Recensioni per
Canti e colpi di mortaio
di TheDoctor1002

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/07/21, ore 16:06

Ciaooo! E' da tantissimo che mi avevo il desiderio di passare dalle tue parti a leggere qualcosa, anche se ahimè non abbiamo fandom in comune çç. Però questa era una AU; peraltro con atmosfere molto alla Lady Oscar e non ho resistito. Non me ne sono affatto pentita, anche se sono arrivata alla fine con il magone, perché a morire sembrerebbe non essere solo Vivi, ma anche un sogno. Ahimè lo sappiamo bene, e anche questo mi ha fatta pensare alla fine dell'anime di Oscar, in cui i sopravvissuti si rallegrano del fatto che lei e André non abbiano assistito al periodo del terrore. Mi è piaciuto molto come tu abbia costruito la storia intorno alla canzone, dedicando il giusto spazio alle introspezioni dei due protagonisti, che, seppur in poco spazio, hanno a mio avviso una grande tridimensionalità, forse Vivi ancora più di Sabo. Ho apprezzato anche l'assenza di ogni qual si voglia elemento romantico, che secondo me avrebbe stonato, e mi è piaciuta molto la malinconia che impregna il racconto pur senza mai diventare disperazione: rimane un po' un finale aperto, per noi lettori, che possiamo decidere il destino di Sabo una volta che Vivi non ci sarà più.
Il concetto che il cambiamento spesso parta da un singolo uomo è perfetto, come chiusura ♥

Grazie per la bella lettura e buon proseguimento ^^

Benni

Recensore Junior
14/03/21, ore 14:58

Ciao, Doctor! Sono qui per lo scambio sul Giardino!

Ammetto che ero parecchio indecisa se leggere questa o la OS su The Umbrella Academy (su cui passerò comunque, perché mi attirano troppo entrambe), ma l'ambientazione storica mi ha stregata! Non impazzisco per le Historical!AU, men che meno per quelle che vanno dalla caduta dell'Impero romano fino alla Belle Époque, ma, nonostante ciò, mi sono innamorata di questa OS! 

Innanzitutto trovo azzeccatissimo aver inserito Vivi e Sabo come personaggi che si muovono all'interno del contesto della Rivoluzione Francese. Entrambi vengono da contesti in cui il carattere rivoluzionario è un punto focale della loro storia (Vivi reinstaura il proprio potere ad Alabasta, mentre, be', Sabo fa parte di un gruppo che si chiama "i Rivoluzionari", per cui!) e i ruoli che hanno in questo periodo storico ricalcano perfettamente quelli che ricoprono nel manga (lei è una principessa vera, che si sacrifica per il popolo, mentre Sabo è stato una sorta di "fantasma", a causa della sua prigionia). Sono dell'opinione che determinati personaggi (soprattutto quelli di un manga come One Piece, perché sono moltissimi e diversissimi) spicchino meglio in determinati contesti, quindi apprezzo tantissimo come tu abbia saputo piazzarli all'interno di questo periodo storico e apprezzo anche la scelta del periodo storico! 

Altri dettagli che ho amato, sono i piccoli riferimenti alla geografia e alla storia, inseriti all'interno del testo in modo che non pesino, ma fungano da coordinate utili per calare il lettore all'interno dell'atmosfera storica, riporto un esempio qui di seguito:

"Non doveva andare così" sospirò Vivi, sdraiata su una panca della cattedrale di Nostra Signora, sotto una finestra di quella zona franca che occupava l'Île de la Citè. Certo, di una chiesa restava ben poco: un altare, qualche icona votiva tra i cumuli delle barricate, il suo antico rosone. 

Mi è piaciuto molto anche il contrasto tra la canzone di Levante e il periodo storico in cui è ambientata la storia! Entrambi i testi fanno riferimento ad una rivoluzione ma vi è una differenza nel modo di concepirla dettata dal tempo (in un certo senso, è come vedere una visione passata e una futura della rivoluzione)! 

Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, non ho nulla da dire a proposito di essa, perché attraverso piccoli gesti o dialoghi li hai resi fedelissimi agli originali! La coppia in sé mi ha sorpreso parecchio, sia perché in One Piece ho pochissime ship, sia perché il pensiero di loro due insieme non mi ha mai attraversato la mente! Eppure, nonostante l'inconsuetudine, li trovo un'accoppiata perfetta, poiché condividono molti ideali e valori! 

Sulla grammatica non ho nulla da segnalarti, non ci sono nemmeno refusi (forse ho intravisto due parole attaccate, ma è una bazzecola), quindi ti faccio i miei più sentiti complimenti, perché questa OS è una piccola perla che mi ha fatto molto piacere scoprire!

Non vedo l'ora di leggerti ancora!

Un abbraccio,
Luschek


 

Recensore Master
04/03/21, ore 18:52

Cara Doctor!
Eccomi finalmente! Era tantissimo che mi intrigava il tuo profilo e non so perché non mi sono mai fatta avanti. Me ne pento, perché queste duemila parole mi hanno trasportata nel clima del XVIII secolo, ma sono state anche altro. Vivi è raccontata, spiegata, non data per scontata solo perché ci troviamo dentro un fandom. Così facendo è più facile capirla e amarla. La sua immagine splende, risalta, sia che si trovi scalza sopra una tavolaccia, a festeggiare la presa della Bastiglia, che più tardi, in ciò che resta di una chiesa, rammaricata dall’idea che le cose non siano andate come sperava. La via dell’inferno è sempre lastricata di buone intenzioni, dice un detto. Prima di continuare, lascia che ti dica che sono andata a leggermi proprio questa storia perché adoro le historical! AU, peraltro, quindi in caso sproloquiassi ancora di più nella recensione, perdonami.

Calare Vivi in questo contesto, come dicevo, è plausibile e azzeccatissimo, così come il darle quel soprannome, “la principessa,” che sa di bieca ironia, di presa in giro manifesta, perché lei è una paria: viene disprezzata dalla sua famiglia e da quelli del suo ceto e, per la stessa ragione, nonostante li sovvenzioni e li difenda come può, è impossibilitata (e, infine, tradita, a seguito delle epurazioni e dal caos generato dal Terrore) a ottenere fiducia presso il popolo, proprio perché ritenuta nobile e privilegiata. Ed è questo probabilmente il motivo per cui nel Terrore fa la fine di Robespierre e di quanti vennero schiacciati da un ideale che divenne rivolta, rivoluzione e che si macchiò di sangue. La figura di Vivi nella shot appare sempre pervasa dal movimento: è lei che si opera per la sua gente, che prova a mediare negli Stati Generali, che si incontra con personalità che possono aiutarla. Le maldicenze la inseguono e toccano la sfera privata (come, purtroppo, accade tutt’oggi quando le donne si mettono in una posizione di preminenza). Ecco perché è una figura tragica (ma splendida). Sabo, che osserva la lotta di questa ragazza che si erge contro il sistema, è uno spettatore privilegiato che ha potuto beneficiare degli ideali degli altri pur non abbracciandoli – dato che scappa dalla Bastiglia, ma per la propria libertà, non per quella di tutti. E l’incontro con lei, che non è Maria Antonietta, ma è una principessa del popolo, lo colpisce.

Inoltre, la saga legata ad Alabasta è personalmente una di quelle che ho amato di più di tutto One Piece (è passato un po’ da quando l’ho vista, ma tant’è) e l’Ancien Régime che, cade sotto i colpi di un nuovo sentire, che cambia il modo della gente di vivere, anche. Certo, col 1815 e il Concilio di Vienna si tenterà di ripristinare lo status quo, ma ormai le idee erano circolate, il mondo era cambiato ed era destinato a non essere più quello del 1789.
Da un punto di vista prettamente storico, mi è piaciuto come hai gestito il tutto: Vivi è una nobildonna che abbraccia i principi dell’Illuminismo e comprende le necessità di una popolazione priva di rappresentanti, schiacciata da un sistema ancora di natura feudale, che invoca la possibilità di poter dare da mangiare ai propri figli mentre assiste allo spreco e allo sperpero di risorse. Prova, perché ci crede, a incanalare quest’onda, a sentirne i sussulti, a dare voce alla gente. Ho apprezzato immensamente che ci sia un riferimento ai giornali (che tanta parte ebbero in questo contesto). Nel ripercorrere la storia di Vivi, inoltre, le hai messo accanto un Sabo non politicamente sensibile, che si fa spiegare le cose solamente il 14 luglio e che, quindi, è inizialmente un pesce fuor d’acqua. Ma hai evidenziato con una grande accuratezza il dramma di una persona che crede fortemente nella giustezza di un principio e osserva che, a volte, il peggior dramma che ci possa capitare è vedere i nostri desideri esauditi. Insomma, una lettura davvero, davvero bella e spero che questa recensione un po’ sconclusionata le renda merito.
Sperando di rileggerti molto presto, ti faccio i miei più vivi e sentiti complimenti ^^!
Shilyss

