Ciao Candy! ^^
Arrivo anch'io per il terzo giro di giostra e, mamma mia!, quanto mi ha emozionata questa tua storia su Jaime! ç__ç
Era da tantissimo tempo che non leggevo più nulla su di lui e mi era mancato, visto che si tratta di uno miei personaggi preferiti dell'opera di Martin, nonchè anche uno fra i personaggi dall'animo più complesso e dal percorso più tortuoso.
Jaime non è un eroe, non è senza macchia e senza peccato e non agisce (anche se vorrebbe) seguendo sempre ciò che gli imporrebbe di fare il suo onore.
Jaime sbaglia, macchia il suo mantello bianco di sangue perchè, anche se questo significa spezzare il suo giuramento, la sua coscienza gli dice che è meglio un uomo morto che un'intera popolazione rasa al suolo.
Jaime è arrogante e sprezzante e compie azione spregevoli e non se ne pente (la maggior parte delle volte), eppure Jaime è anche quel personaggio che dice: "le cose che faccio per amore."
E, a parer mio, questo è ciò che lo ha sempre contraddistinto, ciò che ha reso il percorso di redenzione di questo personaggio così bello e che ce lo ha fatto amare a dismisura.
Che si tratti del suo amore "malato" o per meglio dire "tossico" per Cersei, con lei che chiaramente si approfitta di ciò che lui prova per lei per manipolarlo e spingerlo ad aiutarla ad ottenere ciò che vuole; o ancora che si tratti del suo amore per suo fratello Tyrion (per il quale mente e trama perfino alle spalle di Cersei e Tywin!), e concludendo per il suo amore per Brienne (per la quale sarebbe disposto a cambiare, a ritornare a essere il ragazzo che sognava solo di assomigliare all'eroico Arthur Dayne), Jaime agisce sempre per amore.
Per amore torna da Brienne e poi l'abbandona (perchè non pensa di meritarla e perchè, come dici bene anche tu, può redimersi solo andando alla radice del suo peccato e non fuggendo via da esso), per amore combatte al fianco di Tyrion contro l'armata del Re della Notte e, in fine, per amore muore.
Hai saputo tracciare questo suo aspetto peculiare davvero molto bene all'interno di questa fic, e mi è piaciuto molto, inoltre, come tu qui abbia ripreso tutti gli epiteti crudeli che nell'arco della sua vita gli sono stati attribuiti, trasformandoli in voci assordanti, incubi e pensieri intrusivi che gli accalcano la testa e non lo fanno dormire la notte.
Ma anche quando le parole degli altri tacciono, è la sua voce che gli fa più male, è la sua voce quella che Jaime non riesce a perdonare, è la sua voce che gli bisbglia che in fondo non è che un bugiardo, che gli fa vedere come bugie anche tutte le cose buone e positive che ha fatto per gli altri (per Brienne e per Tyrion, ad esempio).
E credo che questo modo di pensare sia molto coerente con il personaggio, perchè è Jaime il primo a non credere di poter essere altro che un uomo senza onore, proprio come dice a Brienne alla fine e come tu hai sapientemente fatto riportando le parti più forti dei dialoghi finali dell'ultima stagione e scegliendo le giuste scene per presentarci la sua redenzione finale.
Ho adorato anche il lessico da te scelto, diretto e affilato, che mi ha bucato lo stomaco (proprio come il tuo Jaime), per la potenza delle emozioni che riuscivi a infilare in ognuna di esse.
Bella, bella davvero! <3
Grazie mille per questa lettura! Io (come tanti altri) sono fra quelli che vorrebbe proprio dimenticare che l'ultima stagione di GoT sia mai esistita, ma questa tua storia così ben scritta fa bruciare di meno questa ferita ancora aperta, ahaha XD
Un abbraccio e alla prossima,
Bella
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