando avrà cambiato idea (anche se per le ragioni sbagliate), perché Fred le restituisce la catenina, perché si percepisce quella crepa, che è un altro elemento ricorrente di questa storia.
Quanto Asteria sia letteralmente divisa in due emerge anche nel momento in cui lei si trova a tornare da Fred, ancora una volta, per poi tornare da Draco, ancora una volta. Asteria è eternamente divisa tra questi due affetti e la sua tragedia è che pensa di avere il tempo per arrivare ad essere in pace con entrambi; pensa che Fred, questo tuo Fred che vuole tutto, possa aspettarla mentre lei è intenta a riaggiustare l'amico d'infanzia.
Il dolore di Fred, poi, è altrettanto struggente, meno implosivo perchè si materializza in quel muro dal colore sbagliato, dal colore azzurro pastello che finisce per odiare. E sappi che, tra le tante cose di questa storia bellissima che mi hanno toccata nel profondo, mi ha proprio devastata la comprensione di George, quella istintiva ed epidermica che lo porta a saper leggere ogni segnale, a cercare di scuotere il fratello.
Come ti dicevo prima, trovo che rendere Fred in coppia sia particolarmente difficile e della tua caratterizzazione ho amato l'irruenza e la decisione di Fred ma anche il modo sottile che ha di lasciare Asteria, ferendola al punto tale da negarle il nome. Ho trovato geniale questo dettaglio nella sua vendicatività, nell'esigenza di voler ferire lei tanto quanto lei ha ferito lui. È un gesto che si ricollega alla freddezza che lui mostra durante il loro ultimo incontro, a quel suo sentirsi spezzato dopo che Asteria aveva riconfermato la sua scelta.
Ci sono altri innumerevoli dettagli che mi hanno colpita infinitamente ma tra questi campeggia la famosa frase che torna, torna sempre, quasi in ogni paragrafo quel "Buongiorno Signora Malfoy, come posso aiutarla?", quel prospettarsi in un futuro che sarà ben lontano da come entrambi lo hanno immaginato.
Asteria non riusciva a vederlo con nitidezza, eternamente convinta che, ad un certo punto, sarebbe riuscita a tornare indietro, e si scontra con il peggior nemico di qualsiasi storia d'amore: il tempismo. Asteria e Fred hanno avuto un pessimo tempismo e la guerra porta via con sé ogni futura possibilità.
Fred, dal canto suo, vede sempre quel futuro che Asteria non era riuscita a prefigurarsi, la vede già nel suo ruolo di Signora Malfoy, ed immagina scene in cui ciascuno è costretto nel proprio ruolo.
Il fatto che sarà proprio George, con quel sorriso ironico, a pronunciare quelle parole l'ho trovato geniale nel dare circolarità a questa storia, in cui nulla va come l'avevano immaginato i protagonisti.
Riprendere la malattia di Asteria per concludere questa storia è stata la stoccata finale, soprattutto nell'osservarla andare incontro alla morte, che vive come un "qualcosa che gli somiglia e sa di lui".
Non credo di averti fatto una recensione minimamente all'altezza di quel che questa storia è. Mi ha colpita tantissimo, l'ho amata a prima lettura e credo che tornerò più volte a leggerla.
Amo sempre leggere di questi amori rotti, osteggiati dal destino e dai personaggi stessi prima ancora che da ostacoli esterni e in questo caso l'introspezione dei personaggi mi ha colpita profondamente, così come alcune espressioni che hai usato.
L'ho veramente amata!
Ancora tanti tanti tanti complimenti!
Un abbraccio
Fede