Recensore Master
27/02/21, ore 19:13

Ciao **
Ad attrarmi in questa storia sono state l’ambientazione, l’introduzione e la scelta della coppia. Ormai non seguo One Piece da molto tempo, però mi piaceva molto e la scelta della coppia mi ha incuriosita, sono una grande amante delle crack pairing, e qui Vivi e Sabo funzionano bene, a partire dalle loro storie che poi finiscono con l’intrecciarsi.
Il contesto storico che hai scelto è davvero splendido. Il periodo della rivoluzione francese è uno dei più sanguinosi, ma io sono follemente innamorata della Francia di quegli anni per via della moltitudine di angst che porta (specie in questa storia).
Mi soffermerei in tanto sulla caratterizzazione dei personaggi, perché l’ho adorata, a cominciare da Vivi, che mamma mia, ADORO.
Davvero, a parte che ho ritrovato molto della sua controparte dell’anime, me la sono immaginata proprio bene questa giovane ragazza che va contro tutte le regole sociali dell’epoca, prendendo parte alla rivoluzione, rimanendo in prima fila, lottando per un futuro migliore. Vivi se ne infischia altamente dei pregiudizi e di quello che possono dire di lei, perché in ballo c’è qualcosa di più importante. Ci credo che Sabo sia rimasto colpito da lei, e il loro incontro infatti mi è piaciuto tantissimo T_T
In quanto ex galeotto, a Sabo non poteva aspettare una vita facile, anche se aveva dei progetti come quello di lasciare il paese in cerca di fortuna. MA il suo incontro con Vivi ha cambiato le carte in tavola, travolgendolo in una vita che non pensava potesse fare sua. Si è lasciato travolgere completamente e mi piace come all’inizio stuzzichi Vivi dicendole “Come fai a essere sicura che non sia uno sbirro?”, e lei gli risponde di conseguenza. Alla fine la loro relazione s’intreccia a questa vicende storiche, e se in tutta la prima parte c’è un’atmosfera festosa, di speranza (anche se solo in parte, dopotutto sappiamo bene come la storia è andata), nella seconda parte BOH, io piango.
Certo, era anche ovvio che la storia prendesse una piega del genere, però leggerla ha fatto male, ecco T_T
Immaginarmi Vivi così debole e sconfitta che cerca riparo tra le mura di Notre Dame (o quel che ne rimane), con Sabo che cerca di confortarla, mi ha spezzato il cuore in mille mila pezzi. Vivi è consapevole che le cose sono cambiare rispetto a prima, che tanto sangue è stato versato e che in qualche modo si dovrà andare avanti, che lei ci sia o no. Ho trovato triste e anche dolce che passasse la sua volontà a Sabo, affidandogli in un certo senso i suoi ideali. Perché è vero, forse un uomo solo non cambia le cose, però è un inizio. Se ogni singolo uomo facesse qualcosa, pensa un po’ come cambierebbe invece. Mi è piaciuto tanto anche il titolo e il modo in cui il testo si legava ai testi della canzone… è stata proprio una bella storia, malinconica e dolce (e sì, anche introspettiva). Mi ha fatto davvero piacere leggerla.
A presto :*

