Recensioni per
Quando i vetri andranno in frantumi
di _Blumenonfire_

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/01/21, ore 09:53

Ciao, riallacciandomi alle tue note finali, ti dico che spesso le storie scritte di getto sono non dico le migliori, perché farei della retorica banale, ma probabilmente quelle che arrivano in maniera più diretta al lettore. Che riescono a raggiungerlo molto più al cuore e ai sentimenti di quanto non ci riesca, spesso e non sempre, una più impostata. Non che l'una sia una buona cosa e l'altra invece no, ma mi è capitato di notarlo nel corso degli anni. Di certo, questa storia scritta di getto ha colpito molto me. A iniziare dal punto di vista di Sherlock, dentro al quale ci ritroviamo immersi con tutte le scarpe. In un contesto indefinito, e quindi non molto importante, dentro al quale Sherlock e Johns si muovono in un rapporto altrettanto indefinito. O meglio, aperto a più interpretazioni. Mi piace l'idea, ma perché sono un'inguaribile romantica, che quell "mi ami" si riferisca proprio all'amore romantico e che tutta la riflessione che Sherlock fa su se stesso e sulla propria capacità di amare, sia in realtà un discorso che fa in riferimento a una nuova relazione nata tra lui e John. Sherlock Holmes è una persona profondamente riflessiva e che spesso arriva a considerare se stesso nel modo sbagliato, le contaminazioni di Eurus e il suo passato lo hanno portato esattamente a fare il tipo di pensieri che si ritrova a fare anche qui. Sherlock è molto IC a mio modo di vedere e la sua riflessione sul rapporto con John, oltre che al modo stesso in cui descrive John, ritenendolo ben più intelligente di lui. Interessante è il fatto che entrambi idealizzino l'altro, e se John ritiene Sherlock un supereroe, quest'ultimo reputa John tanto saggio da saper sempre cosa fare e da compiere ogni volta la scelta migliore, appunto perché molto più intelligente di lui (che al contrario sbaglia sempre, a suo modo di vedere). Questo è interessante perché secondo me entrambi sono un po' lontani dalla verità, sappiamo che Sherlock Holmes è straordinario, certo, ma non è infallibile. E lungo la serie ci rendiamo anche conto che John non sa sempre cosa fare e che nemmeno lui compie sempre le azioni più sagge e corrette. Diciamo che entrambi vedono l'altro con gli occhi dell'amore e che tendono di molto a idealizzarsi. Il che è significativo e non poco...

Insomma, è stata una lettura davvero molto piacevole. La tua storia mi è piaciuta moltissimo e sotto svariati punti di vista, anche tecnico perché la stesura è perfetta davvero. Quindi complimenti.
Koa

Recensore Master
20/01/21, ore 04:09

Ehi, ciao!
Prima di provare a dormire avevo bisogno della mia dose quotidiana di Johnlock. Quindi ho notato la tua storia - già questo pomeriggio - e mi son detta di passare appena avrei avuto un attimino di pace.

Intanto, già il titolo mi ha attratto.
Forse non lo sai, ma sono attratta dalle cose... Tristi? Cupe? Dolorose?
Non lo so, chiamale come vuoi, ma questa flash è sicuramente pane per i miei denti.

Ho trovato il punto di vista di Sherlock IC. Non amo leggere storie in prima persona. In genere le evito, se posso, ma tu sei stata brava.
Sei entrata nella mente di Sherlock, in un momento imprecisato della serie... E ti sei lasciata andare.

Che Sherlock si odia, lo sappiamo. Forse non tutti. Ha paura di ciò che è. Sa di non piacere alla gente e sa che quest'ultima si accontenta dell'apparenza. Del muro, della maschera, dalla sua falsata insensibilità e dell'arroganza che ostenta.
E John? Come lo vede? Come un mostro, così come si vede Sherlock stesso?
E perché è ancora lì al suo fianco.

Sherlock... Vede in John... Un mondo intero. Gli piace, proprio come persona, nei lati più crudi e in quelli più dolci. E lo sappiamo: a Sherlock difficilmente piace qualcuno.

Ma John continua a sorridergli, a condividere un'enorme fetta della sua vita con lui...

"Mi terrorizza il modo in cui mi conosci, molto più dei fantasmi con cui combatto, e ancora di più mi terrorizza non capire perché sei ancora qui con me, perché non sei già sparito."

E credo che, con questo pezzo, tu abbia riassunto in maniera esaustiva il mio stesso pensiero.

Nelle tue storie riesco sempre a ritrovare il mio punto di vista, sulla Johnlock, e questo mi piace.
E... Vedere Sherlock in preda ai suoi pensieri, leggere delle sue debolezze - nei confronti di John - è qualcosa di... Doloroso. Perché è impossibile non capire cosa sta provando. Perché è orribile pensare certe cose di sé. Ma è anche dolce che Sherlock pensi che, se solo John potesse vedersi con i suoi occhi, si odierebbe di meno.
Perché sì: ci si sofferma molto su Sherlock, ma anche John è bello complicato, una volta superata l'apparenza.
John... Si porta dietro molta stanchezza, molto dolore, e non riesce mai veramente ad apprezzarsi come persona. E Sherlock lo nota e capisce questo suo lato. Lo comprende, riesce ad entrare in empatia.

Sono speciali, Sherlock e John, punto.
Speciali. Unici. E meravigliosi.

Perché un giorno... Tutte quelle parole non dette saranno dette... E non saranno sprecate.
Non ci sarà più paura di perdere l'altro. Non ci saranno più sentimenti segreti. Ci saranno solo loro due.
E Sherlock qui, lo spera soltanto. Perché, nel profondo, pensa di non meritare John.

E... Sto davvero divagando.
Una flash breve, ma ben scritta.
Per me, IC.
Una lettura veloce, ma piacevole. Che riesce a trasmettere esattamente quello che dovrebbe trasmettere. Brava!

Continua a scrivere in questo fandom, mi raccomando!