Recensore Master
05/01/21, ore 14:22

Recensione premio per la partecipazione al "Wish upon a star contest" 1/2
Ciao cara, eccomi finalmente qui con la prima delle recensioni premio che ti spettano; c’erano un po’ di storie che mi attiravano, ma alla fine ho scelto questa per via della presentazione che ne hai fatto nel gruppo “Caffè e calderotti” e poi anche per la polemica che si è scatenata sul forum… quella frase di Baudelaire che hai scelto è una meraviglia e ti ha permesso di introdurre il rapporto di Fred e Asteria in maniera estremamente poetica, ma anche diretta, facendoci iniziare la loro relazione in media res.
Bellissima la scelta del titolo, che si ricollega al bellissimo incipit che hai inserito prima del titolo e che torna in ogni parte della storia che ci racconti.
Ammetto che loro due sono una coppia che non ho mai considerato, del resto di Asteria (che io chiamo Astoria) non sappiamo poi molto e quindi metà della coppia che hai delineato in questa bellissima storia è praticamente un personaggio originale in tutto e per tutto e trovo che tu abbia creato un personaggio davvero bello e molto tridimensionale.
Mi è piaciuta molto la struttura della storia, con le tematiche che si ripetono e ritornano in diversi punti della trama, riuscendo a creare un filo conduttore tangibile: le crepe, il verde, le farfalle, l’azzurro pallido… Ho amato visceralmente l’utilizzo che hai fatto del testo della canzone di Irama, che ho trovato particolarmente adatta al tema centrale di questa storia, che ovviamente non poteva avere un lieto fine. Oltre ai due protagonisti, che sicuramente spiccano, ho trovato davvero ben inserita la figura di George e il ruolo che gli hai assegnato: è la metà di Fred, colui che ci sarà sempre — e che, anzi, ci sarà anche dopo di lui —, ma è anche colui che firma la lettera che mette fine per sempre alla storia tra Fred e Asteria e l’uomo che la accoglie anni dopo nel proprio negozio e le permette di tener fede alla parola data. Ultimamente amo in maniera particolare George, quindi mi ha fatto molto piacere vederlo apparire in questa storia, soprattutto nella parte finale che ho trovato particolarmente struggente.
Fred è estremamente canon, con il suo coraggio di dire le cose come stanno — anche se fa dannatamente male —, con il suo cedere all’attrazione di Asteria anche quando non dovrebbe, con il suo lasciarla andare nonostante faccia troppo male, ma soprattutto con il suo amarla durante tutta la storia. E Asteria è un personaggio splendido, di cui mi hai davvero fatta innamorare, è delicata, ma nient’affatto debole, ma è anzi molto forte e determinata, nonostante sembri così fragile.
Lo stile che hai utilizzato è davvero una meraviglia: poetico, coinvolgente ed estremamente lirico, ma al tempo stesso hai scritto dialoghi molto diretti e immediati che ti hanno permesso di far risaltare le personalità dei due protagonisti. Un altro plauso te lo voglio fare per le descrizioni, che sono sempre stupende e che trovo siano uno dei tuoi punti di forza nella stesura delle storie.
Insomma, hai scritto una storia davvero bellissima ed è un peccato che non parteciperà al contest, perché hai saputo davvero cogliere il tema in maniera impeccabile.
Prima di chiudere questo papiro, ti segnalo un paio di sviste che ho notato nella lettura, a me fa sempre piacere quando me le comunicano, perché spesso mi perdo delle sciocchezze nella rilettura:
- e allora doveva provare a scancellarla con un colpo di spugna;
- Fred si rende conto che ha gli pieni di lacrime;
- George Weasley le ha scritto una lettera a nome del fratello in cui le dici che è finita
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

PS finirà che mi farai piacere anche la Dramione, scrivendo storie così…

Recensore Veterano
04/01/21, ore 12:04

Ciao, Gaia! Non sai quanto fossi curiosa di leggere la tua storia. Perché, ti chiederai (giustamente!).
Ecco, devi sapere che è da un po' che ti seguo (sei tra le mie autrici preferite) e sto cercando, da tantissimo tempo, il tempo per recensirti (di storie da recensire ne avrei un miliardo), perché adoro il tuo modo di scrivere, adoro il tuo stile, la tua immaginazione, il modo così peculiare che hai di costruire le storie (proprio nel senso di "comporre" e riunire in un tutto ricco e complesso) e le emozioni che riesci sempre a far trasparire. Sono settimane che mi riprometto di passare e, alla fine, ho pensato che sarebbe stato carino - e assolutamente necessario - partire da questa storia che hai scritto per un contest a cui partecipo anche io.
(Che poi, insomma, non è che questa idea si sia dimostrata geniale, in fatto di autostima, perché leggere la storia da te presentata, mi ha fatto rivalutare quella che ho presentato io - ti lascio immaginare con che risultati -, ma non è questo il punto: il punto è che dovevo passare e non me ne sono affatto pentita.)