Nao

Recensore Master
19/01/21, ore 11:05

Ciaaooo tesorina bella,
eccomi qui per il nostro abc.. ‘clandestino ‘ (ma chi ci deve controllare a noi? XDD)
Questa volta è un AU , non posso far casini, confusione o mesh up mentali anche se volessi.
Cominciamo dal titolo che già è evocativo, se poi leggo anche l’introduzione capisco dove andiamo a parare.
mi piace un sacco l’introduzione, la rivoluzione che si rivolta contro chi l’ha fomentata, interessante.
(L’ho già detto quanto è pericoloso il gruppo caffè e Calderotti e il giorno che mai mi iscriverò sarà la mia fine per tutte le iniziative che hanno?)
OOOhhh ma è una sonf fic, adoro!!
Leavante non mi fa impazzire ma questa canzone merita sì sì, vediamo che uno ne fai 

Oohh incontriamo Sabo, biondino (sì ho googlato i personaggi per farmi un’idea) biondino intraprendente, che sa il suo fatto con le pistole a quanto pare, non è un novellino nelle rivolte e ha una missione di tutto rispetto: trovare la sua Principessa, o meglio Vivi.

Inutile dirti quanto si sposino bene le strofe della canzone con tutto ciò.

E poi dici a me che io coinvolgo te con le mie descrizioni? Ppfff, guarda qui, sono talmente dentro questa rivolta da quanto me ne fai vedere bene ogni dettaglio che manca solo che mi sparino a vista!!

Ed ecco che cominciamo a capire qualcosina di più sulla Principessa che in realtà non è tale … oh ma lei è una con le palle quadre, alla faccia delle gne gne gne lì a corte che si permettono di dire che una donna in certe cose non dovrebbe immischiarsi…l’ho già detto che sono delle inutili gne gne gne?

‘Come posso aiutare?’ OMG fortissimi New Amsterdam vibes (conosci quella serie? è stupenda)

Mi piace come Vivi scenda in campo per il suo popolo , mettendo a disposizione le sue risorse.
Mi piace come se ne freghi altamente delle voci.
Adoro l’immagine di Sabo che apprende del suo passato e si soffoca nella sua stessa risata, riesco proprio a figurarmelo nelle mente XD.
Questa Vivi deve essere proprio un peperino.
Però è carina, la tosse gliela placa pure

Amo l’altro flashback sul primo incontro quando lui la guarda i quel sudicio locale a cantare la Masigliese (ecco il perché del titolo, m piacee) avvolta nel manto tricolore, deve essere stata bellissima.
ooooh è così Sabo è un galeotto e fa un po’ il finto tonto sulla notizia della presa della Bastiglia.
Ma io penso alla tua introduzione, so che le cose non si metteranno bene e ho quasi paura a proseguire…

Di nuovo un altro pezzo della canzone, azzeccatissimo e poi eccola lì Vivi, a rimpiangere ciò che è accaduto.

nooo è stata ferita, una brutta ferita che non lascia presagire nulla di buono, specie con l’ultimo discorso che fa a Sabo, affidando a lui le sorti della Francia intera.
Lui che dice di non essere all’altezza e lei che gli infonde fiducia e coraggio, di quello che serve per avere la convinzione di poter cambiare le cose.
Se prima serviva la guerra, ora è necessaria la pace.
E, forse rasserenata per la presa di coscienza del biondo, Vivi si addormenta (l’animale stanco… sigh così bella fiera e selvaggia, si è immolata per una causa che riteneva giusta) e oltre ai suoi occhi si chiude anche la storia.

Bellissima, me ne hai fatto vivere ogni istante.
ooohh ecco che gli altarini si scoprono, la canzone di Levante stessa era il prompt, non ci avrei mai pensato.
Doppi complimenti.
Un in bocca al lupo colossale per gli esami, poi torna a scrivere che io ho bisogno di leggerti *O*
ti abbraccio cara <3

Recensore Master
10/01/21, ore 19:26

Ho addocchiato l'iniziativa ma, damn!, Non sono riuscita a partecipare. Rimedio recensendo e adorando questa FF. Non apprezzo Sabo come pg ma qui l'hai reso davvero bene con una combinazione perfetta con la principessa di Alabastro, uniti ad una canzone che con la trama va a braccetto senza problemi. Il tuo stile ha fatto tutto il resto. Complimenti, mi hai fatto apprezzare una coppia che non mi interessava minimamente. Brava davvero