Recensione premio Grifondoro per la seconda edizione del contest "Chi indovina gli amici trova un tesoro!"
Ciao, Setsy!
Spero non ti spiaccia se ho scelto questa storia. Molti dei tuoi fandom purtroppo non li conosco; questo lo conosco in parte. Qualche anno fa avevo iniziato a leggere il manga di Yuukoku no Moriarty. Non mi sono tenuta in pari e mi sono senz'altro persa moltissimo (senza contare che anche quel che ho letto lo ricordo giusto a grandi linee), però un'idea dei personaggi e di ciò che li lega la ho, senza contare che si tratta comunque di Sherlock e Moriarty.
Tu hai scelto proprio di adottare il punto di vista di Sherlock, che in questo manga il ruolo di protagonista ha dovuto cederlo alla sua nemesi.
Ho trovato molto interessante l'analisi che fa del suo rapporto con il misterioso Liam, il suo sapere che è colpevole senza però avere tutti i pezzi, il suo essere incuriosito, perso fin da quando un uomo intelligente quanto lui gli ha lanciato una sfida. Catch me, Mr Holmes, e allora Sherlock non può che ricambiare: Catch me, if you can.
Sherlock Holmes, già nel canon di Doyle, è un personaggio che lotta con la noia, e quale rimedio migliore di un avversario suo pari che possa sedurlo con le parole piuttosto che col corpo?
La cosa affascinante della rivalità tra questi due personaggi è il fatto che si capiscano più tra loro che con chiunque altro, probabilmente, ma al contempo i loro principi sono troppo inconciliabili perché possano unirsi – questa tensione in questa storia l'ho decisamente trovata.
Bel lavoro, spero che l'ispirazione torni presto a trovarti!
Un bacio, alla prossima,
Mari |