Riguardo ai personaggi di cui hai scelto di scrivere, devi sapere che Astoria - o, forse, dovrei dire Asteria - è un personaggio che mi incuriosisce tantissimo (per quanto Draco non sia uno dei personaggi di cui preferisco leggere, leggo con molto piacere le Draco/Asteria) e mi è capitato di notare in giro le Fred/Asteria (forse proprio qualcuna delle tue, ora che ci penso). Non ne ho mai lette, anche se fremevo dalla curiosità di leggerne una, per il potenziale Angst che si trascinano dietro. 
Quando ho visto che la tua storia era proprio incentrata su questa coppia,  ho gioito perché, in effetti, questo potenziale Angst tu lo hai sviscerato e reso concreto, tangibile (non che avessi dubbi, comunque).
Fatte queste premesse, probabilmente inutili, non posso che sottolineare quanto, anche stavolta, tu mi abbia incantata con il modo così delicato e, al contempo, vivido che hai di intrecciare dettagli alla narrazione generale - dettagli che riprendi sapientemente e rimescoli, che cambi un po', pian piano, sulla scia del tenore stesso della narrazione, ma offrendo per tutto il tempo al lettore dei "fili", dei motivi a cui aggrapparsi lungo tutta la lettura (un nastro di Arianna da stringere nelle mani mentre le emozioni che sai veicolare lo travolgono come un fiume in piena). Forse sto parlando in maniera troppo confusa e generica, ma per "dettagli" e tracce da seguire come briciole, mi riferisco al leitmotiv della crepa (sorrisi come crepe, crepe nei muri color pastello che riflettono le crepe del cuore), del "posto" (che è ricordo, è mancanza, è amore) e del nome. Nome come diminutivo, quel "Ria" che Fred riveste di così tanti significati e implicazioni (di loro) che poi, quando tutto inizia a essere perduto, Asteria non riesce neanche più a sentir pronunciare da altri, non da Draco; il nome, quello di Fred, che Draco non vuole pronunciare e che Asteria riafferma con forza («Lui… si chiama Fred, Draco. Si chiama Fred» - quanto può essere potente una frase così apparentemente semplice?); il nome che Fred le nega, dopo che lei ha compiuto le sue scelte e lui compie le sue, facendo firmare la lettera da George.
Riguardo alla "contrada", il "posto che ti somiglia", a cui prima ho solo accennato, vorrei dire che l'ho adorato: è un elemento di cui ti sei servita meravigliosamente e, ad ogni nuovo passaggio, ad ogni sfumatura che introducevi, sentivo sempre più male al cuore: da quella "contrada verde smeraldo, dove farfalle azzurro pastello svolazzano allegramente nell’aria" che diventa  "filo metallico davanti ai suoi occhi, una vecchia strada sassosa e polverosa, che sfocia in un giardino d’erba verdissima" - un giardino che una missiva che ha il sapore della fine ha il potere di ridurre in cenere - e che piomba nell'oscurità quando  "fulmini e tuoni scuotono il cielo finora terso. Le farfalle sono tutte sparite". Una contrada che appassisce e inaridisce, tramutandosi nella "contrada del silenzio" che evochi all'inizio. Ecco, è a questo che mi riferivo quando dicevo che hai un talento, che sai davvero "sviscerare" il dolore, appoggiandoti a questi dettagli, a scenari che mutano gradualmente e accompagnano il lettore fino alle stoccate finali.
E ho amato quella sorta di profezia/di flashforward che richiami più volte - e ogni volta fa un po' più male, ferisce un po' di più della volta precedente - fino a che non si avvera, quel «Buongiorno, signora Malfoy - Come posso aiutarla?» - un futuro che Asteria cerca di rifuggire invano. 

