Ciao Merkelig,
Mi sono preso la briga di iniziare questa storia perché ho usato il tuo stesso pacchetto ed ero curioso di vedere come lo avevi sviluppato.
Trovo il tuo stile molto pregevole, con una strutturazione sapiente delle frasi: anche quelle più lunghe sono perfettamente chiare e leggibili.
Qui hai presentato già diversi personaggi: Serafina, Darda, il prigioniero e il re. Hai dato la precedenza a Serafina, e questa mi sembra una cosa più che giusta, quindi mi aspetto che nei prossimi capitoli scopriremo qualche dettaglio in più degli altri tre.
Ecco, se c'è una cosa che posso dirti, per quanto di poco conto, il fatto che Serafina sia il nome della figlia di Obscurus mi pare un po' incoerente: mi sarei aspettato un nome più esotico e cattivo.
Come capitolo di apertura è davvero molto interessante, forse gli manca un vero finale che lasci il fiato sospeso, ma di certo le cose da scoprire sono molte: come si comporterà il re fantoccio? Cercherà di riprendersi il regno, si sottometterà del tutto o verrà ucciso?
E poi c'è la Città Sotterranea, della quale non si sa ancora nulla... Quale impresa vi deve compiere la regina? E forse il re vi è contrario, e per questo è infastidito dalla cattura del prigioniero?
Mi permetto di segnalarti alcune cose. I miei pareri potrebbero essere solo i vaneggiamenti di un folle, pertanto ti invito a soppesarli con le dovute cautele. Ovviamente, spero tu possa trovarvi qualcosa di utile (qualcosa, magari, che il giudice non noterà... altrimenti non avrebbe alcuna utilità.)
- Ora le pareti spoglie e umide servivano principalmente per trattenere i nemici della regina così stolti da cadere nelle sue grinfie
Direi, così stolti da opporsi a lei. Altrimenti sembra che solo i nemici più stupidi si facciano catturare...
- combinazione di paura e istinto di sopravvivenza
Mi piacerebbe approfondire la questione, perché, dal mio punto di vista, l'istinto di sopravvivenza si manifesta principalmente con paura ed egoismo, e in questo contesto direi che resta solo la paura.
- che da solo sorvegliava la porta chiusa di una cella da cui filtrava un tenue bagliore.
Qui potrei essere paranoico, ma la ripetizione di "da" mi sembra abbruttire il suono della frase.
- Non l'aveva toccata, aveva imparato ormai da molto tempo a non farlo, tuttavia non desisteva dal voler esprimere di tanto in tanto la propria opinione.
Secondo me, qui "non l'avrebbe toccata", avrebbe reso meglio l'idea
- raggio lunare
Ho cercato su google books... e devo dire che questo termine l'ho trovato solo in testi astronomici, quindi credo che "raggio di luna" sarebbe stato molto preferibile.
In bocca al lupo per il conest! A presto! |