Ciao, eccomi qui finalmente ^^
Mi piace sempre moltissimo leggere storie sulla nuova generazione, perché, considerando che i personaggi sono dei veri e propri fogli bianchi, è interessante osservare come ogni autore li interpreti a modo suo, dia loro un’impronta strettamente personale e, per forza di cose, diversa da quella di chiunque altro. In fin dei conti, questa tua visione del futuro tra Teddy e Victoire è non solo perfettamente legittima, ma anche verosimile. Voglio dire, non sta scritto da nessuna parte che ogni singolo rapporto debba andare necessariamente a buon fine, ci può anche stare che a un certo punto le cose si evolvano in maniera diversa, questo in ragione del fatto che le persone non sono monoliti, cambiano nel corso del tempo, crescono e, insieme a loro, mutano anche i sentimenti che nutrono per coloro che hanno accanto. Tutto questo per dire che, sì, è plausibile che dopo otto anni di convivenza tra Teddy e Victoire qualcosa vada a rompersi: entrano in gioco troppi fattori, la vita si complica, ci si mette il lavoro – e quello di Victoire richiede decisamente un grande impegno, sia fisico che mentale – e, semplicemente, senza che nessuno ne abbia colpa, una mattina ci si sveglia e si scopre di essere intrappolati dentro un’esistenza che non ci appartiene più. E allora le possibilità sono due: o ci si fossilizza, rifiutandosi di agire per paura di ciò che potrebbe accadere dopo (perché, banalmente, chi lascia la vecchia strada per la nuova sa quello che perde ma non sa quello che trova – perdonami, ma non mi veniva altro modo per esprimere il concetto), oppure si agisce e si cerca di dare un taglio completamente nuovo a tutto. Da questo punto di vista, Victoire, che in questa storia appare filtrata dallo sguardo dolente e a tratti rancoroso di Teddy, ha agito comunque dimostrando una notevole dose di coraggio (ma considerando di chi è figlia, la cosa non mi stupisce). Noi, però, assistiamo alla sofferenza di Teddy, che da parte sua non si capacita della decisione della donna, essendone ancora profondamente innamorato. Ecco, in realtà non posso in tutta sincerità dargli torto, Victoire in fondo se ne è andata senza dare spiegazioni, il che giustifica la frustrazione di Teddy, che al posto delle chiacchiere e della complicità che hanno caratterizzato otto anni di relazione, si trova davanti un muro di silenzio: tra lui e Victoire sembra essersi formata una voragine, resa ancora più difficile da affrontare perché comunque le due rispettive famiglie si conoscono da sempre e non è che possono smettere da un giorno all’altro di frequentarsi. È giusto che Fleur inviti Teddy e Andromeda per il suo compleanno, ma, parliamoci chiaro, era inevitabile e ampiamente prevedibile che tra Teddy e Victoire ci sarebbe stata della tensione, amplificata probabilmente dalla situazione particolare, per cui entrambi, per non turbare la festeggiata (e rovinare quindi la festa a tutti), si sono visti costretti a comportarsi come se niente fosse. Teddy, poi, cerca ancora di capire, di scalfire la barriera che Victoire ha eretto intorno a sé e che è intenzionata a mantenere, nonostante le intenzioni di “rimanere amici”. Probabilmente non è ancora tempo per questo: la ferita è troppo aperta e continuare a frequentarsi, anche solo come amici (che poi è una formula che raramente funziona). Adesso è il momento del silenzio, del distacco, e del dolore inevitabile che ne consegue. Confido però che entrambi sapranno riprendersi e cominciare una nuova vita per tornare, un giorno, magari, a considerarsi davvero amici.
Mi è piaciuta veramente molto questa storia, mi hai mostrato una coppia solitamente considerata “inscalfibile” da una prospettiva diversa, e io amo sempre tantissimo quando si ribaltano i punti di vista. Poi è scritta bene, hai uno stile pulito ed elegante che si fa leggere veramente con piacere. Complimenti 😊
Un bacione e alla prossima :*
padme |