E, poi: le caratterizzazioni!
Innanzitutto, grazie: grazie per la presenza di George, per quella scena nel bagno in cui Fred s'è perso e George lo sa, ma cerca lo stesso di riportarlo indietro. Grazie per quel momento fra gemelli e per questa resa così unica del loro rapporto tanto speciale e, banalmente, grazie per non aver ridotto George a un nome, a un'assenza, come accade - purtroppo spesso - nelle storie incentrate su Fred (Fred in coppia con qualcuno).
Mi è piaciuta tanto anche la tua Asteria, così piccola, con le mani tremanti e i capelli color del tramonto, così combattuta e fragile, che ha bisogno di donarsi a chi abbia bisogno di lei (è una sorta di altruismo masochistico, forse persino egoistico, nella misura in cui si dona soltanto a chi è incompleto, rendendosi lei stessa incompleta - insomma, hai creato un ritratto fenomenale, profondamente complesso e, a mio parere, ben riuscito); è un'Asteria crepata  (in fondo, è, questa, tutta una storia di crepe che segnano e non si rimarginano), imperfetta, forse, ma terribilmente reale
Mi è piaciuto il tuo Fred, inevitabilmente: così coerente, così deciso a "non volerla a metà", a non volere "mezze misure" con la sua Ria. Ho apprezzato anche il tuo Draco (la scena della lettera è veramente una delle mie preferite, anche per la scelta di far pronunciare a lui quel commento, quella stoccata finale, quel: «Non ti ha nemmeno scritto lui - Ha fatto firmare suo fratello»), anche perché hai motivato così bene la tua Asteria che, per forza di cose, non può che emergere vividamente  l'idea che lei ha di Draco: la consapevolezza di Asteria della sua vulnerabilità, della sua solitudine che arrivano con forza al lettore ("A scuola lo odiano tutti, Fred, tranne Tiger e Goyle" - persino Daphne, Daphne, che "li guarda scuotendo il capo, come se volesse semplicemente allungare la mano e portare la sorella via dal fianco di Draco Malfoy").
Insomma, mi è piaciuto tutto e mi è piaciuto l'epilogo, per quanto fosse quasi inevitabile. Non conosco bene TCC, ma sono al corrente del destino di Asteria e credo che tu abbia inserito anche questo tassello in maniera veramente efficace. Ho apprezzato tanto l'ennesimo richiamo, quell'idea del "ritorno" e del "ritrovarsi", in cui Asteria ha sempre creduto (anche quando Fred diceva di no, che non sarebbe stato possibile, non se lei sceglieva lui), questo epilogo che - in fondo - dà ragione un po' a entrambi: a Fred, che è "esploso" e si sono persi (ha avuto ragione, per un po'); ad Asteria, che sta morendo e che onora sempre le promesse; che, forse, ha fatto bene a sperarci fino alla fine, perché resta ancora un posto da visitare ("lì dove bisogna morire, pensa, andrà bene comunque" - che bella questa frase che richiama la citazione iniziale di Baudelaire e conferisce un senso di compiutezza!).
Davvero, Gaia, perdona tutta la mia confusione - accetta, però, tutta la mia stima e il mio apprezzamento. Dovrei, a questo punto, augurarti buona fortuna, ma penso che tu non ne abbia assolutamente bisogno; preferisco sottolineare una cosa: al di là del contest, sono felicissima di aver recuperato questa storia e di averti finalmente potuto lasciare un segno, seppur così confusionario e impreciso, dopo tutto il tempo in cui ti seguo da "lettrice silenziosa". 
Ancora tanti, tanti complimenti. <3
Alla prossima!


 

Recensore Master
03/01/21, ore 19:17

Ciao! Partecipiamo allo stesso contest, quindi ero curiosa di leggere questa storia. Lasciami dire che, a confronto, ciò che ho scritto io è carta straccia e non ho dubbi che arriverai a un posto moolto alto in classifica.
Hai scelto una coppia estremamente inusuale (non credo di aver mai letto una Draco/Astoria in vita mia prima d'ora) e pur non raccontando nei dettagli come i due si sono conosciuti e avvicinati sei stata molto brava nel ricreare il loro background. Inoltre è bello trovare una storia dove vengono esplorati anche i lati più oscuri dell'interiorità di Fred - dopotutto era questo lo scopo del contest - anche se non sono mancati quei tocchi di ironia che sono d'obbligo quando si parla dei gemelli Weasley. ("Ci tenevo a quel muro, mi piaceva" e "Chi riderebbe di tutte le mie battute, se tu andassi via con lui?")
Mi è piaciuta l'idea di rendere Draco e Astoria amici d'infanzia, all'inizio mi aspettavo che lui non sapesse assolutamente nulla della sua relazione con Fred e che venendolo a scoprire avrebbe tirato fuori il suo lato peggiore. Invece questo Draco che cerca di consolare Astoria e si preoccupa per lei (anche se a suo modo e sempre con un certo cinismo) mi è piaciuto un sacco.
Ciò che ho amato di più di questa storia è stato lo stile. L'ho trovato estremamente evocativo e poetico, perfetto nel far emergere i sentimenti che Astoria e Fred provano l'uno per l'altro. I loro sentimenti mi sono arrivati, mi hanno toccato il cuore, li ho percepiti come se fossero una realtà e non semplici parole su uno schermo freddo. Ho sentito lo struggimento, la disperazione, la malinconia, il senso di abbandono. Oltre ai bellissimi riferimenti ai "posti che sanno di lui/di loro" questa frase in particolare mi è rimasta impressa "Sono gelidi gli abiti, l'alba non è nemmeno cominciata, le farfalle sono tutte morte in un'ondata di gelo".
Semplicemente magistrale. Hai catturato la tristezza e la malinconia che si provano nel momento in cui la felicità viene consumata, il sogno si conclude e non c'è modo di trattenere al tuo fianco la persona che ami, perché questa inizierà ad allontanarsi da te fino a lasciarti solo.
Avrei davvero tanto altro da dire ma non riesco a trovare le parole, quindi concludo dicendoti che il finale è stato straziante (anche se me lo aspettavo) e mi ha quasi fatto piangere.
Complimentissimi per questa storia e buona fortuna per il contest, anche se non credo tu ne abbia bisogno <3